2019-11-27
Haftar bombarda il giacimento di El Feel. Eni sospende la produzione
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Il raid aereo va a colpire il terzo pozzo petrolifero per grandezza, con oltre 1,2 miliardi di barili di riserve. Scoperto nel 1991 da un consorzio formato dagli inglesi di Asmo e il Cane a sei zampe, viene gestito da Mellitah Oil & Gas, la joint venture tra National Oil Corporation e la nostra società. E' il secondo messaggio dopo l'abbattimento di un drone italiano la scorsa settimana. Grattacapi per l'Eni in Libia. Ma anche l'Italia dovrebbe iniziare a preoccuparsi, dopo che la scorsa settimana è stato abbattuto un drone spia italiano che stava effettuando un lavoro di sorveglianza e pattugliamento nella zona di Tarhuna. Gli scontri tra le forze di Fayez Al Sarraj e il generale Khalifa Haftar per il controllo dei giacimenti petroliferi continuano senza sosta. Questa mattina l'esercito nazionale libico (Lna), con base a est, guidato da Haftar, ha dichiarato che i suoi jet hanno lanciato attacchi aerei «sul perimetro del giacimento petrolifero di El Feel colpendo le posizioni dei gruppi armati che hanno attaccato il campo», dopo che nei giorni scorsi le forze del governo riconosciuto di Al Sarraj (Gna) avevano annunciato di averlo conquistato. L'azione di Haftar è rilevante, perché il raid aereo va a colpire il terzo giacimento petrolifero per grandezza in tutta la Libia, con oltre 1,2 miliardi di barili di riserve. Scoperto nel 1991 da un consorzio formato dagli inglesi di Asmo e l'Eni. Viene gestito da Mellitah Oil & Gas, la joint venture tra National Oil Corporation e il Cane a sei zampe, La produzione si aggira intorno ai 70.000 barili al giorno. Ora è stata sospesa. A comunicarlo è stata la stessa Noc che ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook. «Ci sono stati attacchi aerei alle porte del giacimento di petrolio di El Feel e all'interno di un complesso residenziale nel campo utilizzato dal personale della Noc», ha dichiarato Mustafa Sanalla, presidente Noc. «La produzione rimarrà chiusa fino a quando cesserà l'attività militare e tutto il personale militare si ritirerà dall'area operativa della Noc». In una nota la missione Onu di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Umsmil) ha espresso preoccupazioni per la violenza nel giacimento petrolifero di el-Feel, che minaccia la sicurezza del personale Noc e ha portato alla chiusura della sua produzione di 75.000 barili al giorno. L'Unsmil – si legge in una nota – si unisce alla National oil company (Noc) nel chiedere l'immediata cessazione delle operazioni militari vicino ai giacimenti, per proteggere il personale civile e le infrastrutture petrolifere. Nella nota la missione ha spiegato, che le infrastrutture e le strutture petrolifere della Libia dovrebbero rimanere sotto il controllo esclusivo della Noc come stabilito dalle risoluzioni ONU. «Da qualche ora siamo in contatto con Tripoli ed altre cittadine libiche per capire la natura dell'attacco, in questo momento la preoccupazione e per i lavoratori che erano presenti sul campo El-Feel Eni» spiega il presidente di Federpetroli Michele Marsiglia.