2023-06-19
Grillo con le brigate difende
il reddito
Avete presente che cosa sarebbe successo se un esponente di centrodestra avesse evocato la lotta armata, il passamontagna e le azioni in clandestinità per opporsi al governo? Silvio Berlusconi, per aver osato dire ciò che pensava a proposito della guerra in Ucraina, senza peraltro evocare brigate di alcun colore, né invitare ad agire per sabotare l’azione dell’esecutivo, mesi fa venne coperto di critiche da tutti i giornali. Invece, sabato, Beppe Grillo ha potuto sollecitare la nascita delle Brigate di cittadinanza e calarsi sul volto il passamontagna per fare lavoretti notturni, senza che gran parte della stampa abbia sentito la necessità di denunciare una deriva pericolosa. La maggioranza dei quotidiani ieri dedicava infatti il titolo più importante della prima pagina allo scontro fra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e i magistrati, confinando in richiami su una colonna il caso del giorno. Può una manifestazione dell’opposizione a cui partecipano sia lo stato maggiore grillino che il segretario del Pd, Elly Schlein, concludersi con un discorso del fondatore del Movimento 5 stelle in cui si evoca la lotta armata? Qualcuno a sinistra ha sentito l’esigenza di prendere le distanze, come Alessio D’Amato, candidato della sinistra alla Regione Lazio, il quale ha annunciato le dimissioni dal Pd, ma al momento non risulta che abbiano preso le distanze né Giuseppe Conte né Elly Schlein, che pure l’altro giorno hanno ascoltato in diretta le parole di Beppe Grillo. Dall’entourage del comico è giunta una precisazione che tende a minimizzare. Le frasi del garante pentastellato sarebbero state mal interpretate. Dall’Elevato non sarebbe arrivato alcun invito a imbracciare il fucile né ad azioni terroristiche. Semplicemente, Grillo avrebbe voluto ironizzare su uno Stato che multa i cittadini che si rimboccano le maniche e si dedicano a lavori socialmente utili. In realtà, la giustificazione lascia il tempo che trova. Perché è vero che Grillo ha parlato di «lavoretti», ma è altrettanto significativo che abbia fatto riferimento alle brigate, che in Italia evocano il gruppo terroristico che rapì Aldo Moro. Il fondatore del Movimento ha pure aggiunto l’invito a mettersi il passamontagna, che certo non è un simbolo di trasparenza. Dunque, è difficile credere alla retromarcia grillina. Anche perché la violenza verbale usata sabato dal comico si unisce alle parole altrettanto dure pronunciate dallo stesso Giuseppe Conte. Il quale mesi fa, quando il governo annunciò la riforma del reddito di cittadinanza, non esitò a invocare la piazza per difendere la misura tanto cara al Movimento. All’epoca, l’ex presidente del Consiglio, oltre a soffiare sul fuoco convocando una manifestazione di protesta a Napoli, la città con il maggior numero di percettori del sussidio grillino, si disse «disposto a tutto» pur di difendere il reddito di cittadinanza. Certo, nessuno immagina «la pochette con gli artigli» (copyright Dagospia) con in braccio un kalashnikov. E si fa anche fatica a pensare l’avvocato del popolo togliersi l’abito sartoriale per indossare un passamontagna. Ma non è questo il punto. Di pericoloso c’è una deriva che non promette nulla di buono. Sprovvista di idee, l’opposizione pare non saper scegliere una via democratica al confronto. Per anni si sono schierati con le Procure, nella speranza che i giudici facessero il lavoro sporco di togliere di mezzo gli avversari. Oggi che però non possono più eliminare per mano giudiziaria gli esponenti moderati, la tentazione è quella della piazza, con tutte le conseguenze del caso. Naturalmente, non ci stupisce la mano pesante della sinistra, che non esita a scherzare con il fuoco. Ciò che lascia esterrefatti è il silenzio dei giornaloni, più preoccupati del bavaglio sulle inchieste, che secondo le accuse vorrebbe imporre il ministro Nordio, del passamontagna invocato da Grillo. Molti anni fa, Michele Brambilla scrisse un meraviglioso libro sull’appoggio esterno al terrorismo rosso da parte dei giornalisti. Lo intitolò L’eskimo in redazione. Sono passati anni, ma qualcuno continua a portare l’eskimo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.