2023-08-07
Il golpe in Niger spacca la Nigeria
Il presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu (Ansa)
Il Senato ha detto no all’uso delle armi mentre il presidente Bola Ahmed Tinubu può autorizzare l’attacco per cacciare la giunta militare nel Paese confinante. Via 65 soldati italiani.È scaduto la notte scorsa l’ultimatum che i Paesi dell’Ecowas (la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ndr) hanno dato alla giunta golpista del Niger al potere dallo scorso 26 luglio. Sul possibile intervento armato dell’Ecowas va registrata la posizione del Senato della Nigeria che, a sorpresa, ha detto no all’uso delle armi e in una dichiarazione il presidente del Senato Godswill Akpabio, ha affermato che «il Senato ha deciso categoricamente di non intervenire militarmente in Niger». Secondo Akpabio, il Senato ha ritenuto che l’intervento militare non sarebbe stato il modo migliore per ripristinare la democrazia. Pur condannando fermamente il colpo di stato, il Senato nigeriano preferirebbe che il presidente Bola Ahmed Tinubu «intensificasse le misure diplomatiche ed economiche per spingere la giunta a dimettersi». Quindi, ora che succederà? La costituzione federale della Nigeria conferisce al presidente federale «il diritto, se la sicurezza nazionale è in pericolo, di impegnare elementi dell’esercito federale in combattimenti esteri limitati per 7 giorni senza il previo consenso del Senato o del Congresso». Quindi, il presidente nigeriano può comunque ordinare l’attacco.Secondo alcune fonti locali, tutto sembra essere pronto per cacciare la giunta golpista e alcuni capi militari stimano, con una certa dose di ottimismo, che l’operazione possa essere completata in 72 ore. In questo senso sarebbero stati mobilitati droni, elicotteri d’attacco, aerei da combattimento, aerei da trasporto, droni, 5.000 truppe delle forze armate dei Paesi Ecowas che potranno contare supporto satellitare dei partner, vedi la Francia. A questo proposito, ieri la giunta golpista ha dato «trenta giorni a tutti i militari francesi per lasciare il Niger», completando così l’ultimo strappo con Parigi che ha già fatto sapere, negli scorsi giorni, di non accettare i decreti dei golpisti.I militari italiani attualmente impiegati nella missione di addestramento «Misin» in corso nel Paese africano, intanto, se ne vanno e la notizia l’ha data su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto: «È appena decollato da Niamey per Pratica di Mare il volo dell’aeronautica militare con 65 militari del contingente italiano e 10 militari degli Usa. La prossima settimana sono pianificati ulteriori voli di rientro dal Niger». Crosetto ha poi ha precisato: «Restano, per ora, nel Paese altre 254 unità del nostro contingente». Non si tratta di disimpegno, «ma di una decisione assunta per aumentare ulteriormente l’autonomia logistica della base italiana in Niger, ottimizzando anche le sue capacità ricettive, qualora si renda necessario accogliere i connazionali civili e, se ritenuto necessario, evacuarli».La giunta militare golpista tace mentre il consiglio militare golpista del Niger ha chiesto aiuto al gruppo russo Wagner per contrastare ogni possibile intervento militare dell’Ecowas e, secondo alcune fonti, gli addestratori della Wagner sarebbero da qualche giorno nella capitale nigerina. Intanto nella capitale monta sempre di più il sentimento anti-francese come testimoniato dalla Reuters, che ha parlato con alcuni cittadini che hanno detto: «Come nigerini, ci siamo detti che se i militari avessero deciso di intervenire in questa situazione, saremmo stati con loro. E siamo determinati ad andare dove vogliono. E non eravamo nemmeno favorevoli ai negoziati. Il Niger appartiene ai nigerini. Quindi, in questo senso, chiediamo solo una cosa: il ritiro dei francesi dalla base militare, affinché tornino a casa. E siamo stati con i nostri soldati oggi. Perché i militari sono quelli che ci difendono. Sì, il regime passato non fa proprio per noi. Difendono interessi esterni. Oggi chiediamo a coloro che sono agenti dell’esercito di resistere, di resistere ancora a lungo. E fargli sapere che la popolazione è con loro».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.