2023-08-08
Cade l’ultima restrizione. Orfani del Covid in lutto
Dai Ceo dell’industria farmaceutica all’Oms, dall’Ema alle virostar de noantri, si moltiplicano gli allarmi per un futuro boom di contagi e pandemie in arrivo. Più che di previsioni (mai azzeccate) si tratta di nostalgia.Mentre il governo decide di abolire la quarantena per i positivi, si moltiplicano gli appelli degli orfani del Covid, i quali lanciano allarmi su possibili nuove pandemie e sollecitano nuove misure di prevenzione. Ad avere una diffusa nostalgia del periodo in cui i lockdown e i vaccini erano obbligatori, sono ovviamente le industrie farmaceutiche, che nel periodo 2020 e 2021 hanno fatto affari d’oro. Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, qualche settimana fa ha rassicurato gli azionisti di fronte ai magri guadagni dell’anno, promettendo che nel prossimo futuro, grazie ai vaccini, le cose sarebbero andate meglio. A fronte di ricavi previsti per 13,27 miliardi di dollari, la multinazionale americana nel secondo trimestre di quest’anno ha incassato «solo» 12,73 miliardi. Ma, ha avvisato Bourla, presto i casi saliranno e venderemo vaccini aggiornati. Anche il direttore generale dell’Oms, l’ormai tristemente famoso Tedros Aghanom Ghebreyesus, ossia colui che ha assecondato tutte le balle cinesi in materia di virus, non passa giorno che non dica che è necessario prepararsi a una seconda pandemia. «La minaccia di un’altra variante emergente del Covid capace di causare nuove ondate di malattia e morte resta viva» ha ammonito di recente. «Non si può escludere la minaccia di un altro agente patogeno emergente, con un potenziale ancora più mortale». E vai con le buone notizie. E soprattutto con gli affari, perché ovviamente, se circola un virus ancora più letale del precedente, bisogna prepararsi e soprattutto fare incetta di vaccini. Perché «quando la prossima pandemia busserà alla porta, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso».Sempre in allerta è anche Matteo Bassetti, il noto virologo-influencer, che dopo due anni trascorsi sulle barricate e davanti alle telecamere, non sembra più capace di scendere e di spegnere i riflettori del suo personale road show. Un giorno si fa ritrarre in spiaggia mentre legge il libro da lui stesso dato alle stampe, un altro si scaglia contro la proiezione a Genova del film Invisibili, appellandosi al sindaco Marco Bucci affinché proibisca l’apertura della sala cinematografica. Anche l’Agenzia europea del farmaco non molla, infatti avverte che nel mondo continuano a registrarsi milioni di casi di contagio e anche migliaia di vittime. Non è più emergenza, ma quasi. Nostalgia canaglia anche sulla Stampa, dove ieri è apparsa una pagina intera per dire che sebbene il virus non occupi più le prime pagine e le aperture dei telegiornali, continua a essere pericoloso e dunque abolire l’isolamento per i positivi non è una buona notizia.Tuttavia, in questo clima di orfani del Covid e di nostalgici dei vaccini, ci rallegra l’idea che siano scomparse dalle prime pagine le interviste agli esperti. I quali negli anni si sono distinti nel promettere che due dosi di vaccino avrebbero allontanato la malattia salvo, pochi mesi dopo, correggersi per invocare una terza inoculazione, senza la quale l’immunizzazione sarebbe stata insufficiente. Un bel giorno, i vari Abrignani e company, autonominatisi custodi dell’ortodossia della siringa, suggerirono la normalità del vaccino, lasciando intendere che come per l’influenza, una puntura stagionale fosse normale. Grazie al cielo, si è dimostrato che la maggior parte delle previsioni e delle raccomandazioni degli «scienziati» ministeriali tanto ascoltati da Roberto Speranza non avevano alcun fondamento scientifico, prova ne sia che nessuno parla più di terza, quarta, quinta o sesta dose. Di quel periodo restano solo l’impreparazione e la protervia di coloro che dalla sera alla mattina, pur esperti di zanzare o di scartoffie, si scoprirono luminari e illuminati dalle telecamere della tv. Ovviamente, bisogna sempre vigilare e tenere alta la guardia. Per evitare che, più del virus, ci sia un fenomeno di ritorno delle virus star. Incapaci di prevedere il futuro, ma determinati a conservare il loro presente da esperti.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.