2022-08-26
Giallo sui troppi morti: indaghi il Parlamento
Guido Rasi (Imagoeconomica)
Dopo Roberto Burioni, Matteo Bassetti e Walter Ricciardi, pure Guido Rasi invoca chiarezza sui decessi dell’ondata estiva. Non curiamo i malati? Contiamo male le vittime? Deve stabilirlo una commissione parlamentare d’inchiesta. Galeazzo Bignami (Fdi) e Claudio Borghi (Lega) promettono: «La istituiremo».Al coro degli ex mullah del vaccino, che si domandano come mai, nell’iperimmune in Italia, si piangano ancora tanti morti di Covid, s’è aggiunto Guido Rasi. Già direttore dell’Ema, già consulente del commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. «Mancano sufficienti spiegazioni» sui decessi - ieri, invero, scesi a quota 84, dopo picchi di ben oltre 100 quotidiani. «Vorrei sapere», ha tuonato l’immunologo, «quanti dei deceduti dell’ultima ondata abbiano ricevuto i farmaci, disponibili anche in farmacia, che riducono il rischio di morte del 90%. Abbiamo un sottoutilizzo degli antivirali», udite udite, «che rischia di farci arrivare a dicembre con quasi 500.000 dosi inutilizzate e in scadenza». Cosa vuoi: capita, quando per un anno e mezzo insisti solo sul dogma della sacra iniezione.Rasi è solo l’ultimo di una serie di virostar che invocano chiarezza sugli sconfortanti bollettini. Aveva cominciato Roberto Burioni: diteci se le vittime le stiamo curando male, o le stiamo contando male. Poiché egli propende per la prima ipotesi, ieri ha lanciato un nuovo appello: «Gli antivirali svuotano gli ospedali e salvano vite. Usiamoli». Altre accuse pesanti erano partite, sulle colonne della Verità, da un’esperta ben più laica in tema di vaccinazioni: per Maria Rita Gismondo, il ministero di Roberto Speranza ha provocato «molte morti per aver demonizzato ogni cura che non fosse», appunto, la punturina a Rna messaggero. Ma qual è l’unico modo per fare luce sul giallo dei decessi? Per stabilire se il problema sono le terapie carenti, oppure la scelta di classificare come vittima del virus chiunque risulti positivo al tampone, anche se è stato ucciso da altre patologie o, addirittura, da incidenti? Si può aspettare l’iniziativa di qualche Procura; altrimenti, si deve conferire alla questione la coloritura politica che merita e organizzare una commissione parlamentare d’inchiesta. È proprio questo uno degli obiettivi che dovrebbe prefiggersi il prossimo Parlamento, qualora, come prevedono i sondaggi, la maggioranza dei seggi andasse al centrodestra. Il desiderio di vederci chiaro, d’altronde, arriva direttamente da camici bianchi anche di orientamento politico diverso. Matteo Bassetti, tre giorni fa, evocava una commissione medica d’inchiesta. Persino Walter Ricciardi, consigliere di Speranza, l’uomo in teoria meno interessato a lasciare che si accertino eventuali responsabilità ed errori, si è detto «favorevole a un’indagine», perché «da noi si muore più di Covid». All’estero si stanno già muovendo. Alla Camera dei rappresentanti americana, i dem della sottocommissione sulla crisi del coronavirus hanno puntato il dito contro Donald Trump, rivelando presunte pressioni della Casa Bianca sulla Food and drug administration, affinché autorizzasse i vaccini anti Covid prima delle elezioni 2020, in assenza di informazioni su sicurezza ed efficacia dei farmaci. In Inghilterra, il Telegraph, attingendo ai dati dell’ufficio nazionale di statistica, ha scoperchiato il bubbone degli effetti collaterali del lockdown. Si è attivato il ministero della Salute, mentre il candidato alla leadership dei Tory, Rishi Sunak, ha criticato la scelta di «dare potere» agli scienziati, di sfruttare la paura per giustificare i divieti e di insabbiare le conseguenze negative delle serrate. Solo da noi i media difendono il sequestro di persona e le istituzioni non sentono il bisogno né di capire cosa sta andando storto adesso, né di riavvolgere il nastro e vedere cosa è stato fatto male prima.Per questo La Verità ha ottenuto, da due esponenti del centrodestra, sempre sensibili all’argomento, l’impegno a portare avanti la battaglia in Aula. «Quello dei troppi morti registrati nei bollettini è uno dei temi di cui dovrebbe occuparsi una commissione d’inchiesta», spiega Galeazzo Bignami, deputato di Fdi. «Istituirla, peraltro, significa rispondere a quanto disse il presidente Sergio Mattarella, che il 28 giugno 2020, in visita a Bergamo, invitò ad “assumere piena consapevolezza […] sugli errori da evitare di ripetere”. Vanno riesaminate anche la prima risposta alla pandemia, la questione del piano pandemico non aggiornato e della mancata applicazione di quello esistente, della somministrazione dei vaccini e dei loro effetti collaterali». E poi c’è il mistero dei decessi in eccesso tra gli under 40, in concomitanza con la campagna di inoculazioni. Un allarme lanciato all’onorevole leghista Claudio Borghi: «Se eletto», promette lui, «la prima cosa che farò, insieme ai colleghi che vorranno partecipare, sarà promuovere l’apertura di una commissione parlamentare che indaghi sull’operato di Speranza e del Cts».A essere onesti, la trasparenza in tema di sanità pubblica e minacce per la salute sarebbe uno dei criteri dettati dalla Decisione 1082/2013 del Parlamento e del Consiglio Ue. Non s’era detto che ci vuole più Europa?
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