2025-05-03
«Afd estremista»: secondo gli 007 è incostituzionale il 26% dei tedeschi
Il prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz (Ansa)
L’intelligence interna liquida il primo partito nei sondaggi. Ira dei leader: «Diffamazione, andiamo in tribunale» Il capo della Spd: «Col futuro governo vedremo se bandirlo». Sconcerto Usa. Rubio: «È tirannia mascherata».Altro che stranieri islamisti accoltellatori, altro che sabotatori russi: il nemico pubblico numero uno, in Germania, è Afd. È un partito di «estrema destra», hanno sentenziato ieri i servizi segreti interni, adducendo elementi di «certezza» sulla classificazione quale setta «estremista» di quella che comunque, stando ai sondaggi, sarebbe oggi la lista più votata. Il verdetto, che aggiorna lo status di «sospettato» del movimento, si richiama alla «concezione prevalente del partito, basata sull’etnia e sulla discendenza» e che «non è compatibile con il libero ordine democratico di base». «Afd», spiega un comunicato dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, «ritiene che i cittadini tedeschi con una storia di migrazione da Paesi musulmani, ad esempio, non siano membri paritari del popolo tedesco, come definito dal partito in termini etnici».Dunque, un tedesco su quattro - le stime danno la formazione di Alice Weidel e Tino Chrupalla al 26%, sopra al 24% della Cdu - sarebbe incostituzionale. A ottant’anni dal suicidio di Adolf Hitler, in Germania circolano orde di neonazisti, bramosi di segregare i musulmani. In passato, gli 007 avevano già tacciato di estremismo le sezioni di Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt - guarda caso tutti Laender dell’Est, dove Afd, alle elezioni di febbraio, in alcune zone ha superato il 30% - oltre alle giovanili del partito.I portavoce federali, Weidel e Chrupalla, hanno definito la decisione di ieri «un duro colpo per la democrazia», ricordando le percentuali sulle quali viaggia Afd, in testa nelle rilevazioni d’opinione e seconda alle consultazioni di meno di tre mesi fa, con il 20,8%, contro il 28,6 dei cristiano-democratici e il 16,4 della Spd. Il cui attuale numero uno, Lars Klingbeil, ha promesso che il prossimo governo valuterà se bandire la formazione, che lui considera «un attacco alla Germania». Era stato più cauto il ministro dell’Interno, Nancy Faeser, da cui dipende la struttura responsabile dell’operazione di ieri. L’esponente socialdemocratica ha assicurato che «non vi è stata alcuna influenza politica sul nuovo rapporto», ma ha precisato che «non c’è alcun automatismo» rispetto all’ipotesi di mettere al bando Alternative für Deutschland. Anche il cancelliere uscente, Olaf Scholz, ci è andato con i piedi di piombo: «Penso che questa sia una questione che non dovrebbe essere affrontata in fretta e furia», ha commentato. «Sono contrario a una soluzione rapida e quindi non dirò che dovremmo fare in questo modo», cioè dichiarare fuorilegge il partito. Il Bundestag, peraltro, ne discute da mesi, ma pure lì ha prevalso la prudenza. Weidel & C. hanno il vento in poppa; impedir loro di candidarsi rischia di essere un altro assist. Ad avviare la procedura, in ogni caso, potrebbero essere o il Parlamento o l’esecutivo, ma a pronunciarsi sarebbe la Corte costituzionale.Feroce l’attacco di Markus Soeder, presidente della Baviera e leader della Csu, secondo il quale la nota uscita ieri è «la sveglia finale», che dimostra quanto sia necessario «mantenere il cordone sanitario» intorno ad Afd, giacché «non c’è spazio per i nemici della democrazia». La tesi è che il prossimo cancelliere, Friedrich Merz, abbia fatto bene a propiziare l’ennesimo inciucio con la sinistra, escludendo i sovranisti. «Poco prima del cambio di governo», hanno denunciato ancora Weidel e Chrupalla, «Afd viene pubblicamente screditata e criminalizzata. Si tratta di un intervento chiaramente motivato politicamente. Afd continuerà a difendersi per via giudiziaria da queste diffamazioni che mettono a repentaglio la democrazia». E che offendono i cittadini, la cui richiesta di sicurezza viene bollata come radicalismo. Chissà perché, a investire o ad accoltellare la gente per strada, non ci sono attivisti del partito bensì stranieri, quasi sempre irregolari, quasi sempre islamici. L’accusa di estremismo, ha tuonato allora il vicepresidente di Afd, Stephan Brandner, è una «completa idiozia».La vicenda ha sconcertato l’amministrazione Trump: Marco Rubio, segretario di Stato Usa, ha contestato i «nuovi poteri» dell’agenzia di spionaggio «per monitorare l’opposizione», parlando di «tirannia mascherata» e invitando le autorità a «fare marcia indietro»: «Ciò che è veramente estremista», ha detto, «non è il popolare Afd, arrivato secondo alle ultime elezioni, ma piuttosto le politiche di immigrazione a frontiere aperte dell’establishment, a cui Afd si oppone. L’indignazione per il «furto di democrazia» espressa da Matteo Salvini rammenta poi che manovre simili sono in atto in diversi Paesi. A Marine Le Pen, con una sentenza un po’ originale, per citare Fabrizio De André, è stato impedito di correre alle prossime presidenziali; in Romania, il pretesto delle interferenze di Mosca ha consentito alla Corte costituzionale di annullare il risultato delle votazioni. I ragazzini che perdono la partita gettano via il pallone. Questi buttano all’aria la democrazia.
Sandro Mazzola (Getty Images)
Una foto di scena del fantasy «Snowpiercer» con Chris Evans e Tilda Swinton firmato dal coreano Bong Joon. Nel riquadro una tavola del fumetto
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