2021-11-07
Il Genoa punta su Sheva per il salto di qualità
Esonerato Davide Ballardini, la nuova proprietà americana affida la panchina all'ex bomber del Milan che in questi anni ha guidato con successo la nazionale dell'Ucraina. L'ultimo pareggio dei rossoblu ad Empoli non ha inciso: l'accordo era già stato chiuso. Andriy Shevchenko al Genoa. Fosse una notizia di vent'anni fa sarebbe ancora più incredibile. Infatti l'ex pallone d'oro (2004) all'epoca furoreggiava in un Milan in grado di conquistare a casa la Champions League nel 2003 e il Genoa traccheggiava in serie B. Ma quattro lustri dopo il Grifone è un club stabilmente in A da 15 stagioni e in procinto di passare definitivamente alla nuova esotica proprietà americana, il fondo di Miami 777 partners. Due dei proprietari, Josh Wander e Juan Arciniegas giovedì sono volati a Londra da Miami e hanno convinto il campionissimo ad accettare la proposta del Genoa e a non ascoltare le sirene della Premier League. Il contratto della durata di due anni e mezzo è da 2,1 milioni netti a stagione per un totale di circa 5,7 milioni in tutto. Le parti si sono accordate prima di Empoli-Genoa e quindi Davide Ballardini sarebbe stato esonerato anche in caso di vittoria. Successo che comunque non è arrivato. Shevchenko, 45 anni, allenatore della sua nazionale di origine, l'Ucraina, dal 2016 al 2021, potrebbe essere il nome giusto per scaldare un ambiente depresso e che per Genoa-Venezia del 31 ottobre ha attirato allo stadio meno di 8.000 spettatori. Sheva porterà con sé come secondo Mauro Tassotti, già suo compagno di squadra e viceallenatore dell'Ucraina. L'ex centroavanti del Milan (con cui è stato due volte capocannoniere della serie A e della Champions, segnando 127 reti in 208 sfide) arriverà a Genova lunedì e verrà presentato, fatto davvero straordinario per il capoluogo ligure, allo stadio. Una scelta che fa capire come gli americani immaginino il futuro del Genoa: una società perfettamente integrata nello showbiz. Il 26 ottobre a Milano è stata fondata la 777 Italy sports holding Spa con sede in via della Moscova 18 e capitale sociale di 50.000 euro. Le quote sono state versate con un assegno della Credem, agenzia di Genova, dalla Genoa Cfc 777, società unipersonale di diritto spagnolo il cui atto costitutivo è stato siglato a Madrid il 14 giugno 2021 con il nome originale di Global Kelly. Il 6 ottobre scorso, invece, Antonio Santiago Pérez ha firmato davanti a un notaio spagnolo una procura speciale in forza della quale il ventiseienne Gianmarco Corradi di Cecina (Livorno), praticante dello studio legale Lca, si è presentato 20 giorni dopo davanti al notaio Andrea De Costa per dare vita alla 777 Italy sports, il cui amministratore unico è diventato Andres Blazquez Ceballos, manager del fondo di Miami. La nuova società ha per oggetto «l'esercizio di attività di assunzione di partecipazioni in Italia e/o all'estero, ossia l'attività di acquisizione, detenzione, gestione e cessione dei diritti rappresentati o da titoli, su capitale di altre imprese» ed è il veicolo che dovrebbe essere usato per comprare il Genoa. Il nome di Santiago Pérez, insieme con quello di Blazquez, compare anche in una società, Sevillistas unidos 2020, collegata a presunti movimenti speculativi sull'azionariato del Siviglia Fc di cui il fondo 777 è socio di minoranza. Una partecipazione che i puristi della siviglianità del club non vedono di buon grado. Ma (complesse) architetture societarie a parte, il Grifone e Sheva incrociarono le loro strade la prima e ultima volta (sino a oggi) il 14 settembre 2008, quando, però, la stella più luminosa in campo era Diego Milito che affondò un Diavolo un po' in disarmo. Adesso il campione ucraino difenderà i colori rossoblu. Questa è una stagione speciale per il Genoa: la Figc deve decidere se coassegnare al Grifone lo scudetto conteso con il Bologna del 1924-1925, quello delle cinque finali, che porterebbe l'agognata stella sulle maglie del sodalizio ligure, il più antico d'Italia. Ma è soprattutto la stagione che, entro il 15 novembre, registrerà il passaggio ufficiale di proprietà da Enrico Preziosi al fondo di Miami. Costo dell'affare 22 milioni (al netto dei sostanziosi debiti che la nuova proprietà dovrà accollarsi), ma 10 sono già stati anticipati per affrontare alcune spese urgenti. Il fondo americano ha annunciato investimenti non solo nel Genoa e nel suo stadio, ma anche a Genova. Come detto il 777 ha una quota di minoranza del Siviglia, plurivincitore dell'Europa League, e il sogno dei nuovi proprietari e dei tifosi è quello di vedere la compagine rossoblu su quegli standard: una presenza fissa nelle coppe europee, un'altra Atalanta, come minimo.E l'Atalanta deve il suo miracolo a un allenatore che a Genova è stato otto stagioni e che ha ancora casa ad Arenzano. Ma se per Genova Gasperini è stato una specie di Alex Ferguson, Ballardini era il José Mourinho della Lanterna, capace di farsi amare dalla gradinata Nord nonostante o, forse, per quella sua espressione triste da Clint Eastwood romagnolo. Negli anni scorsi aveva conquistato tutti con indubbi risultati: ha salvato il Genoa quattro volte, dopo essere stato chiamato mentre la barca affondava, è l'allenatore che non ha mai perso un derby con la Sampdoria e che nel 2011 l'ha battuta due volte, spedendola in B con l'incredibile gol al novantaseiesimo di Mauro Boselli il «retrocessore». E poi, quella sua faccia da persona seria e un po' mugugnona come i genovesi, la foto con la focaccia in mano, il look da operaio del calcio, l'amore per i vicoli di Genova ne avevano fatto un idolo indiscusso. I tifosi lo hanno soprannominato Zio Balla per quell'aria di uno di famiglia. Ma nel nuovo Genoa ambizioso il suo gioco sparagnino non andava più bene. E soprattutto non andavano bene i risultati. In 12 partite giocate ha totalizzato la miseria di 9 punti, mentre nel 2018 Preziosi lo aveva cacciato dopo che di punti ne aveva fatti 12 in appena sette partite. Ma questa volta il suo credito era così grande tra la tifoseria che per dilapidarlo e arrivare al suo esonero si è dovuto attendere un terzo dell'attuale campionato. Il comunicato è stato lapidario: «Il Genoa Cfc ha sollevato dall'incarico l'allenatore Davide Ballardini. Il Club ringrazia il tecnico e il suo staff per il lavoro svolto, l'impegno e la passione sempre dimostrati». Ora l'arrivo di Shevchenko dà un segnale preciso: i genoani non dovranno più accontentarsi di vedere a Marassi allenatori di seconda fascia, ma potranno ammirare gli schemi anche di quelli che esigono assegni milionari. In fondo il calcio moderno insegna che si può sognare in grande anche fuori dalle capitali o dalle metropoli europee, tipo Milano e Barcellona. Ci sono le multiproprietà come quella della Red Bull (Lipsia e Salisburgo) oppure capitali stranieri capaci di esaltare realtà provinciali come è successo a Leicester o sta accadendo a Newcastle, recentemente acquistato da un consorzio arabo con alle spalle il principe ereditario Mohamed bin Salman, pronte a entusiasmarsi grazie ai capitali stranieri.La scelta di Shevchenko è decisamente incoraggiante. È allenatore promettente. Ha portato l'Ucraina ai quarti degli Europei (nazionale fermata a Roma dall'Inghilterra) e il suo appeal è decisamente internazionale. È un nome che attira l'attenzione di tutti e tutti vorranno vedere come si comporterà in serie A. La copertura mediatica con lui in panchina è garantita come è successo in passato con ex campioni alla Gennaro Gattuso.Sheva è giovane, ricco, poliglotta ed è il secondo pallone d'oro della storia ad allenare in serie A dopo Luis Suàrez. Un palmares che porterà luce sul Luigi Ferraris. Il Sito dei Grifoni è una delle piazze online in cui si confrontano i tifosi del Genoa, frequentata da ex calciatori e professionisti (come uno dei candidati alla presidenza del Grifone, il primario Alberto Zangrillo). Lì sopra è possibile tastare il polso della tifoseria. E molti utenti sono già vedove inconsolabili di Ballardini. Ma il calcio espresso dal suo Genoa quest'anno è stato davvero di basso livello. Il grifone ha balbettato anche con squadre dall'organico sicuramente non più competitivo e venerdì il Genoa è passato per la prima volta in vantaggio da inizio anno, ma non è bastato a salvare Ballardini. Che cosa potrà fare Shevchenko con una rosa con pochi nomi di grido, se si escludono il portiere Salvatore Sirigu, il capitano Domenico Criscito e gli attaccanti Mattia Destro e Felipe Caicedo? Si brucerà come ha fatto a Genova un altro personaggio carismatico come Thiago Motta, ex di lusso dei rossoblu? Vedremo. I tifosi sperano che sia tornato il tempo per il Genoa, per quasi mezzo secolo una delle grandi del calcio italiano, di riprendersi il posto che i fondatori, nel consolato di sua Maestà britannica l'Imperatrice Vittoria, il 7 settembre 1893, avevano immaginato per il Grifone che dell'Union Jack indossa i colori. E che adesso ha ripreso a parlare la lingua di Geoffrey Chaucer e Bobby Moore.