Gay, Pro Vita e Famiglia: «Consulta faccia prevalere il buon senso. Mercimonio bambini va sanzionato»

Gay, Pro Vita e Famiglia: «Consulta faccia prevalere il buon senso. Mercimonio bambini va sanzionato»
Ansa

«Ci auguriamo che la Consulta faccia prevalere il buon senso e dichiari la questione manifestamente infondata. Chiunque ha comprato un bambino mediante questo turpe mercimonio merita solo di essere sanzionato, non di essere riconosciuto come "padre" del bambino che ha ingiustamente reificato» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia dopo che la Cassazione ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione del riconoscimento dei figli con due papà.

«Stupisce - hanno proseguito - che la prima sezione civile della Cassazione abbia dichiarato "rilevante e non manifestamente infondata» la questione di legittimità costituzionale relativa alle disposizioni di legge (dalla normativa sulla fecondazione assistita, al dpr sullo stato civile, alla legge sul diritto internazionale privato) nella parte in cui non consentono di riconoscere, per contrasto con l'ordine pubblico, il provvedimento giudiziario straniero relativo all'inserimento nell'atto di stato civile di un minore nato mediante utero in affitto del cosiddetto «genitore d'intenzione non biologico».

«Esistono problematiche di ordine pubblico - hanno ancora dichiarato - e qualsiasi fantomatica "disparità di trattamento" è in realtà una giusta diversità di trattamento, fondata su una differenza oggettiva: l'utero in affitto è una pratica abominevole che trasforma il bambino in prodotto e sfrutta la donna».

«Il riconoscimento del "genitore d'intenzione" (leggasi "acquirente del bambino") - hanno concluso - porterebbe soltanto al riconoscimento di un crimine quale l'utero in affitto, e incentiverebbe il ricorso a questo abominio anche da parte di altre coppie, con buona pace del "supremo interesse dei minori" a loro volta strappati dalle loro madri e acquistati per decine di migliaia di dollari».

Giù il velo: verde e digitale sono incompatibili
Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea (Getty)
La visita dei capi di Blackrock e Microsoft in Italia abbatte l’ipocrisia del Pnrr: la transizione verso i data center e l’Intelligenza artificiale chiederà sempre più energia, mentre quella green ne riduce l’offerta. Peccato fosse tutto scritto. Ma adesso si può dire...
Takeda inaugura un nuovo polo industriale a Rieti
Francesca Micheli, di Takeda Italia, inaugura una nuova sezione dello stabilimento di Rieti. Alle sue spalle, l'ambasciatore del Giappone in Italia, Satoshi Suzuki (sinistra), e il ministro del Mimit, Adolfo Urso (destra)
Con un piano di investimenti da 350 milioni congiunto con il Mimit, il colosso farmaceutico giapponese raddoppia la capacità produttiva di plasmaderivati.
Barnier mette in guardia Ursula. Basta assegni in bianco per Kiev
Michel Barnier, primo ministro francese (Ansa)
L’esecutivo alle prese con tasse e tagli: impossibili aiuti a pioggia alla resistenza.
Secondo lo studio della Confindustria tedesca, fino al 2030 serviranno poderosi investimenti anche pubblici per evitare la decrescita. Strada che porta (con Parigi?) alla rottamazione del Patto di stabilità comunitario.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy