2022-11-22
Galli pontificava pure sui concorsi all’università: chiesto il rinvio a giudizio
I pm vogliono processare l’infettivologo virostar. È accusato di turbativa d’asta e falso per aver pilotato una selezione.Per la concorsopoli del Sacco di Milano la Procura ha chiesto di rinviare a giudizio il «regista» del presunto condizionamento di un concorso da professore associato alla Statale: l’infettivologo televisivo Massimo Galli. È indagato per turbativa d’asta e falso. Il perno attorno al quale ruota l’accusa è la procedura che avrebbe favorito, attraverso «il sistematico azzeramento della volontà collegiale», il collega di Galli, Agostino Riva (pure lui indagato), penalizzando un altro partecipante, Massimo Puoti del Niguarda, che secondo l’accusa sarebbe stato molto più titolato. Galli e Riva avrebbero concordato i «criteri di attribuzione dei punteggi» delle pubblicazioni scientifiche dello stesso Riva, che correva per la cattedra di malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente, e che, così, sarebbe stato favorito. Ma anche «l’applicazione in concreto degli specifici criteri e dei parametri da utilizzare nella valutazione dei candidati, che Galli appaltava a Riva per consentirgli di prevalere». Trasformando il concorso in una farsa. In un verbale si sosteneva che «il prospetto contenente i punteggi» fosse frutto di un lavoro «collegiale» della commissione. I punteggi, invece, hanno ricostruito i pm, se li sarebbe auto attribuiti proprio Riva. Galli poi avrebbe inviato il documento al resto della commissione. «In relazione alla scelta delle materie», sostengono i pm, «non vi era stata alcuna concertazione da parte della commissione ma il mero assenso degli altri componenti alla protagonistica regia di Galli». Il 29 gennaio 2020, la responsabile amministrativa del dipartimento di Scienze Biomediche e cliniche del Sacco, Monica Molinai si lamentava a telefono con la ricercatrice Claudia Moscheni: «Con lui al telefono che chiama la commissione “eh tanto l’altro non si presenta”, ma che c... sta dicendo, gli ho detto.. ma stia zitto, ma cosa dice! Ma puoi chiamare la commissione e dire che tanto l’altro ha già dichiarato che non si presenta, che tu non dovresti neanche sapere chi è l’altro!». E Moscherini risponde: «No, ma è pirla... guarda io mi auguro che avesse il telefono sotto controllo, giuro!». Ed era proprio così. Gli investigatori hanno beccato il prof, poi andato in pensione, a brigare al telefono per il collega da aiutare. Nel luglio 2020, quando ormai l’operazione spintarella pro Riva si era consumata, è proprio Galli - che a quel tempo spopolava in tv pontificando sulle misure anti Covid - a ricordare durante una telefonata: «Ecco, per cercare di uscire dal fondo della classifica (…) abbiamo fatto le operazioni che dovevano essere fatte portando avanti Agostino (…) è chiaro che insomma, giocare tutte le carte diventa veramente difficile». E con grande disinvoltura aggiunge: «Si fa tutto quello che si può fare eh». A conti fatti Riva supera di ben tre punti Puoti, che si ritira e commenta con la compagna: «Mi hanno fregato sui titoli, penoso». E quando un collega bresciano comunica ufficialmente il ritiro di Puoti a Galli, l’infettivologo televisivo commenta: «Sono molto lieto di avere la possibilità di risolvere un problema in amicizia, senza dovermi trovare a fare cose [...] che non mi si addicono e che non si addicono a nessuno di noi, ecco facciamo così». Puoti, nonostante la penalizzazione, però, dopo la notizia dell’indagine, manifestò pubblicamente, e con una certa sportività, la «massima stima» nei confronti di Galli. Le colleghe della Statale, però, erano consapevoli della sua posizione prevalente e continuavano a commentare: «Non lo so [...] questo qui ovviamente ha dei titoli della madonna.. e vabbè… tanto gli fai fare... lo freghi sulla lezione...». Ma Galli già prima della selezione avrebbe dimostrato di sapere che il concorrente più forte avrebbe rinunciato. «Occorre evidenziare le spiccate condotte di favoritismo che portavano Galli, alla presenza di Riva, a contattare gli altri membri della commissione per metterli a conoscenza di informazioni riservate», valutano a quel punto i magistrati. Aggiungendo che, a loro parere, il «rapporto fiduciario tra i due (Galli e Riva, ndr) avrebbe dovuto imporre a Galli di astenersi per evitare che il suo giudizio fosse, per usare un eufemismo, parziale e precostituito». Venuta meno l’accusa di associazione a delinquere durante la fase delle indagini preliminari, la Procura ha deciso di spacchettare in diversi fascicoli le accuse, notificando a settembre più avvisi di conclusione delle indagini preliminari (uno per ciascun concorso valutato come irregolare). La richiesta di rinvio a giudizio per l’infettivologo televisivo sta per essere inoltrata all’ufficio gip dai pm Bianca Maria Eugenia Baj Macario e Carlo Scalas e riporta il visto del Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. Ed è la prima dopo gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Per gli altri episodi contestati inizialmente al professore è stata, invece, chiesta l’archiviazione. Ora la palla passa al giudice dell’udienza preliminare.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 24 ottobre con Carlo Cambi