2023-04-19
Metà dei fondi per le armi a Kiev all’industria della difesa europea
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250 milioni di euro provenienti dall'Edirpa potrebbero andare al Programma europeo di investimenti per la difesa (Edip). Il 19 luglio 2022 la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento sull’istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante appalti comuni (Edirpa). Questo strumento è stato concepito per incentivare l’approvvigionamento congiunto urgente di armi da parte degli Stati Ue per ricostituire le loro scorte e continuare il sostegno militare all’Ucraina. La proposta prevedeva un budget di 500 milioni di euro per due anni.A meno di un anno quel piano può dirsi già fallito. Lo dimostra il fatto che, secondo quanto riportato da Euractiv, la Commissione sta valutando la possibilità di dimezzare la capacità del fondo dai 500 milioni iniziali per portarlo a 250 milioni, per destinare parte di quei fondi alla modernizzazione a lungo termine dell’industria della difesa europea.La Commissione europea ha la facoltà di modificare una proposta nel caso in cui ci siano stati nuovi sviluppi rispetto alla proposta originaria, e quindi non sarebbe più considerata la strada giusta per affrontare la questione, ed è consentito farlo fino a quando gli Stati membri non hanno ancora dato il via libera definitivo.L’obiettivo principale del fondo era quello di soddisfare le urgenti esigenze di difesa dell’Ucraina, scopo già fallito: non si riuscirà a fornire nuove armi e a ricostituire le scorte di Kiev nei tempi necessari richiesti dalle autorità ucraine. Da qui l’idea di dimezzare le capacità del fondo. Sono stati diversi i problemi organizzativi riscontrati da quando il regolamento è stato proposto, come i ritardi nei negoziati e la proposta di nuove idee per rispondere alle urgenti esigenze di approvvigionamento. Per altro le battaglie interne su quale commissione del Parlamento europeo dovrebbe guidare il fascicolo hanno sostanzialmente ritardato i negoziati negli ultimi mesi. Per aiutare a rifornire Kiev, nel frattempo l’Europa ha concluso un accordo per spendere un miliardo di euro in proiettili provenienti da scorte nazionali e un miliardo in più in appalti congiunti. Anche qui, per quanto riguarda gli appalti congiunti, il progetto si è arenato sulle definizioni legali. Come ad esempio a chi dovrebbero essere assegnati gli appalti. Un potenziale futuro beneficiario del fondo potrebbe essere l’acquisto congiunto del missile Mistral di Mbda, un’iniziativa che sarebbe guidata dalla Francia.Tra le priorità di Bruxelles, secondo Commissione europea e servizio diplomatico (Seae), ci dovrebbe essere l’aumento della capacità di produzione di munizioni per la sostenibilità a medio e breve termine dell’industria europea della difesa, che farebbe affidamento sul piccolo bilancio dell’Ue disponibile. Proprio per questo il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, responsabile per l’industria della difesa e lo spazio, nelle ultime settimane ha portato a termine una serie di visite negli Stati membri per identificare la loro capacità produttiva ed è atteso un resoconto nei prossimi giorni. Oltre a ciò l’Ue è pronta a proporre un programma europeo di investimenti per la Difesa (Edip) con l’obiettivo di aumentare la produzione a lungo termine e non solo per quanto riguarda le munizioni. Il piano, che doveva essere presentato a giugno, probabilmente sarà ritardato verso l’ultimo trimestre dell’anno. Piano che intanto potrebbe essere alimentato anche grazie ai 250 milioni di euro liberati da Edirpa, oppure questi stessi fondi potrebbero essere utilizzati per finanziare solo l’aumento della produzione di munizioni. In ogni caso la Commissione sta esaminando l’intera gamma delle possibili misure per sostenere questo aumento, sia in termini di strumenti che di misure sostanziali. L’obiettivo iniziale rimane aiutare Kiev, certo, ma questa vuole essere anche l’occasione per rinforzare una Difesa europea che attualmente stenta a decollare.