2025-09-23
Follett stavolta ci trasporta a Stonehenge
Ken Follett @Gareth Iwan Jones
Con «Il cerchio dei giorni» l’autore incanta i lettori con un’epopea sulla costruzione del celeberrimo sito archeologico . Il racconto inizia con Seft, il protagonista, che insieme al padre e ai fratelli arriva alla Grande Pianura, sperando di vedere l’amata Neen.Seft arrancava attraverso la Grande Pianura portando sulla schiena un cesto di vimini intrecciato con dentro delle selci da barattare. Era in compagnia del padre e dei due fratelli, più grandi di lui. Li odiava tutti e tre.La pianura si estendeva a perdita d’occhio in ogni direzione. L’erba giovane dell’estate era punteggiata di ranuncoli gialli e trifoglio rosso che in lontananza si fondevano fino a creare una massa indistinta arancione e verde. Mandrie di mucche e greggi di pecore brucavano serene, così numerose da non riuscire a contarle. Non esisteva un sentiero, ma conoscevano la strada e in quella lunga giornata estiva era possibile compiere il tragitto ben prima che facesse sera.Il sole scottava sulla testa di Seft. Il terreno era per lo più pianeggiante, ma qua e là c’erano dolci saliscendi che non erano poi così dolci se portavi un carico pesante. Suo padre, Cog, manteneva un’andatura costante nonostante il terreno. «Prima arriviamo, prima ci riposiamo» diceva sempre, un’affermazione ovvia e stupida che lui trovava irritante. La selce era la più dura tra le pietre, e il padre di Seft aveva il cuore duro come la selce. Capelli grigi come il volto, non era grosso ma molto forte, e quando i suoi figli lo contrariavano li picchiava, e i suoi pugni erano come pietre.Tutti gli utensili taglienti erano fatti di selce, dalle asce alle punte di freccia ai coltelli. C’era sempre bisogno di quella roccia, che poteva essere barattata con qualunque cosa servisse, cibo, indumenti o bestiame. Alcune persone ne facevano scorta, sapendo che era preziosa e non si sarebbe mai deteriorata.Seft era impaziente di rivedere Neen. Aveva pensato a lei ogni giorno, dal Rito di Primavera. Si erano conosciuti l’ultima sera ed erano rimasti a parlare fino a notte fonda. Lei era stata così dolce e affettuosa che Seft era certo di piacerle. Mentre sgobbava alla cava, le settimane seguenti, rivedeva il suo volto. Nei suoi sogni a occhi aperti Neen era sempre sorridente e si sporgeva verso di lui per dirgli qualcosa, qualcosa di gentile. Era bella quando sorrideva.Quando si erano salutati lei gli aveva dato un bacio. Seft non aveva avuto la possibilità di conoscere molte ragazze, lavorando tutto il giorno dentro una fossa nel terreno, ma le poche che aveva incontrato non lo avevano colpito in quel modo.I suoi fratelli lo avevano visto con Neen e avevano intuito che si era innamorato di lei. Quel giorno, mentre camminavano, continuavano a prenderlo in giro con commenti volgari. Olf, che era grosso e stupido, disse: «Questa volta glielo infilerai dentro il tuo coso, Seft?», e Cam, che andava sempre dietro a Olf, si mise a fare dei movimenti ritmici con i fianchi e i due scoppiarono a ridere, gracchiando come una coppia di cornacchie su un albero. Credevano di essere spiritosi. Andarono avanti così per un po’, ma presto rimasero a corto di battute. Non avevano il dono della fantasia.
«The Pitt» (Sky)
Debutta su Sky il 24 settembre The Pitt, serie con Noah Wyle ambientata al Pittsburgh Trauma Medical Center. Cruda e immersiva, racconta in tempo reale il caos del pronto soccorso e ha già vinto cinque Emmy, inclusa la miglior serie drammatica.
Nel riquadro, Daniele Ruvinetti (Ansa)