2021-09-07
Dopo questa figuraccia, la Lamorgese deve togliere il disturbo
Luciana Lamorgese (Getty Images)
Se qualche centinaio di no vax decide di darsi appuntamento in piazza, per tenere a bada i facinorosi si mobilita l'esercito. Se invece diecimila sballati, pronti a farsi di bamba e musica attraversano l'Italia, per occupare abusivamente un'oasi in riva a un lago, curiosamente nessuno se ne accorge, anche se molti giovanotti arrivano addirittura dall'estero. Il curioso contrasto, di poche centinaia di persone guardate a vista come pericolosi terroristi (in effetti qualche collega giornalista li ha accomunati alle Br, immaginando anche che siano ispirati da cattivi maestri) e di migliaia lasciate libere di pascolare allo stato brado facendosi di droga e alcol, mi è rimasto impresso e come a me è rimasto nella mente del nostro Giacomo Amadori. Il quale, spinto dalla curiosità e dal fiuto giornalistico che lo contraddistingue, dopo l'incredibile rave di Valentano ha cominciato a chiedersi come sia stato possibile che nessuno si fosse accorto di ciò che stava per accadere.Passi per le chat su Telegram, un social ultrariservato dove si nasconde ogni genere di proposito, compresi i più loschi. Passi anche che i barbari che hanno distrutto l'oasi abbiano pianificato l'incursione utilizzando tutti gli stratagemmi possibili. Ma per arrivare a Valentano bisogna farne di strada. Se si scende da Nord, da Milano, Bologna o Firenze, occorre fare l'autostrada del Sole e poi prendere l'uscita di Orvieto, fare tutto il giro attorno al lago di Bolsena e poi imboccare la strada per l'oasi naturalistica. Da Sud, da Roma o da altre città del Lazio, il tragitto è più breve, ma tocca sempre fare l'A1 e poi il resto, a meno di non infilarsi sulle statali, attraversare i paesi del comprensorio e così via. Tutto ciò per dire che se una tranquilla famigliola decide di andare in gita da quelle parti, non ha problemi e passa inosservata, ma migliaia di persone, a bordo di camper, camion, macchine, tutte dirette in quel posto no, di certo si vedono. La processione di mezzi provoca intasamento, code, problemi, a maggior ragione se si è in tempo di turisti in vacanza, che già contribuiscono ad affollare le strade.Dunque, quando scoppiò il caso del rave con devastazioni e anche un morto nel lago, sin dal principio ci siamo detti: ma com'è stato possibile che un raduno abusivo non sia stato fermato? Come è successo che migliaia di persone sono transitate senza che nessuno, tra le forze dell'ordine, si sia accorto di ciò che stava succedendo? In altri Paesi, lo hanno raccontato ai cronisti alcuni degli stessi organizzatori, è bastato l'arrivo di un certo numero di camper per metter fine all'assembramento, soprattutto in un periodo in cui il distanziamento è raccomandato. In Francia, Grecia e Spagna appena i primi «fattoni» hanno provato a piantare le tende sono stati fatti sgomberare in fretta e, dopo il respingimento delle avanguardie, i seguaci non si sono neppure fatti vedere.E allora, com'è che da noi invece è andato tutto liscio? Per il gruppo di balordi, ovviamente, non per le persone normali.La risposta l'ha trovata come sempre Amadori, il quale non si è dato per vinto e per giorni ha interpellato persone, verificato fatti e alla fine ha scoperto ciò che non si voleva che venisse a galla. Il rave di Valentano è stato possibile grazie alla scorta della forza pubblica. Sì, anche se la notizia è di quelle da non credere, al gruppo di drogati che ha assaltato l'oasi, ha occupato una proprietà privata, devastato terreni, ucciso animali, ballato e sballato per giorni, è stato offerto l'accompagnamento dei mezzi di polizia. Del resto, non poteva che essere così. Come avrebbero potuto arrivare i camion carichi di casse acustiche in grado di assordare un paese se non per mezzo di qualcuno che aprisse loro il varco consentendo lo scorrimento del traffico? Ci hanno pensato le pattuglie delle forze dell'ordine a liberare la strada, accompagnare gli sbandati e fare in modo che l'occupazione illegale si compisse. Così non solo si è agevolato, con mezzi dello Stato, un raduno ad alto rischio mentre ai comuni mortali è vietato perfino entrare in una discoteca per via del divieto di assembramento, ma si è permessa una quantità di reati che vanno dall'occupazione di suolo pubblico alla devastazione della proprietà privata, per finire con lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il tutto non solo sotto gli occhi della polizia (intesa come agenti addetti all'ordine pubblico e non come corpo), ma addirittura con l'aiuto degli agenti.Beh, non starò a farla tanto lunga, ma in Italia ci sono ministri che si sono dimessi per molto meno. Si può essere quel che si vuole e anche godere della stima di chi si vuole, fosse anche del Capo dello Stato. Ma se sotto i tuoi occhi sono stati scortati degli sbandati a cui, con l'accompagnamento dei militari, è stato consentito di commettere reati ce ne si assume la responsabilità e la responsabilità prevede in questi casi una sola cosa: che si rassegnino le dimissioni. Aspettiamo fiduciosi che un servitore dello Stato serva lo Stato facendo le valigie.