2021-04-10
Figliuolo comincia la guerra agli «imbucati»: in arrivo la nuova direttiva sui vaccini
Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)
Pressing sui governatori: «Priorità ad anziani e fragili». Il generale vuole chiarezza sui saltafila della categoria «altro». Ancora ritardi nelle consegne all’Ue di VaxzevriaCon 718 morti, nonostante le chiusure, diventa sempre più pesante la coscienza di chi salta la lista sapendo che espone a rischio concreto di morte persone over 75, cui faceva riferimento giovedì in conferenza stampa il premier, Mario Draghi. Così come diventa sempre più impellente per il governo trovare un modo per far rispettare alle Regioni la priorità per anziani e fragili con un’accelerazione sulle somministrazioni. Per capire se, e come, questo rispetto verrà imposto, bisogna attendere i dettagli dell’ordinanza del commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, che indicherà alle Regioni la nuova modulazione del piano che dovrà tenere conto delle nuove disposizioni su Astrazeneca, delle dosi in arrivo (metà delle consegne di vaccini dello stesso gruppo anglosvedese alla Ue verranno ritardate questa settimana) e soprattutto dell’obiettivo di mettere in sicurezza gli anziani, legando ai risultati le riaperture. Tradotto: chi vaccinerà di più, riaprirà prima.Figliuolo è ancora in tour tra le Regioni - ieri è toccato all’Emilia Romagna di Stefano Bonaccini che ha superato l’esame del generale - e il documento, mentre scriviamo, ancora non è stato ultimato. «Siamo in linea con il piano. A breve sarà diramata un’ordinanza sulle priorità che è conseguente a quello che ha detto il presidente Draghi e vedrà ancor maggiormente sottolineata la priorità sulle persone fragili, anziane, e questo affinché si possa chiudere in fretta questa partita», ha solo detto ieri Figliuolo. Quali saranno, dunque, le nuove direttive? In attesa del testo, la linea di fondo è chiara: «Bisogna vaccinare in priorità coloro i quali dalle evidenze scientifiche risultano più vulnerabili a questa terribile malattia. Gli over 80, i più vulnerabili e i fragili e poi a scendere le altre categorie», ha ribadito ieri il generale. Andrà comunque deciso cosa fare per la prima dose di categorie considerate prioritarie che la attendono. In particolare, 300.000 membri delle forze dell’ordine e 400.000 del personale scolastico. Si potrebbe rimandare per privilegiare appunto i fragili, ma su questo si attende la direttiva di Figliuolo, che dovrebbe contenere criteri uniformi per tutte le Regioni.Nell’ordinanza potrebbero essere previste anche nuove disposizioni sui richiami. Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, ha detto che per il vaccino di Pfizer «ci sono dati che indicano che è possibile allungare l’intervallo da 21 a 42 giorni senza perdere l’efficacia della copertura vaccinale. Questo consente di incrementare il numero delle persone che possono ricevere la prima dose. C’è questo tipo di indicazione», ha aggiunto, «poi l’attuazione pratica spetta al ministero della Salute, però i presupposti immunologici e biologici ci sono tutti», ha aggiunto. Qualche ora dopo, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha però escluso che cambi l’indicazione di effettuare la seconda dose a 21 e 28 giorni rispettivamente per i vaccini di Pfizer e Moderna: «la regola resta cioè tre o 4 settimane per il richiamo, ma potrebbe esserci una certa flessibilità in termini organizzativi. La decisione spetta alla commissione tecnico scientifica di Aifa e ci sarà in tempi brevi». Vedremo. Al netto della differenza di opinioni tra Dipartimento del ministero e Iss, allungando l’intervallo potrebbe rivelarsi una mossa tattica. Si abbasserebbero le creste delle onde dei richiami accelerando sulle somministrazioni e riducendo progressivamente le scorte non appena si sono inoculate le seconde dosi a chi sta ricevendo ora le prime. L’ordinanza potrebbe essere anche l’occasione per «spacchettare» meglio la categoria «altro» con cui vengono indicati alcuni vaccinati nella raccolta dei dati. È infatti sicuro che in questo «altro» siano finiti anche i cosiddetti «fragili» e i «caregiver» e gli ultrasettantenni, ma questo crea un grosso problema di reporting: come fa la struttura centrale ad avere un’idea chiara di come vengono distribuiti i vaccini nelle singole Regioni verificando il rispetto delle priorità «raccomandate»? Speriamo che l’ordinanza faccia chiarezza anche su questo. Altrimenti ognuno si sentirà libero di inserire in questo «altro» anche vaccinandi non prioritari. Sarà, inoltre, fondamentale valutare il raggiungimento dei target perché efficienza non vuol dire efficacia. I target di vaccinandi non possono essere generici o alterati in corsa, con continui cambi di priorità. La struttura commissariale deve inoltre verificarne il rispetto per evitare deformazioni cui si è già assistito con il pasticcio dell’utilizzo della sesta dose nelle fiale. L’efficienza misura il rapporto tra risultati ottenuti e mezzi utilizzati. L’efficacia invece è la percentuale di un obiettivo che si deve raggiungere, in questo caso un target di popolazione prefissato: vanno vaccinati 1.000 anziani? Se ne riesco a vaccinare 50 sono stato meno efficace di chi ne ha vaccinati 500. Di certo, si dovrà fare squadra e non procedere fuori dai binari delle priorità indicate dal governo. Non sarà facile. In Campania, il presidente, Vincenzo De Luca, continua a difendere la scelta di rendere Covid free le isole come Capri, Ischia e Procida e ieri, rivolgendosi a Draghi, ha chiesto conto delle 210.000 dosi in meno che, a suo giudizio, sono state consegnate alla Campania. Un nuovo motivo di polemica con l’esecutivo, dopo quello del riparto dei fondi per la sanità. Intanto, il nuovo interlocutore del governo per le Regioni, dopo le dimissioni di Bonaccini, sarà Massimiliano Fedriga nominato ieri presidente della Conferenza delle Regioni, che avrà come vice Michele Emiliano. Che in Puglia ha vaccinato i dipendenti dell’Arpa, dirigenti e dipendenti di Confcommercio, sacerdoti e personale amministrativo della diocesi di Taranto.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)