2019-07-03
La coca si infiltra sulle navi. Fermata a Dakar una Grimaldi, a bordo 750 chili
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Lo scorso 24 giugno in Senegal viene bloccata la Grande Nigeria, la polvere bianca era nascosta in 14 automobili. La stessa imbarcazione era stata oggetto di un'indagine l'anno scorso nel porto di Santos, quando furono trovate dalle forze dell'ordine del Brasile 1,2 tonnellate di sostanze stupefacenti. Intanto il 17 giugno a Filadelfia c'è stato il record storico di sequestro di droga, con 17,5 tonnellate di neve per un valore di 1,4 miliardi di dollari: questa volta la nave era Msc. I narcotrafficanti usano sempre più le rotte di mare.Estate torrida per il gruppo Grimaldi, storico armatore napoletano che opera dal 1947, specializzato in logistica e trasporto marittimo. Torrida perché da marzo diverse navi della flotta, in particolare quelle ro-ro (Roll-on/roll-off) per automobili e autocarri sono state oggetto di indagini della magistratura di tutto il mondo. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello della Grande Nigeria, fermata il 30 giugno scorso a Dakar con un carico di cocaina da 750 chili. Non solo. Da giugno si trova nel carcere di Valencia un ufficiale della Grande Europa, Cristian Porritiello di 28 anni, per il rogo della nave cargo su cui era imbarcato a largo di Maiorca. La magistratura spagnola indaga e sostiene che l'incendio sia doloso, tanto da aver indagato anche altri membri dell'equipaggio. Perché incendiare la propria nave? In Spagna sospettano che si volesse distruggere il carico a bordo o che c'era un interesse magari a incassare ricche assicurazioni. Le indagini vanno avanti. E non va dimenticato che a marzo era andato a fuoco un altro cargo sempre Grimaldi, Grande America, questa volta inabissato al largo delle coste della Bretagna, con un carico di automobili di lusso. La vicenda di Dakar si inserisce quindi in una situazione già abbastanza tesa per il gruppo, che ribadisce la sua totale estraneità rispetto a questi eventi. In ogni caso le forze dell'ordine senegalesi hanno trovata nascosti i 750 chili di cocaina su 15 auto nuove di marca Renault. La nave è arrivata a Dakar il 24 giugno da Paranagua, in Brasile. 4 auto erano destinate ad Amburgo, 11 in Ghana. Secondo quanto riferito, due persone che stavano accompagnando la spedizione di macchine sono state arrestate, anche due nazionalità senegalesi in porto. La nave è in stato di fermo. Alcuni membri dell'equipaggio sarebbero stati arrestati, cosa mai accaduta fino adesso, un aspetto che ha destato il sospetto nelle autorità del Senegal che questo tipo di navi sia ideale per il traffico di sostante stupefacenti. Il problema è che un caso simile si era già verificato lo scorso anno, sempre sulla Grande Nigeria, questa volta a Santos, in Brasile. All'epoca, era il 7 agosto, gli agenti di polizia brasiliana notarono movimenti strani a bordo e dopo un controllo scoprirono 18 valige impermeabili che contenevano sempre cocaina per un totale di 1,2 tonnellate: erano destinate al mercato di Anversa. All'epoca l'equipaggio non fu toccato dalle indagini e la nave fu lasciata in libertà. Pochi giorno dopo, sempre nel porto di Santos, capita un nuovo episodio questa volta a bordo della Grande Francia, altra nave cargo Grimaldi. Attaccata da un gruppo di uomini armati a 15 chilometri dall'accesso al porto di Santos, i membri dell'equipaggio vengono presi in ostaggio. Il comandante riesce a far scattare l'allarme. Una volta arrivate sulla nave, le forze di polizia ci avevano trovato anche qui 1,3 tonnellate di cocaina in arrivo da Montevideo in Uruguay. Queste vicende stanno avendo un certo rilievo in Sud America, anche perché i narcotrafficanti paiono aver diversificato il modo di rifornire l'Europa di cocaina, infiltrandosi spesso anche su navi cargo. Nemmeno due settimane fa, era il 17 giugno, nel porto di Filadelfia negli Stati Uniti le agenzie statunitensi «Customs and border protection» e «Immigration and Customs enforcement homeland security investigations» hanno scoperto una quantità record di cocaina in container sbarcati nel porto di Filadelfia: 17,5 tonnellate. Si tratta della più grande quantità trovata in una sola spedizione dalle due agenzie nei 230 anni della loro storia. Il valore nella vendita è stato stimato in 1,4 miliardi di dollari. Secondo la «Customs and border protection, durante un esame dei container sbarcati nel pomeriggio del 17 giugno dalla portacontainer Msc Gayane, gli agenti hanno rilevato alcune anomalie in sette contenitori ancor prima del suo attracco al porto di Filadelfia. Quindi, le autorità hanno analizzato i sette container dopo averli fatti scaricare, trovando all'interno 15.582 panetti di cocaina. È iniziata così un'indagine che ha portato all'arresto di sei persone. Prima di approdare al porto statunitense, la Msc Gayane è passata da Cile, Perù, Panama e Bahamas e in container pieni di cocaina trasportavano legalmente diverse tipologie di merci. La destinazione finale era per Irlanda, Nigeria, Sudafrica, Libano, India e Haiti. Mediterranean shipping company si è detta estranea al traffico di droga ma la Customs and border protection ha comunque deciso di sospendere il suo certificato. Del resto si tratta del secondo sequestro importante di droga avvenuto quest'anno in container trasportati dalla compagnia italiana con sede in Svizzera. Il precedente è sempre a Filadelfia, questa volta sulla Msc Desiree: sono stati trovati quasi 600 chili di polvere bianca.
Jose Mourinho (Getty Images)