2024-01-03
Carte su Epstein desecretate: spunta Clinton
L'ex presidente Usa Bill Clinton. Nel riquadro, Jeffrey Epstein (Ansa)
Il giudice ha ordinato di pubblicare senza omissis il materiale che conterrebbe oltre 150 nomi di persone, fra cui l’ex presidente, legate al finanziere morto suicida dopo l’accusa di traffico di minorenni. Ma gli interessati hanno 14 giorni per opporsi.Trema un pezzo considerevole del jet set d’Oltreatlantico: a partire dall’ex presidente americano, Bill Clinton. Il giudice Loretta Preska ha stabilito che debbano essere desecretate alcune centinaia di documenti relativi alla causa civile per diffamazione che, nel 2015, Virginia Roberts Giuffre aveva intentato contro la socia di Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell. Secondo quanto riportato da Abc News, dagli incartamenti emergeranno oltre 150 nominativi di persone in qualche modo collegate al finanziere, morto suicida in carcere nel 2019. Citando l’ordinanza del tribunale, il New York Post ha comunque riferito che «il giudice ha concesso a queste persone 14 giorni per impugnare la decisione». Ebbene, secondo Abc News, tra i nomi importanti che spunteranno dalle carte ci saranno quelli del principe Andrea di York e, soprattutto, dello stesso Clinton: un nome, il suo, che - identificato come «Doe 36» - dovrebbe comparire addirittura in circa 50 dei documenti attualmente segretati. Per il momento, l’ex presidente dem non sembra essersi opposto alla pubblicazione degli incartamenti. Interpellato dalla testata conservatrice Washington Examiner, l’entourage di Clinton ha rimandato a un suo vecchio comunicato del 2019 relativo al caso Epstein. «Il presidente Clinton non sa nulla dei terribili crimini di cui Jeffrey Epstein si è dichiarato colpevole in Florida alcuni anni fa, o di quelli di cui è stato recentemente accusato a New York», recitava la nota, per poi aggiungere: «Nel 2002 e nel 2003, il presidente Clinton ha effettuato un totale di quattro viaggi sull’aereo di Jeffrey Epstein: uno in Europa, uno in Asia e due in Africa, comprese tappe legate al lavoro della Fondazione Clinton». L’ex presidente sostiene inoltre di aver interrotto i contatti col finanziere nel 2005, prima cioè che esplodessero i suoi guai giudiziari. Il legame tra Clinton ed Epstein è dunque ben noto, essendo già chiaramente emerso in passato. Inoltre, secondo il New York Post, non ci si attende che i documenti in fase di pubblicazione evidenzieranno delle condotte illegali da parte dell’ex presidente. Il problema sarà per lui probabilmente di immagine, visto che dovrà tornare sotto i riflettori a causa di questa incresciosa vicenda. D’altronde, già negli scorsi anni i pregressi legami con Epstein avevano contribuito ad azzoppare la popolarità dell’ex inquilino della Casa Bianca. «La Giuffre non ha avanzato accuse di illeciti da parte di Clinton e non vi è alcuna indicazione che i documenti segretati contengano prove di condotta illegale da parte di Clinton. Ma l’affermazione della Giuffre di aver incontrato l’ex presidente sull’isola caraibica privata di Epstein è emersa come una questione controversa nel contenzioso, che è stato risolto nel 2017», ha riportato Abc News, per poi precisare che «i registri di volo personali conservati da uno dei piloti di Epstein - emersi in cause legali separate contro Epstein - mostravano che Clinton e il suo entourage avevano volato a lungo sul jumbo jet di Epstein verso destinazioni internazionali come Parigi, Bangkok e Brunei nel 2002 e nel 2003. Tuttavia nessuno dei documenti disponibili includeva l’ex presidente in un viaggio sull’isola di Epstein». In particolare, Abc News ha anche riportato che la maggior parte dei documenti che citano Clinton riguarderebbero i tentativi, condotti dagli avvocati della Giuffre a metà del 2016, di chiamare a testimoniare l’ex inquilino della Casa Bianca nella causa civile contro la Maxwell. Tentativi che iniziarono il 9 giugno di quell’anno, pochi giorni dopo cioè che la moglie di Clinton, Hillary, aveva blindato la nomination presidenziale del Partito democratico. La richiesta fu bocciata da un giudice, ma i legali della Giuffre tornarono alla carica all’inizio del 2017, fin quando la causa non fu risolta attraverso un accordo con la Maxwell quello stesso anno. Ricordiamo che, prima di cadere in disgrazia, Epstein intratteneva rapporti con personaggi altolocati e politicamente trasversali, tra cui Donald Trump (che, come Clinton, ebbe modo di viaggiare sul jet di Epstein, il Lolita express). Non è tuttavia un mistero che il finanziere fosse maggiormente vicino a figure legate all’establishment progressista: oltre a Clinton, anche Bill Gates e Harvey Weinstein (entrambi storici finanziatori del Partito democratico statunitense). Non solo. Il New York Times, nel luglio 2019, rivelò che Epstein era entrato in contatto con l’ex presidente dem proprio attraverso le attività della Fondazione Clinton. Sempre nel 2019, il Washington Post riferì che nell’agenda dei contatti del finanziere ottenuta dall’Fbi figuravano i Kennedy, oltre a «più di una dozzina di assistenti di Clinton. Già condannato nel 2008, Epstein si è impiccato nell’agosto del 2019 in carcere, dopo essere stato arrestato il mese prima con l’accusa di traffico sessuale di minori. Arrestata a sua volta nel luglio 2020, la Maxwell è stata riconosciuta colpevole, nel dicembre 2021, di reati relativi al traffico sessuale di minori: reati per cui è stata condannata a 20 anni di prigione.
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