2020-12-28
Sviluppo della rete, repowering e digitalizzazione: Enel guarda al futuro dell'Italia con il progetto E-grid
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Uff. Stampa
Investimenti per due miliardi di euro tra il 2020 e il 2023, concentrati in particolare nel centro-sud Italia: sono quelli previsti da E-Distribuzione per il progetto E-grid, che punta a ridurre il gap di qualità nel servizio elettrico tra le diverse aree del Paese.
Investimenti per due miliardi di euro tra il 2020 e il 2023, concentrati in particolare nel centro-sud Italia: sono quelli previsti da E-Distribuzione per il progetto E-grid, che punta a ridurre il gap di qualità nel servizio elettrico tra le diverse aree del Paese. Tutto questo attraverso una serie di interventi articolati, inseriti nel progetto allo scopo di migliorare gli indicatori di numero e durata delle interruzioni della fornitura per i clienti portandoli a livelli standard in tutti gli ambiti territoriali, mediante il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture di rete e l'implementazione di nuove soluzioni tecnologiche digitali, come il telecontrollo e l'automazione evoluta della rete.Saranno interessate soprattutto le regioni del Centro Sud, seguendo le direttive fornite dall'ARERA – l'Autorità di regolazione per l'energia, le reti e l'ambiente – che ha introdottonuovi e innovativi strumenti regolatori per migliorare le performance delle reti e consentire la riduzione del divario tra regioni del Centrosud e del Nord Italia. Gli interventi seguiranno tre direttrici. La prima è la leva strutturale, attraverso interventi di sviluppo della rete: tra questic'è la costruzione di 38 nuove cabine primarie e di 30 nuovi centri satellite, la realizzazione di 6.850 chilometri di nuove linee dimedia tensione e 30 nuovi centri satellite, con l'obiettivo di ridurre sensibilmente il numero di clienti disalimentati in caso di guasto e garantire una più tempestiva ripresa del servizio, anche a fronte di eventi meteorologici sempre più estremi ed estesi. Il secondo aspetto riguarda gli interventi di repowering di porzioni di rete localizzate soprattutto nei centri urbani, che interesseranno 9.200 chilometri di linee media tensione e 1.350 impianti primari.Il terzo ambito di intervento sarà la digitalizzazione, con attività come l'automazione evoluta della rete di media tensione, l'incremento del telecontrollo sia in media che bassa tensione e dei sensori IoT (Internet of Things) in cabina secondaria per abilitare la manutenzione predittiva e il monitoraggio in tempo reale dell'infrastruttura. Per 4.750 linee di media tensione verrà utilizzata la"smart fault selection", una tecnologia che consente, attraverso un sistema di telecomunicazione veloce, di rialimentare tempestivamente i clienti non interessati direttamente dal guasto, che subiranno quindi soltanto un'interruzione transitoria (inferioreal secondo). Saranno 14.700 le cabine secondarie allestite con sensori IoT, che serviranno ad abilitare la manutenzione predittiva, prevenire i guasti, ridurre le perdite non tecniche e i sopralluoghi a rischio. Infine sarà incrementato del 150% sia il telecontrollo in media tensione che quello in bassa tensione, consentendo di effettuare da remoto manovre per la rialimentazione delle linee a seguito di interruzioni.Nonostante l'emergenza sanitaria, il progetto E-grid è stato avviato nel corso del 2020 su tutto il territorio nazionale: al termine del lockdown sono state avviate o riprese attività come gli interventi di rinnovo o potenziamento di linee di media tensione in cavo sotterraneo nei centri urbani al Centro Sud. Nel frattempo,sono state poste le basi per raggiungere i target di qualità del servizio stabiliti: la fase conclusiva del progetto dovrà consentire anche agli ambiti territoriali più complessi di raggiungere gli obiettivi previsti dalla regolazione, entro il 2025 o 2027 a seconda dei posticipi concessi dall'Autorità in relazione alla complessità e all'entità degli interventi pianificati.
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