2023-04-08
Emiliano sfida Palazzo Chigi: «Non può commissariare i Giochi del Mediterraneo»
Il governatore non vuole mollare l’osso. Ma intanto è stato approvato in commissione l’emendamento di Fdi. Lettera di Raffaele Fitto e Andrea Abodi: «Forti ritardi, quadro preoccupante».«L’organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo 2026 rappresenta una priorità per il governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato degli interventi e delle opere connesse»: lo hanno scritto giovedì i ministri Raffaele Fitto e Andrea Abodi in una lettera indirizzata al comitato organizzatore messo su da Michele Emiliano. Per sua stessa ammissione «i Giochi del Mediterraneo se li è inventati la Regione Puglia», unica candidata all’edizione del 2026. Ma per cui batte cassa al governo. Infatti se nel dossier di candidatura era previsto che Regione e Comuni dovessero contribuire con 142 milioni di euro, a fronte dei 120 statali, oggi Emiliano ne chiede 150 al governo. E anche per la parte di sua competenza aspetta che sia Roma a girarglieli: «Nel momento in cui il governo metterà a disposizione i fondi Fsc», ha detto Emiliano, «noi metteremo 50 milioni a disposizione dei Giochi del Mediterraneo. Fondi che il governo deve solo girare alla Puglia e noi li metteremo a disposizione dei Giochi». Insomma il gioco delle tre carte, e paga sempre «pantalone». Come per i 25 milioni che il governatore ha sprecato per l’ospedale Covid in Fiera del Levante, per cui ora chiede i soldi dello smantellamento alla Protezione civile nazionale. Nel frattempo, come scrivono i due ministri «si è ancora in attesa della puntuale rendicontazione dei 4,5 milioni di euro statali già destinati al comitato organizzatore dei predetti Giochi per il triennio 2021-2023». La ricognizione ha restituito al governo un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione del masterplan, il quadro finanziario e i cronoprogrammi degli interventi. Un simile ritardo, scrivono Fitto e Abodi, desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il comitato organizzatore è operativo da quasi tre anni. Per questo motivo i senatori di Fratelli d’Italia, con l’intento di salvare la manifestazione, hanno presentato un emendamento al dl Pnrr in discussione al Senato per commissariare i Giochi, così da velocizzarne l’iter esattamente come per le Olimpiadi di Cortina. Emendamento che è stato accolto dal governo e quindi inserito nel decreto, che dovrebbe arrivare in aula a Palazzo Madama subito dopo Pasqua.A questo punto però Emiliano ha deciso di sfidare l’esecutivo: «Il governo italiano non ha compreso che il comitato organizzatore di un evento sportivo internazionale non è commissariabile... Ogni iniziativa relativa alle infrastrutture per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo non può che pervenire dalle scelte del comitato organizzatore. Soprattutto, avevamo sollecitato il governo a liberare subito gli iniziali fondi e a fornire riscontro urgente alla Regione Puglia sulla dotazione Fsc». Insomma, un’altra richiesta di fondi all’esecutivo. «Non è la manifestazione che gli interessa, ma la gestione del potere», ha commentato il senatore Fdi Giovanni Maiorano.Ora magari impugnerà il commissariamento dinanzi al Tar, come ha fatto contro il Tap e l’Ilva, ricorsi che l’ex pm ha perso. Facendo solo perdere tempo e mettendo a rischio la manifestazione, visti i ritardi già esistenti. Sarebbe una figuraccia come quella fatta da Emiliano quando ha presentato di fronte al comitato internazionale per i Giochi il video di presentazione del nuovo stadio di Taranto, nel quale però per errore erano state inserite delle immagini di Otranto. «La soluzione commissariale è garanzia di certezza dei tempi e di efficienza nella gestione dell’organizzazione dell’evento, e non rappresenta certo una novità nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo, essendo stata sperimentata già in occasione della XVI edizione tenutasi a Pescara nel 2009» hanno scritto Fitto e Abodi. Precisando che il commissario straordinario opererà in in sintonia con il comitato organizzatore, che non verrà cancellato dal governo. Ma il sindaco di Taranto, dem, delfino di Emiliano e presidente del comitato organizzatore, ha minacciato che in caso di commissariamento farà saltare i tutto portandosi via il pallone. Mentre si affretta a concludere l’iter per un nuovo stadio da 80 milioni di euro non previsto nel dossier di candidatura, per una concessione di 90 anni a una società, la Red sport srl, nata nel 2022, inattiva, e con un capitale di 10.000 euro. Contro il governo anche Francesco Boccia, fido di Emiliano e ora mentore di Elly Schlein, secondo il quale il commissariamento «è la prova della bulimia di potere che anima questa maggioranza». Dopo che il Pd ha occupato tutto l’occupabile. Ad esempio per uno dei ruoli a contratto per i Giochi, su milioni di italiani, l’unico candidato è stato Mattia Giorno, attuale assessore ai Lavori pubblici in quota Pd al Comune di Taranto. Ma nonostante tutto Boccia ha insistito: «Questo governo continua nella folle corsa all’accentramento tra l’altro commissariando anche il comitato organizzatore che agisce a titolo gratuito». Forse non sa che il direttore generale del comitato organizzatore, oltre allo stipendio da alto dirigente regionale, ha preso un rimborso spese per i Giochi di 45.000 euro l’anno.
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