2022-12-11
Ecco il piano per «sbancare» i taxi del mare
Matteo Piantedosi (Imagoeconomica)
La strategia del governo per coinvolgere più regioni nell’accoglienza dei migranti e per far lievitare costi e difficoltà operative per le navi. Ma in Calabria continuano gli sbarchi. Dal Viminale annunci di una nuova stretta: fermeremo i trafficanti di uomini.La giornata di sbarchi comincerà quasi in contemporanea su entrambi i fronti: Geo Barents dovrebbe arrivare a Salerno alle 7 con i suoi 248 passeggeri; l’approdo di Humanity One e dei 261 a bordo, invece, è previsto per le 9 a Bari. In entrambi i casi, dopo le identificazioni, i richiedenti asilo verranno spalmati nei centri d’accoglienza regionali.D’altra parte la Campania, con i suoi 6.830 ospiti, sfiora il 7 per cento della quota totale nazionale ed è in zona arancione, mentre la Puglia, con 4.956 presenze, è in zona verde ferma al 5 per cento. Si tratta di due regioni italiane che non registrano sovraffollamenti nel sistema d’accoglienza. E potrebbe essere stata questa una delle valutazioni che ha spinto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a concedere i Pos ai due taxi del mare. Di certo, l’approccio del governo è quello di spalmare gli sbarchi per evitare di congestionare l’hotspot di Lampedusa. Ma anche i centri d’accoglienza siciliani, per la prima volta dopo anni, restano parecchio al di sotto il limite di guardia e cominciano a respirare: con 8.752 ospiti, all’ultimo rilevamento (30 novembre 2022), la Sicilia è tornata in zona gialla, scendendo dal terzo al quinto posto in Italia per numero di presenze di richiedenti asilo nelle strutture d’accoglienza (dopo Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte). Inoltre, dirottare i taxi del mare verso altri porti fa crescere oneri e difficoltà per le Ong e potrebbe diventare un deterrente. Ma potrebbe anche essere una strategia per coinvolgere più Regioni ed enti locali, così da non chiudere nel solito circuito di Lampedusa, Pozzallo e Pantelleria la questione sbarchi. «Sull’immigrazione nessun dietrofront», precisano dal Viminale, spiegando che «il via libera all’approdo delle navi» è stato dato «perché l’approssimarsi del maltempo e le condizioni del mare avrebbero a breve esposto le persone a bordo a rischi». Le Ong, «come già accaduto precedentemente», fanno sapere, «ne avrebbero tratto un pretesto per dichiarare lo stato di emergenza a bordo e avrebbero così fatto ingresso nei porti della Sicilia, i cui centri di accoglienza sono già congestionati di presenze, rimanendo peraltro in prossimità dei loro scenari operativi». Proprio come ha spiegato l’altro giorno il vicepremier Antonio Tajani al Med9 di Alicante, «la salvaguardia delle persone orienterà sempre le decisioni del governo». E ora dal Viminale affermano che sarà così anche «di fronte alle azioni provocatorie e rischiose delle Ong». La linea del governo resta chiara: contrasto all’immigrazione irregolare e inserimento e integrazione dei migranti regolari, con appositi accordi con i Paesi di transito e di partenza. «Quello che è successo in queste ore», aggiungono dal Viminale, «conferma il quadro che ci siamo fatti. Le azioni delle Ong spesso rischiose e provocatorie favoriscono in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia. E questo a prescindere dai dichiarati intenti umanitari». Secondo il Viminale «le Ong rappresentano un fattore che incentiva i migranti a partire. Fanno pattugliamento sistematico. Portano in acque italiane migranti raccolti in acque di altri Paesi. Raccolgono in mare persone che hanno pagato uno scafista, dunque un criminale, per entrare illegalmente in Italia». Alcune Ong, insomma, «finiscono per rappresentare, anche loro malgrado, un elemento chiave della filiera che ingrossa l’immigrazione irregolare in Italia». Chi entra in Italia spesso non fugge da situazioni di pericolo. E stando alle valutazioni del Viminale anche la Louise Michel, che è stata accolta a Lampedusa dalle Capitanerie di porto perché era in difficoltà, «ha raccolto in mare una trentina di persone, tutte provenienti, da un primo esame, da situazioni che li qualificano come migranti economici».La dichiarazione di guerra alle Ong è questa: «Il governo ha l’obiettivo di incidere su questa situazione con risultati da conseguire già nei prossimi mesi». E vengono annunciate «nuove norme per garantire la sicurezza delle frontiere e stroncare la tratta degli esseri umani che arricchisce gli scafisti e non solo».«Sono orgoglioso di quello che il governo sta facendo ed ottenendo in sede europea per i ricollocamento dei migranti e orgoglioso di ciò che fa il ministro Piantedosi», ha detto ieri il vicepremier Matteo Salvini. Nuovi regolamenti sono necessari. Perché anche ieri si sono verificati degli sbarchi autonomi. In 85 sono stati intercettati al largo di Roccella Jonica, sulla costa della Locride, a bordo di una barca a vela. Nella striscia di mare davanti al comune di Brancaleone, a poche miglia dalla battigia, inoltre, circa 200 persone erano stipate su un motopesca. L’idea del governo italiano è quella di arrivare a un sistema costruito solo su ingressi regolari. E ora a incoraggiare accordi bilaterali c’è anche Vasel Memedi, ambasciatore della Repubblica della Macedonia del Nord, che ieri era all’Aquila. E dopo aver citato gli esempi di integrazione macedone in Abruzzo ha spinto sugli accordi già esistenti, per migliorare quelli commerciali, favorendo «l’integrazione attraverso l’economia».
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)