2021-08-15
Due secoli di calura senza emissioni di CO2
Nello scorso millennio si ebbe il periodo più freddo degli ultimi 10.000 anni. Dal 1690 la tendenza s'invertì. Ma era ancora lontano lo sfruttamento dei combustibili fossili ritenuto responsabile del riscaldamento. Un fenomeno che gli allarmisti non spiegano.Il global warming di cui oggi godiamo cominciava non, a industrializzazione avanzata, con l'uso intensivo dei combustibili fossili, ma nel 1690, anno in cui toccò il minimo la cosiddetta Piccola era glaciale, un periodo di alcuni secoli che furono i più freddi degli ultimi 10.000 anni. E così, mentre nessuno ci spiega come mai dal 1690 in poi il pianeta si riscaldava per oltre due secoli in totale assenza d'emissioni né perché la stessa causa non sia operativa oggi, tutti invece pontificano sicuri che sono le attività umane - che dal secondo dopoguerra in poi hanno immesso massicce dosi di CO2 - le responsabili dell'aumento della temperatura e del conseguente aumento degli uragani.Mai il diavolo fu più birichino e dispettoso: dal secondo dopoguerra in poi, in pieno boom industriale, demografico e di emissioni, le temperature cominciarono a diminuire, e così fecero per ben 40 anni. Obiettano che l'apparente anomalia è stata dovuta al fatto che in quegli anni l'incultura ambientalista non evitava le emissioni di zolfo (il quale avrebbe l'effetto opposto della CO2) e che non appena le potenze industriali s'accordarono per interrompere quelle inquinanti emissioni la temperatura riprese a salire, come di fatto avvenne a partire dal 1980. Ma l'obiezione non ha fondamento: gli accordi sull'abbattimento delle emissioni di zolfo furono sottoscritti con il Protocollo di Helsinki del 1985 e gli abbattimenti cominciarono a essere operativi non prima di 10 anni dopo. Invece le temperature avevano ripreso a salire già nel 1980. Inoltre, il diavolo ci rimise la coda quando, con emissioni di zolfo abbattute, le temperature smisero di nuovo di crescere per oltre una dozzina d'anni dopo il 1999, sebbene le emissioni di CO2 aumentassero senza sosta.In conclusione, non v'è correlazione tra emissioni di CO2 (sempre crescenti) e variazioni di temperature (decrescenti negli anni 1940-80 e 2000-14 e crescenti negli anni 1980-99 e 2014-20). Condizione necessaria per una relazione causa-effetto tra due fenomeni è che vi sia correlazione tra essi: niente correlazione, niente relazione di causa-effetto. Giova osservare che la condizione è necessaria ma non sufficiente. Per dire: da molti anni si osserva in Europa un calo sia delle nascite sia della popolazione delle cicogne, circostanza non sufficiente per concludere che sono le cicogne a portare i bambini.E gli uragani? Il diavolo è proprio un gran figlio di buona donna: il fatto è che gli uragani si contano e negli ultimi 150 anni gli uragani sono diminuiti, sia per numero sia per intensità. Ne parleremo nella prossima puntata.2. Continua
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