2024-04-18
L’alleanza tra woke e Stato etico adesso spegne le sigarette
Sempre più divieti totali di fumo, da Londra a Torino. La salute è la scusa per annientare le libertà nel nome della collettività. Ci aveva già provato la Nuova Zelanda, salvo poi fare un passo indietro. Ora è il turno della Gran Bretagna. Il Parlamento di Londra ha approvato una normativa che, tramite un sistema di divieti temporali progressivi, mira a proibire le bionde a chi è nato dopo il primo gennaio del 2009. Una generazione, insomma, che non potrà fumare né all’aperto né a casa propria. Chi spiegherà a queste future generazioni perché un ragazzo nato il 31 dicembre del 2008 sarà libero di scegliere e chi è nato poche ore o minuti più tardi è privato del libero arbitrio? Nessuno. Perché la cosa non ha senso, come non lo ha la scelta del Comune di Torino, che ha deliberato il divieto di fumo in tutti i luoghi aperti. Parchi, fermate dei mezzi pubblici, code in attesa di entrare al cinema e così via. Ma il legislatore locale si è anche premurato di vietare l’accensione di un toscano, di una sigaretta o di una Iqos se nel raggio di cinque metri c’è un’altra persona. Bimbo, anziano... chiunque. Non stiamo qui a metterci nei panni dei vigili che dovranno andare in giro con il metro laser o a preparare il pallottoliere per le risse che si scateneranno per strada. Inoltre, il Comune di Torino non è nemmeno il primo ad avviare queste sperimentazioni. Già ci sono divieti nei parchi di molte città. La Milano di Beppe Sala dal 2025 prevederà il divieto di fumo nelle aree pubbliche «salvo dove possa essere garantita una distanza di 10 metri» da altre persone. Follie metriche da far tremare i polsi tanto quanto le dichiarazione dell’ispiratore torinese. Silvio Viale ammette candidamente che «può essere considerata una misura sanitaria, ma è soprattutto una questione culturale». Tenendo poi a specificare che «l’esplicito consenso non impedisce il fumo collettivo tra amici e in compagnia. Si spera che la misura possa aumentare anche la responsabilità verso l’abbandono di mozziconi dappertutto, che aumentano inquinamento e degrado». Certo, nessuno mette in dubbio la tutela dell’ambiente e che i mozziconi vadano buttati nella spazzatura. Ma per raggiungere l’obiettivo insegno alle persone l’educazione civica, non vieto tutto a tutti. Quindi, il messaggio che arriva da Torino è il seguente: mica adottiamo misure proibizionistiche, solo regoliamo la libertà degli altri. Ecco, in questo dettaglio sta la questione. È esattamente l’adattamento dello Stato etico alla cultura woke attuale che deforma le parole, stordisce le teste e fa dimenticare che l’unico bene da perseguire è quello su misura di ciascun individuo. Non è il bene collettivo ma individuale. Il resto è una china che non si capisce mai da dove parta, ma si è certi che finirà male.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.