George Bernanos, celebre autore del “Diario di un curato di campagna”, nel secondo Dopoguerra ha tenuto una serie di conferenze straordinarie dedicate ai rischi della de-spirtualizzazione dell’Europa. In anticipo di decenni sulle prime, serie critiche filosofiche sui limiti del liberalismo e i rischi del dominio della tecnica, il grande scrittore coglieva, parlando ai giovani dei Paesi usciti dallo sterminio conclusosi con le due atomiche dei rischi dell’esaurimento per consunzione della civiltà europea, svuotata al suo interno da ciò che chiamava “macchine”. Ovvero una tecnica al servizio del potere, di cui il denaro diventa funzione in un meccanismo privo di contrappesi che cancella, mentre la proclama, la libertà degli uomini.
George Bernanos, celebre autore del “Diario di un curato di campagna”, nel secondo Dopoguerra ha tenuto una serie di conferenze straordinarie dedicate ai rischi della de-spirtualizzazione dell’Europa. In anticipo di decenni sulle prime, serie critiche filosofiche sui limiti del liberalismo e i rischi del dominio della tecnica, il grande scrittore coglieva, parlando ai giovani dei Paesi usciti dallo sterminio conclusosi con le due atomiche dei rischi dell’esaurimento per consunzione della civiltà europea, svuotata al suo interno da ciò che chiamava “macchine”. Ovvero una tecnica al servizio del potere, di cui il denaro diventa funzione in un meccanismo privo di contrappesi che cancella, mentre la proclama, la libertà degli uomini.
L'ad di SIMEST Regina Corradini D'Arienzo
La società del Gruppo Cdp rafforza il proprio impegno sui temi Esg e conferma anche la certificazione sulla parità di genere per il 2025.
SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha ottenuto l’attestazione internazionale Human Resource Management Diversity and Inclusion – ISO 30415, riconoscimento che certifica l’impegno dell’azienda nella promozione di un ambiente di lavoro fondato sui principi di diversità, equità e inclusione.
Il riconoscimento, rilasciato da Bureau Veritas Italia, arriva al termine di un percorso volto a integrare i valori DE&I nei processi aziendali e nella cultura organizzativa. La valutazione ha riguardato l’intera gestione delle risorse umane — dal reclutamento alla formazione — includendo aspetti come benessere, accessibilità, pari opportunità e trasparenza nei percorsi di crescita. Sono stati inoltre esaminati altri ambiti, tra cui la gestione degli acquisti, l’erogazione dei servizi e la relazione con gli stakeholder.
L’attestazione ISO 30415 rappresenta un passo ulteriore nel percorso di sostenibilità e responsabilità sociale di SIMEST, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite, in particolare quelli relativi alla parità di genere e alla promozione di condizioni di lavoro eque e dignitose.
A questo traguardo si affianca la conferma, anche per il 2025, della certificazione UNI/PdR 125:2022, che attesta l’efficacia delle politiche aziendali in tema di parità di genere, con riferimento a governance, crescita professionale, equilibrio vita-lavoro e tutela della genitorialità.
Valeria Borrelli, direttrice Persone e organizzazione di SIMEST, ha dichiarato: «Crediamo fortemente che le persone siano la nostra più grande risorsa e che la pluralità di esperienze e competenze sia la chiave per generare valore e innovazione. Questi riconoscimenti confermano l’impegno quotidiano della nostra comunità aziendale nel promuovere un ambiente inclusivo, rispettoso e aperto alle diversità. Ma il nostro percorso non si ferma: continueremo a coltivare una cultura fondata sull’ascolto e sull’apertura, affinché ciascuno possa contribuire alla crescita dell’organizzazione con la propria unicità».
Con questo risultato, SIMEST consolida il proprio posizionamento tra le aziende italiane più attive sui temi Esg, confermando una strategia orientata a una cultura del lavoro sostenibile, equa e inclusiva.
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Presentazione ufficiale per il gruppo che appoggia il testo al referendum del 12 giugno. A sinistra, il fronte del «No» miete già le prime vittime: Carofiglio è un «indesiderato».
Sarà il 12 giugno l’appuntamento con le urne per il referendum sulla giustizia, che prevede principalmente la separazione delle carriere dei magistrati (tra giudice e pubblico ministero) e la scelta per sorteggio dei membri dell’Associazione nazionale magistrati. Mentre il confronto tra maggioranza e opposizione è sempre acceso, i Comitati del «Sì» e del «No» sono pronti a informare i cittadini.






