2023-01-12
Delinquenti subito liberi. La Cartabia è un problema
Marta Cartabia (Imagoeconomica)
La riforma dell’ex Guardasigilli ostacola gli agenti, che non possono arrestare neppure in flagranza di reato. E con la genialata di abolire i furfanti per snellire i processi la pupilla di Sergio Mattarella aspira a guidare il Csm... Da quando gli italiani hanno mandato a casa Roberto Speranza e Luciana Lamorgese, due indimenticati ministri dei governi Conte&Draghi, i giornali di casa Agnelli hanno improvvisamente scoperto le lunghe attese per sottoporsi a visite specialistiche e i pericoli che si corrono frequentando le stazioni. Prima ignoravano le condizioni degli ospedali e degli scali ferroviari e ne sono evidentemente venuti a conoscenza soltanto da quando a Palazzo Chigi è approdata Giorgia Meloni. Per ovviare al problema delle lacune nella sanità e degli scarsi controlli sulle banchine, tuttavia, una soluzione esiste ed è possibile applicarla rapidamente. Infatti, sarebbe sufficiente seguire il tanto osannato metodo Cartabia, dal nome di un’altra indimenticata ministra del governo Draghi, ovvero di quell’ex presidente della Corte costituzionale che l’attuale presidente della Repubblica pare volere al suo fianco come numero due del Consiglio superiore della magistratura. Alla guida di via Arenula, sede del ministero della Giustizia, per andare incontro ai desiderata dell’Unione europea in materia di smaltimento dei processi arretrati, Marta Cartabia ha varato una riforma che in un battibaleno ha fatto piazza pulita dei ritardi. Vi chiedete come abbia fatto a risolvere in pochi mesi uno degli annosi problemi dei tribunali italiani? Semplice: ha cancellato i reati, facendo in modo che i giudici non fossero più chiamati a occuparsene. Un ladro viene preso con le mani del sacco? Invece di portarlo di fronte alla magistratura, si stabilisce che senza la querela di parte, cioè della vittima, il malvivente può restare impunito. Così, anche se è arrestato in flagranza di reato, cioè con il malloppo, il bandito può non finire dietro le sbarre e tornare uccel di bosco. E non ci sono solo i ladri a beneficiare delle nuove norme, ma anche altre fattispecie di criminali. Infatti, all’atto pratico si scopre che a ottenere vantaggi è anche chi si è reso responsabile di lesioni personali le cui vittime, nonostante i gravi danni subiti, esitino a presentare una formale denuncia. Per non parlare poi di stupratori e dei delinquenti abituali, che con le nuove norme vedranno alleggerirsi la loro posizione e potranno farla franca, ottenendo sconti di pena e addirittura di non varcare le porte del carcere in cambio della rinuncia al ricorso in Cassazione.Siete stupiti della soluzione escogitata dall’illustre giurista che il capo dello Stato vorrebbe insediare al vertice del parlamentino dei giudici? Ma si tratta dell’uovo di Colombo, anzi di Cartabia. Se hai troppi processi e l’Europa, per sganciare i soldi del Pnrr, pretende che l’arretrato sia smaltito, basta cancellare con un tratto di penna la procedibilità d’ufficio e il lavoro si snellisce. Il furto diventa perseguibile solo se la vittima si presenta davanti al magistrato, le botte alla fidanzata soltanto se questa accetta di denunciare a prescindere dal fatto che sia finita in ospedale con le ossa rotte, e lo stupratore può essere rapidamente rimesso in libertà se rinuncia al ricorso davanti alla Suprema corte. Mica male come furbata. Presto si potrebbe prevedere che anche i trafficanti di droga potrebbero essere rimessi in libertà senza la denuncia dei danneggiati dallo spaccio, cioè i drogati. E non escludo che il metodo possa essere esteso in futuro anche per altre tipologie di reato, come l’estorsione o la corruzione. Se il tangentista non è denunciato da chi è costretto a pagarlo, che senso ha fare il processo?La geniale trovata, di cui solo adesso che il governo Draghi non c’è più la grande stampa pare accorgersi, come dicevamo potrebbe essere utile per alleggerire la pressione sul sistema sanitario e anche sulla situazione nelle stazioni. Pensate: cancellando alcune visite si potrebbero ridurre le liste d’attesa per i controlli medici. E abolendo lo spaccio e le aggressioni in pubblica via, anche gli scali ferroviari non somiglierebbero più a quel Far West di cui solo ora i giornaloni sembrano accorgersi. Procedendo di questo passo, magari con l’aiuto di Mario Monti e della sua proposta di imbavagliare l’informazione, decidendo la dose minima di notizie da distribuire agli italiani, il Paese apparirebbe all’improvviso migliore. Meno reati e dunque meno processi, meno lunghi periodi per i controlli medici e anche pochissime denunce alla Polfer. Insomma, il mondo magico di Marta ci aiuterebbe a cambiare il volto del Paese. O per lo meno a nascondere la vera immagine sotto il tappeto.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.