2024-04-12
«Decisione allucinante, dimenticate le radici cristiane del continente»
Nicola Procaccini (Imagoeconomica)
Il co-presidente di Ecr Nicola Procaccini: «Fanno impressione i Popolari che si sono spaccati sul tema».Tra quanti hanno convintamente avversato la proposta di risoluzione per l’inclusione del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea c’è Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e co-presidente del gruppo Ecr, dei conservatori. Per capire meglio il punto di vista dell’esponente meloniano e come sia andata la votazione subito definita «storica» dai progressisti, La Verità l’ha contattato.Onorevole, come giudica il voto sulla risoluzione dell’eurodeputata di Renew Europe, Karen Melchior? «Lo giudico molto negativamente, perché non si è trattato di una risoluzione sulla legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, che ormai è legale in tutti gli Stati dell’Unione europea, ma si sta facendo un passaggio ulteriore, che è quello di considerare l’aborto una delle ragioni dell’esistenza dell’Unione europea. Si considera, cioè, l’aborto come uno dei valori fondanti dell’identità europea».Un po’ estremo, no? «Questo è allucinante. Parliamo, peraltro, della stessa Unione europea che non ha voluto alcun riferimento alle radici culturali europee, che sono radici ovviamente anche religiose e sono radici giudaico-cristiane, ritenendo che non potessero mettere tutti in comune, queste radici; viceversa, si ritiene che la soppressione della vita sia elemento che può e deve tenere uniti tutti gli europei. È qualcosa di impressionante, di incredibile e ovviamente figlio di quanto accaduto in Francia, tant’è che chi ha voluto fortemente questa risoluzione è il partito di Emmanuel Macron, i socialisti francesi, che infatti festeggiarono all’epoca dedicando questa vittoria a Giorgia Meloni - perché hanno sempre questo incubo - e addirittura nella risoluzione c’è proprio un passaggio contro l’Italia».E come trova questo riferimento? Si può ipotizzare che il voto di ieri possa arrivare ad avere delle conseguenze sugli ordinamenti di Paesi come il nostro? «La risoluzione non interviene in maniera cogente, però certamente imprime una direzione politica. Quindi succede che l’ossessione delle sinistre per l’Italia naturalmente si alimenta di un nuovo episodio. Vede, le sinistre hanno un problema: il governo italiano sta diventando un riferimento per tutti gli Stati dell’Unione europea, in particolare per i movimenti conservatori e di centrodestra. E in questo disperato tentativo di criminalizzare l’Italia c’è anche la loro necessità domestica, diciamo interna, di contrastare le forze di centrodestra all’interno delle proprie nazioni. Quindi, sostanzialmente, attaccano l’Italia per attaccare i loro nemici interni e questo è uno dei tanti esempi. Ma per farlo passano sopra il cadavere della civiltà europea».La risoluzione che seguito avrà? «Serviranno sicuramente il Consiglio europeo e una serie di altri passaggi. Questo, però, rappresenta l’inizio di un percorso che loro vorrebbero arrivasse fino alla modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Tuttavia siamo solo all’inizio, appunto, ci saranno altri passaggi e siccome, peraltro, il Consiglio europeo in questo momento, a differenza del Parlamento, è di centrodestra, credo che da questo punto di vista ci sarà un po’ un freno».Voi conservatori avete votato molto nettamente contro la risoluzione, ma così non è stato per i Popolari, che si sono divisi. Non lo trova stoni, per una compagine che si definisce cristiana? «È impressionante. Papa Francesco anche nei giorni scorsi è stato estremamente duro nei confronti dell’aborto e delle teorie gender; però, evidentemente, c’è purtroppo una debolezza culturale che fa sì che sia difficile contrastare questo vento contrario. Anche in Francia, quando si è votato per l’aborto in Costituzione, la Le Pen ha dato indicazione di votare a favore».
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Nel libro postumo Nobody’s Girl, Virginia Giuffre descrive la rete di abusi orchestrata da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell e ripercorre gli incontri sessuali con il principe Andrea, confermando accuse già oggetto di cause e accordi extragiudiziali.