2021-10-22
«Il ddl Zan ci ruba il gusto del diverso. Chi è normale finirà discriminato»
Annamaria Bernardini De Pace (Ansa)
L'avvocato Annamaria Bernardini De Pace: «Ho la tessera dei radicali ma non sopporto l'esplosione del politicamente corretto. In nome dell'uguaglianza non si può più dire nulla. Il vero orrore è proporre il cambiamento di sesso ai bambini».Annamaria Bernardini De Pace, uno degli avvocati più famosi d'Italia, dall'inizio ha sostenuto il ddl Zan. Di impostazione radicale, negli anni ha condotto numerose battaglie a favore dei diritti di gay, lesbiche e transessuali. Eppure, nel disegno di legge su cui riprenderà la discussione al Senato la prossima settimana, c'è almeno un passaggio che proprio non le va giù: quello riguardante l'identità di genere. Più in generale, alla Bernardini De Pace non piace la degenerazione del politicamente corretto a cui assistiamo negli ultimi tempi, a partire dall'insistenza sulla fluidità di genere e sulle varie campagne a favore del cambio di sesso anche tra i più giovani.Ha fatto molto scalpore il caso dei due gemelli che, insieme, sono diventati «due gemelle». Che cosa ha pensato quando ha letto la notizia?«Penso che ci sia tanta manipolazione, in tutti i modi. E mi dispiace perché una vita non può essere condizionata da cose non provabili. Credo ci sia una grande confusione tra il piano psicologico e quello biologico, fra il corpo e la mente. In ogni caso, la decisione di cambiare sesso va presa in tempi lunghi. L'idea di dire a un minorenne, a un bambino, che può prendere i bloccanti della pubertà in attesa di cambiare sesso mi sembra terribile. Non riesco a capirla e la trovo angosciante. Poi se uno arriva alla maggiore età e decide di cambiare, va bene. Ma ci deve essere una volontà vissuta, dimostrata, palpabile».Quindi lei è contraria all'idea che si possano avviare i minori al cambio di sesso?«Contrarissima. Già dei bambini non capiamo niente, come possiamo stabilire che abbiano davvero la volontà di cambiare sesso? Credo che anche qui ci sia confusione tra biologia e psicologia».Insomma si confonde l'omosessualità con la volontà di cambiare sesso.«Certo. Ci possono essere mille motivi per cui un maschio rifiuta il suo corpo: autismo, violenze subite… Può anche darsi che, senza rendersene conto, combatta contro la sua omosessualità. Ma ciò non significa che voglia cambiare sesso. Però le cure ormonali e le operazioni sono irreversibili, dunque non abbiamo il diritto di imporre a un ragazzino o una ragazzina qualcosa di così definitivo».Eppure oggi va molto di moda la «sessualità fluida».«Credo che tutto sia nato ai tempi di Obama, che non ho mai apprezzato come presidente. Non penso che fosse particolarmente capace, però ha nutrito e ha soffiato su un movimento progressista che ha portato all'esplosione del politicamente corretto. Così si è arrivati, oggi, a discriminare tutto ciò che un tempo era la norma. Oggi il particolare deve diventare generale. Non si può più dire nulla. Le faccio un esempio».Prego.«Ho visto una polemica sul Grande Fratello, perché i maschi della casa hanno detto alle donne “urlate come scimmie". È scoppiato un casino perché si è detto che era un modo razzista di parlare. Ma se avessero detto “starnazzate come oche" l'avremmo considerata una offesa alle donne bianche? Ma dai…».Sembra che siamo ossessionati dalle minoranze.«A me pare che si voglia discriminare chi è normale, cioè rientra nella norma. E poi la vita è fatta di differenze, perché non si può parlare di differenze? Questa è la conseguenza di un movimento progressista che vuole imporre l'uguaglianza su tutto. Un movimento che è sfociato nella cancel culture, nell'abbattimento delle statue, che è il gesto più iconoclasta che esista: noi siamo la nostra memoria. Non ci rendiamo più neanche conto del ridicolo, della follia. Se non si accettano più le differenze che dobbiamo fare? Diventare tutti gay e lesbiche se no compiamo un gesto impopolare o scandaloso nell'essere eterosessuali?».A proposito di cancellazione del passato. Veniamo da settimane di polemica sul fascismo…«Guardi, io sono radicale, ho anche la tessera, dunque non mi si può certo accusare di essere di estrema destra. Però tutte queste storie sul fascismo mi chiedo che senso abbiano. Il fascismo ha fatto cose orrende, inqualificabili, a partire dalle leggi razziali. Ma ne ha fatte anche alcune positive. Tanto per dire: gli unici palazzi che stanno in piedi oggi sono quelli fatti nel periodo fascista, pensiamo solo ai tribunali. E adesso dobbiamo eliminare anche questi perché dobbiamo cancellare tutto il fascismo? Una cosa è fare apologia, un'altra è eliminare tutto: questa è la degenerazione del politicamente corretto».Torniamo alla questione gender. La nostra società è ossessionata dalla scienza. Però poi si dice che esistano donne «nate in un corpo maschile». Che cos'è questa «essenza femminile»? L'anima, lo spirito? Non le sembra un po' strano?«Ovvio. Dov'è la scientificità di tutto ciò? Io vorrei prove e controprove. Per diagnosticare un qualunque disturbo si fanno esami su esami… Qui invece a un maschio basta dire che si sente femmina? Via… Mi è piaciuta molto una cosa che ha detto Eva Robin's, parlando di sé stessa, a Zona bianca su Rete 4».Che cosa?«Ha detto: ero un maschio sfigato, non sapevo come fare ad avere potere sui maschi, così mi sono fatta donna, e mi sono tenuta il mio pene. L'ho trovata una risposta bellissima. E molto puntuale, visto che in questo periodo i maschi, dal punto di vista giuridico e sociale, sono abbattuti dalla rivendicazione femminile… Non resta loro che trasformarsi in donne». A questo proposito, ha visto la polemica sulle frasi dello storico Alessandro Barbero? Ha detto che esistono «differenze strutturali fra uomini e donne che rendono a queste ultime più difficile avere successo in certi campi». E ha aggiunto che forse «le donne mancano di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi».«Non trovo contenuti che possano giustificare la polemica. Che maschi e femmine siano differenti lo sappiano, no? Mi pare che Barbero abbia detto una banalità come un'altra. Per altro di donne aggressive io ne vedo parecchie, nel mio lavoro. Ho aperto il primo studio italiano di sole donne, con un maschio segretario (lo feci apposta). Per i primi 10 anni ho difeso solo donne, che erano vittime. Adesso ho il 70% di clienti uomini, perché i veri deboli sono loro. Le donne sanno leggere nei telefonini, nei pc del marito, arrivano con tutte le prove dei tradimenti: alberghi, fatture... I mariti sono incapaci di tutto».Davvero?«È venuto da me un uomo sposato con una donna di 42 anni. Gli ho chiesto: da quanto non fate sesso? Risposta: sei mesi. Gli ho spiegato che di sicuro sua moglie aveva un amante. Lui insisteva che non era vero, che sua moglie non lo tradiva. Ho proposto una scommessa: io prendo un investigatore, se scopre il tradimento di sua moglie paga lei, se sua moglie non la tradisce lo pago io. Alla fine ha pagato lui». Che esista aggressività femminile non ho dubbi. Forse anche troppa?«Probabilmente sì, ma chi se ne frega. Non si può più sentire parlare di donne che subiscono. Noi dobbiamo amarci, rispettarci, fare, non dobbiamo subire. Se poi serve essere aggressive, saremo aggressive. E lo siamo già. Che poi esistano differenze con gli uomini, ripeto, è evidente, e non serviva uno storico per dirlo».L'idea di «identità di genere» che appare nel ddl Zan però sembra andare nel senso della cancellazione delle differenze.«Quella è una cosa che mi fa orrore, è orrenda. Mi sembra di sentire quegli idioti che al posto di padre e madre vogliono genitore 1 e 2. Se si smette di far valere le differenze, si finisce a discriminare la normalità. Io voglio essere differente da un uomo. Noi tutti nasciamo in un mondo in cui ci sono maschio e femmina, padre e madre. Perché dobbiamo sempre adeguarci a tutte le folli pretese delle minoranze? Ma ormai non si può più dire queste cose, non si può parlare e nemmeno ridere. Fra un po' non potrai nemmeno dire che uno è coglione perché non si devono tirare in ballo gli organi maschili…».
L'ex amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)