2018-11-22
Dalle polizze al risparmio gestito. Il titolo Generali promette l’11%
L'amministratore Philippe Donnet presenta il piano industriale: almeno 3 miliardi per far aumentare il business della ricchezza privata e «garantire una crescita degli utili del 25%». Altri 2 miliardi per ridurre il debito.Nel nuovo piano strategico 2021 presentato ieri mattina nel corso dell'Investor Day, le Generali hanno previsto un tasso annuo di crescita dell'utile per azione compreso tra il 6% e l'8%. Tanta roba. Un risultato che sarà possibile anche grazie all'ulteriore sviluppo del business del risparmio gestito. Un progetto voluto dall'amministratore delegato, Philippe Donnet, e già avviato dal precedente piano strategico, firmato dallo stesso Donnet. Le Generali, insomma, dopo una importante ristrutturazione passano al «contrattacco» e destineranno «tra i 4,5 e i 5 miliardi di euro di liquidità per dare dividendi agli azionisti e tra 1,5 e 2 miliardi per ridurre progressivamente il costo del debito di 70-140 milioni all'anno».Il payout da dividendi, si legge in una nota, viene indicato in una forchetta tra 55% e 65% per il periodo 2019-2021, mentre il rendimento medio sulle azioni nel medesimo arco temporale è visto superiore all'11,5%.La filosofia del piano, approvato dal cda, è dunque: «fare leva sui punti di forza per accelerare la crescita».Come riporta una nota interna, Generali punta a «diventare life-time partner per i clienti, offrendo soluzioni innovative e personalizzate grazie a una rete distributiva senza uguali e a essere leader del mercato assicurativo europeo per i privati, i professionisti e le pmi, creando allo stesso tempo una piattaforma di asset management globale e focalizzata, e perseguendo opportunità nei mercati ad alto potenziale». In parole povere, Donnet ha intenzione di aumentare i ricavi gestendo i risparmi della clientela non più solo sotto il profilo assicurativo, ma anche sotto quello finanziario. Del resto già oggi il Leone di Trieste gestisce masse per 487 miliardi di euro, una cifra che Donnet vuole aumentare. «I clienti sono alla ricerca di prodotti che integrino vita e risparmio gestito, per proteggere e far crescere il loro patrimonio, mentre i cambiamenti macro e demografici aumentano la domanda per soluzioni innovative nel danni e nel ramo salute», ha spiegato il numero uno del gruppo.Tra il 2019 e il 2021 la nuova piattaforma globale di asset management dovrebbe garantire tra il 15 e il 20% di crescita degli utili, ponendosi con un approccio multi-boutique dove il risparmiatore potrà comprare una grande quantità di prodotti di investimento. Donnet, infine, durante la presentazione del piano non ha escluso nuove acquisizioni, come ad esempio quella recente di Sicomore Am. Tutte operazioni che avranno l'obiettivo di portare nuove competenze in specifiche nicchie di mercato, come gli investimenti sostenibili o altri temi capaci di intercettare le esigenze della clientela. Grazie a questa strategia, le Generali puntano a più che raddoppiare l'utile in arrivo dalle attività di gestione del risparmio dai circa 187 di oggi a oltre 400 milioni di euro entro il 2021.Tra le priorità individuate spicca anche la volontà di rafforzare la leadership in Europa, consolidando la prima posizione calcolata sulla base dei premi lordi sottoscritti a fine 2017. Il Leone, per riuscire in questo intento, si concentrerà sui mercati assicurativi ad alto potenziale, dove il tasso di crescita degli utili nel periodo 2018-2021 viene indicato tra 15% e 25%. L'intenzione è quella di consolidare le posizioni di leadership in Italia e Germania, continuare con la ristrutturazione in Francia, investire in segmenti in crescita come l'Est Europa e nei mercati come Asia e America Latina. Anche in questo caso - e non solo nel campo del risparmio gestito - Donnet ha reso noto di essere pronto a investire tra tre e quattro miliardi di euro per la crescita «sia organica sia attraverso acquisizioni». I target che verranno individuati per favorire l'eventuale crescita per linee esterne, ha detto il capo azienda, «potranno essere sia nei mercati già presidiati, sia su nuove piazze».Sul fronte finanziario, il gruppo di Trieste intende poi aumentare la generazione di capitale e indica in oltre 10,5 miliardi di euro il dato cumulato atteso su questo fronte al 2021. Analogamente, le rimesse di cassa cumulative verso la holding sono indicate in crescita del 35%. Inoltre, le Generali destineranno circa un miliardo di euro di investimenti per supportare iniziative strategiche interne nell'arco di piano. Questi soldi verranno utilizzati per fare ricerca sull'innovazione e far crescere tutti gli strumenti di assistenza e consulenza alla clientela. Quello di Donnet sembra dunque essere un piano ambizioso, anche se la prima parte ha già dato i suoi frutti. Siamo «in linea per raggiungere tutti i target industriali e finanziari indicati in precedenza per l'esercizio in corso», ha sottolineato l'ad. Non a caso, l'esposizione di Generali sui Btp «è intorno al 12% degli asset totali e nel contempo abbiamo anche alcuni modelli di sensibilità del Solvency ratio allo spread italiano». Il gruppo, quindi, appare più solido che mai. Ieri, intanto, la Borsa ha mostrato il suo plauso verso il piano industriale: il titolo è salito a 14,28 euro.