2021-08-03
Cuomo nella bufera. Rischia l'impeachment
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Andrew Cuomo è nei guai. Un'inchiesta ha infatti stabilito che il governatore democratico dello Stato di New York ha molestato sessualmente svariate donne (tra cui alcune dipendenti del suo ufficio), violando leggi statali e federali. A renderlo noto è stata poche ore fa la procuratrice generale dell'Empire State, Letitia James. «L'indagine indipendente ha concluso che il governatore Andrew Cuomo ha molestato sessualmente più donne, e così facendo ha violato la legge federale e statale», ha dichiarato in conferenza stampa. «In particolare», ha proseguito la procuratrice generale, «l'indagine ha scoperto che il governatore Andrew Cuomo ha molestato sessualmente attuali ed ex dipendenti dello Stato di New York, impegnandosi in contatti sgraditi e non consensuali e facendo numerosi commenti offensivi di natura suggestiva e sessuale che hanno creato un ambiente di lavoro ostile per le donne». «Inoltre, il governatore e il suo team senior hanno intrapreso azioni per vendicarsi di almeno un ex dipendente per essersi fatto avanti con la sua storia, la sua verità», ha aggiunto la James. L'indagine, in corso da mesi, si è basata su colloqui tenuti con 179 persone, tra cui le undici donne che hanno denunciato i comportamenti di Cuomo. Come sottolineato poco fa dal sito della Cnn, va sottolineato che «il rapporto dell'ufficio del procuratore generale di New York Letitia James è di natura civile e non ha conseguenze penali». «L'ufficio della James», ha proseguito la stessa testata, «non ha giurisdizione legale per intraprendere azioni penali». Tuttavia, dal momento che - come abbiamo visto - il dossier parla di reati statali e federali, non è affatto escludibile che - nei prossimi giorni - possano muoversi o la procura federale del Distretto meridionale di New York o la procura distrettuale di Manhattan. Senza poi trascurare che tale rapporto possa in realtà portare anche all'apertura di un procedimento di impeachment contro il governatore all'interno del parlamento dello Stato di New York: un procedimento, quello di impeachment, che fa capo al potere legislativo e non a quello giudiziario.Ricordiamo del resto che, lo scorso marzo, proprio l'assemblea generale (cioè la camera bassa dell'Empire State) abbia dato il via a un'indagine per impeachment contro di lui, parallelamente all'inchiesta dell'ufficio della James. Nonostante il consesso sia a maggioranza democratica, non bisogna infatti dimenticare che molti esponenti locali dell'asinello siano critici nei confronti del governatore. Sempre a marzo, oltre 55 deputati statali dem firmarono una lettera, in cui si invocavano le dimissioni di Cuomo. «Alla luce dell'ammissione del governatore di comportamenti inappropriati e dei risultati di dati alterati sui decessi Covid-19 nelle case di cura, ha perso la fiducia del popolo e del parlamento statale, rendendolo inefficace in questo momento di urgentissimo bisogno», recitava la missiva, per poi aggiungere: «È ora che il governatore Cuomo si dimetta». Ricordiamo infatti che, oltre alle accuse di comportamenti sessuali inappropriati, il governatore sia finito nella bufera anche per aver manipolato i dati sui decessi per coronavirus nelle case di riposo. Bisognerà quindi attendere gli sviluppi delle prossime ore, per capire se saranno avviate inchieste penali o se si metterà in movimento la macchina dell'impeachment. Non sono tra l'altro neppure escluse le dimissioni del governatore, eletto per la terza volta nel 2018. Tutto questo, senza neppure trascurare la cornice politica in cui questa crisi istituzionale si sta verificando. Va infatti sottolineato che, soprattutto nel corso degli ultimi anni, Cuomo sia diventato progressivamente inviso ad ampi settore della sinistra del Partito democratico americano: una sinistra che - al di là delle sue responsabilità in termini di comportamenti sessuali e gestione della pandemia - lo critica per essere espressione di un establishment sempre più impopolare. Andando quindi oltre gli atti illeciti del governatore, la portata politica di quanto sta accadendo è potenzialmente dirompente. E avrà delle ripercussioni profonde sull'intera struttura dell'asinello. Ripercussioni destinate probabilmente ad abbattersi anche su Washington.
(Guardia di Finanza)
In particolare, i Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego, hanno analizzato i flussi delle importazioni attraverso gli spedizionieri presenti in città, al fine di individuare i principali importatori di prodotti da fumo e la successiva distribuzione ai canali di vendita, che, dal 2020, è prerogativa esclusiva dei tabaccai per i quali è previsto il versamento all’erario di un’imposta di consumo.
Dall’esame delle importazioni della merce nel capoluogo siciliano, i finanzieri hanno scoperto come, oltre ai canali ufficiali che vedevano quali clienti le rivendite di tabacchi regolarmente autorizzate da licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ci fosse un vero e proprio mercato parallelo gestito da società riconducibili a soggetti extracomunitari.
Infatti, è emerso come un unico grande importatore di tali prodotti, con sede a Partinico, rifornisse numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza di vendita. I finanzieri, quindi, seguendo le consegne effettuate dall’importatore, hanno scoperto ben 11 esercizi commerciali che vendevano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza alcuna licenza e in totale evasione di imposta sui consumi.
Durante l’accesso presso la sede e i magazzini sia dell’importatore che di tutti i negozi individuati in pieno centro a Palermo, i militari hanno individuato la presenza di poche scatole esposte per la vendita, in alcuni casi anche occultate sotto i banconi, mentre il grosso dei prodotti veniva conservato, opportunamente nascosto, in magazzini secondari nelle vicinanze dei negozi.
Pertanto, oltre al sequestro della merce, i titolari dei 12 esercizi commerciali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e le attività sono state segnalate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per le sanzioni accessorie previste, tra le quali la chiusura dell’esercizio commerciale.
La vendita attraverso canali non controllati e non autorizzati da regolare licenza espone peraltro a possibili pericoli per la salute gli utilizzatori finali, quasi esclusivamente minorenni, che comprano i prodotti a prezzi più bassi ma senza avere alcuna garanzia sulla qualità degli stessi.
L’operazione segna un importante colpo a questa nuova forma di contrabbando che, al passo con i tempi, pare abbia sostituito le vecchie “bionde” con i nuovi prodotti da fumo.
Le ipotesi investigative delineate sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte a indagini e la responsabilità degli indagati dovrà essere definitivamente accertata nel corso del procedimento e solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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«Ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano la cultura woke». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un video messaggio al gala 50esimo anniversario della National Italian American Foundation a Washington. "È un tentativo di cancellare la storia fondamentale degli italoamericani e di negare il loro posto speciale in questa nazione. Non glielo permetteremo. Il Columbus Day è qui per restare», ha aggiunto il presidente del Consiglio ringraziando Donald Trump per aver ripristinato quest'anno la celebrazione.
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