2024-07-23
Non c’è pace su Crt. Palenzona indagato per corruzione di un consigliere
Fabrizio Palenzona (Imagoeconomica)
Avviso di garanzia sul presunto patto occulto: l’ex numero uno della Fondazione avrebbe sollecitato le dimissioni di Corrado Bonadeo.L’ ex presidente della Fondazione Crt, Fabrizio Palenzona, ha ricevuto ieri un avviso di garanzia legato al presunto «patto occulto». A renderlo noto è stato lui stesso spiegando che le indagini sono relative alla sollecitazione delle dimissioni del consigliere di indirizzo dell’ente, l’avvocato Corrado Bonadeo. «Non posso non manifestare il mio stupore per la notizia di indagini avviate nei miei confronti per avere indotto le dimissioni di Bonadeo e sono a disposizione dell’autorità inquirente per ogni informazione sull’accaduto con la certezza di poter chiarire ogni elemento della vicenda», ha sottolineato l’ex presidente nonché ex banchiere, precisando che «come noto, ho personalmente denunciato all’autorità di Vigilanza appena ne ho avuto contezza l’esistenza di un patto occulto tra componenti degli organi della Fondazione Crt promosso sulla base di una raccolta di firme dall’avvocato Bonadeo. Inoltre, come è altrettanto noto, ho rassegnato le mie dimissioni da presidente della Fondazione Crt quando il consiglio di amministrazione della Fondazione ha ritenuto, deliberando a maggioranza, l’esposto all’autorità di vigilanza improprio e infondato, sì da giustificare anche il licenziamento immediato del segretario generale reo di avere, su mia indicazione, trasmesso gli atti al ministero dell’Economia». Quanto alle dimissioni dell’avvocato Bonadeo, riconosciutosi responsabile e autore del cosiddetto patto occulto», prosegue Palenzona, «ogni atto da me compiuto è stato trasparentemente rappresentato agli organi della fondazione e al ministero vigilante». Era stato, ricordiamolo, l’ex segretario Andrea Varese a presentare un esposto alla procura di Torino (quello di Palenzona era stato invece inviato al ministero dell’Economia) per denunciare quanto accaduto prima della riunione del 19 aprile all’indomani della quale l’ex presidente aveva dato le dimissioni. Era emersa l’esistenza di un patto occulto tra alcuni soci. Accordo che sarebbe stato un patto di pre-adesione al gruppo consiliare all’interno del Consiglio di indirizzo denominato «La Fondazione di domani» con l’obbligo di consultazione preventiva su alcuni temi come l’approvazione del bilancio, le nomine di cariche sociali e gli atti riguardanti gli indirizzi strategici e di investimento della fondazione. Insomma, una governance parallela agli organismi previsti dallo statuto. Chi l’aveva contratto doveva mantenere il contenuto strettamente riservato e confidenziale. L’ideatore sarebbe stato Bonadeo, commercialista alessandrino tra i supporter di Palenzona nella battaglia contro l’allora presidente Giovanni Quaglia. La notizia dell’avviso di garanzia arriva alla vigilia del cda della Fondazione che si riunisce stamattina e sarà seguito dal consiglio di indirizzo nel pomeriggio e poi dall’assemblea. Potrebbe inoltre arrivare in questi giorni la decisione del Mef su Fondazione Crt. Il Tesoro sarebbe però orientato a non procedere al commissariamento dell’ente torinese, un atteggiamento sul quale avrebbe influito l’ attività di self cleaning (ovvero di autopulizia) avviata dalla nuova presidente, Anna Maria Poggi, e che ha portato al passo indietro dei consiglieri che si erano autonominati nelle partecipate. Restano comunque dei nodi da sciogliere ed è per questo che dal ministero dovrebbero arrivare delle indicazioni per cambiare definitivamente rotta. La relazione degli ispettori è al vaglio del ministro Giancarlo Giorgetti. L’analisi si è concentrata sulle nomine del cda dopo l’addio di Palenzona e poi sulle consulenze legali. Il Mef punterebbe a interventi sulla governance e sullo statuto per evitare futuri conflitti di interesse anche sulle nomine interne. Nel corso del primo cda targato Poggi, lo scorso 25 giugno, quattro consiglieri di amministrazione hanno presentato le dimissioni dalle cariche nelle partecipate.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)