2023-10-02
Più controlli alle frontiere tedesche. Crosetto attacca la Germania
Guido Crosetto (Imagoeconomica)
Il ministro contro Olaf Scholz. Critico anche Antonio Tajani. Parigi continua con i respingimenti.Non si placa la tensione politica tra Roma e Berlino sui migranti del Mediterraneo neanche alla vigilia del decimo anniversario del naufragio del 3 ottobre 2013, in cui persero la vita in prossimità delle coste di Lampedusa 368 persone. Resta aperta infatti la querelle sulle Ong che la Germania ha deciso di finanziare, dopo che a Malta il premier Giorgia Meloni era stato chiaro: «I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri». Sulla gestione dell’emergenza migratoria ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto ha attaccato il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha annunciato controlli aggiuntivi alla frontiera con l’Austria e altri congiunti con Svizzera e Repubblica Ceca sul loro versante. «Si cerca di bloccare l’immigrazione in una parte d’Europa e se ne agevola il trasporto in un’altra. Coerente e geniale». Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della kermesse di Forza Italia a Paestum, è intervenuto sul tema: «Scholz? Vorremmo capire qual è posizione tedesca. Il cancelliere tedesco dice quello che vuole. Quella è un’immigrazione secondaria, noi abbiamo un problema di immigrazione primaria. Abbiamo previsto una strategia. Noi dobbiamo guardare alla strategia, alla solidarietà europea. In Germania sono in campagna elettorale, però c’è un problema importante da risolvere, non è solo la campagna elettorale. Noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, vedremo, i migranti che vogliono andare in Germania non è che li devono mandare in Italia». Sono le prossime elezioni nei land a preoccupare il cancelliere e le dure polemiche con i Paesi vicini come la Polonia sull’emergenza profughi fanno salire i consensi a favore dell’estrema destra tedesca accentuando la crisi anche all’interno della coalizione «semaforo» che governa Berlino. Basti notare i rapporti con il leader Verde e ministro degli Esteri Annalena Baerbock, che di fatto ha bloccato per mesi a Bruxelles il nuovo regolamento di crisi, che autorizza gli Stati membri in situazioni estreme a internare i migranti irregolari fino a 20 settimane, per impedirne i movimenti secondari. Secondo i retroscena, il cancelliere sarebbe irritato con la Baerbock perché la Germania ha fatto a lungo da freno a un’importante decisione europea ma anche perché l’annuncio dei finanziamenti alle Ong ha aperto un nuovo fronte polemico con l’Italia, di cui Scholz avrebbe fatto a meno. Restando in Europa, il socialdemocratico Robert Fico, vincitore delle elezioni in Slovacchia e leader del partito Smer-sd, nella sua prima conferenza stampa è stato chiaro sull’immigrazione annunciando che sarà «usata la forza per proteggere il nostro Paese dai migranti» e che saranno adottate «subito misure per la ripresa dei controlli alla frontiera con l’Ungheria». E a proposito di flussi migratori dall’Africa verso l’Europa, ieri è stata stigmatizzata l’uscita di Andrea Giambruno, giornalista e conduttore del programma Diario del giorno su Rete4, nonché compagno di Giorgia Meloni, che ha definito i viaggi dei profughi una «transumanza», termine che, come sottolineato dai maestrini politicamente corretti, indica lo spostamento stagionale delle greggi. Invece, sempre a proposito di rapporti internazionali, sabato notte ci sono stati dei respingimenti di migranti da parte della Gendarmerie francese verso il Piemonte, dal confine verso l’Italia, in Valle di Susa. La polizia francese ne avrebbe respinto una quarantina utilizzando i droni. Nel frattempo, un gruppo di 61 migranti, in buona parte composto da nuclei familiari, è sbarcato nella notte di sabato a Bianco, sulla costa jonica reggina. I migranti, che hanno risalito il mar Ionio a bordo di una barca a vela sequestrata dalla Guardia costiera, sono in massima parte di nazionalità mediorientale.