2025-06-05
Il teatro di Hollywood ridipinge Gesù Cristo: diventa una donna di colore e bisessuale
Cynthia Evo, la strega Elphaba in «Wicked», sarà il protagonista di «Jesus Christ superstar» sul palcoscenico di Los Angeles.Il Gesù biondo e con gli occhi azzurri, modello Robert Powell di Franco Zeffirelli, ha stufato. E se proprio bisogna scherzare sul Messia e sul Vangelo, non è facile superare Brian di Nazareth dei Monty Pyton. Però la corsa verso la provocazione e il cattivo gusto paga e sembra inarrestabile, e quindi a Los Angeles andrà in scena una versione teatrale di Jesus Christ Superstar con il ruolo del protagonista affidato a Cynthia Erivo, attrice e attivista nera e lesbica. Per carità, il vecchio musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice si prestava già abbastanza bene a un po’ di propaganda Lgbt-tutto, ma Gesù queer è decisamente una novità. Per questo ruolo è stata scelta un’attrice dal curriculum solido come la Erivo, che ha interpretato la strega Elphaba in Wicked, accanto ad Ariana Grande, e ha vinto premi importanti come un Emmy Award, un Grammy e un Tony Award. Nata a Londra 38 anni fa, l’attrice viene da una famiglia di immigrati nigeriani e ha studiato recitazione alla Royal academy of dramatic art, una delle scuole migliori del Regno Unito. La carriera di Cynthia è stata anche impreziosita dall’impegno costante per i diritti civili e negli ultimi anni si è guadagnata sul campo i galloni di «attivista», facendosi portavoce di temi legati alla cosiddetta inclusività, dalla lotta per i diritti delle donne a quelli delle minoranze. Nel 2022 ha annunciato di essere bisessuale, ovviamente posando per la copertina dell’edizione britannica di Vogue, e nei mesi scorsi Harper’s Baaazar l’ha definita «attivista e simbolo di vita empowerment». Anche la sua compagna è famosa: si chiama Lena Waithe e fa la sceneggiatrice. Va detto che per l’ex strega di Wicked, il Vangelo dev’essere una passione. Nel 2020 aveva interpretato il ruolo di Maria Maddalena in una versione per sole donne sempre di Jesus Christ Superstar, in cui aveva cantato il brano I Don't Know How to Love Him, che in effetti conferma una certa confusione. Adesso sale di categoria e dal primo al tre agosto sarà Gesù. Appena uscita la notizia, i conservatori americani hanno definito la scelta di una lesbica «blasfema» e «irrispettosa». Accuse respinte dalla diretta interessata, che in un’intervista a Billboard ha finto di stupirsi per le polemiche e ha tentato di minimizzare: «Si tratta solo di un musical. È impossibile accontentare tutti. È solo uno spettacolo di tre giorni all’Hollywood Bowl dove posso cantare fino allo sfinimento. Spero che la gente venga a vederlo e si ricordi che si tratta di un musical, l’ambiente più gay del mondo». Vabbè, se lo dice lei sarà vero.Cynthia-Gesù negli ultimi anni ha sfondato anche sul piccolo schermo con The Outsider, una serie tratta dal romanzo di Stephen King, dove interpreta Holly Gibney, e ha vestito anche i panni di Aretha Franklin per la serie Genius: Aretha Franklin, prendendo una nomination ai Golden Globes. Insomma, non è la solita attrice a caccia di scandali per raggiungere un minimo di notorietà, ma una star affermata che ha deciso di rendersi utile alla «causa» e di colonizzare anche la figura di Gesù e appropriarsi del suo messaggio. Per questo, strapparsi le vesti o gridare allo scandalo sarebbe perfettamente inutile e, anzi, controproducente. La prossima volta farà la Madonna e magari avrà al fianco non uno, ma due mariti. Anche perché chi siamo noi per impedire che l’attivista e attrice Erivo possa portare anche una visione poliamorosa in un contesto di amore come il Nuovo Testamento? E poi, anche andando a pescare dal vasto e variopinto mondo dei vangeli apocrifi, ci sono tanti spunti per arruolare Gesù, Giuseppe e Maria nella santa battaglia per la famiglia allargata. L’importante è non travestirsi da Maometto, che poi dopo ti tocca la scorta tutta la vita.Qui da noi la nuova parola d’ordine è «inclusione» e anche Cynthia Erivo l’ha usata per spiegare la sua ultima, discutibile, scelta. Inclusione è anche una parola magica, apre ogni porta, è fine e non impegna. E l’aggettivo «inclusivo» ormai compare anche nei bilanci delle grandi società quotate in Borsa, anche quando poi magari scappano con i soldi degli azionisti o inquinano un paio di oceani. Ogni tipo di minoranza è stata sicuramente amata da Gesù e con abile sillogismo ogni minoranza può essere il Cristo. Il Figlio di Dio accoglie tutti per contratto e nessuno può giudicare, ma non per questo ogni scelta personale è equivalente o neutra, specie se dal personale si passa alla predicazione. Se davvero bastasse vestirsi da Gesù per includere tutti, dai bambini che muoiono di fame in Africa ai miliardari progressisti di Hollywood, si potrebbero organizzare anche degli appositi festival del tipo «Play Jesus on your own». Ma non è questo il punto. Quello che muove Cynthia e le sue sorelle è la mania di piantare la propria bandiera ovunque, su un carro del Pride come sul Vangelo, sfruttando ogni possibile occasione per fare propaganda. Propaganda contro propaganda: Erivo che si traveste da Gesù per cantare e ballare è semplicemente di cattivo gusto. Poi, a chi piace, piace e chi non apprezza se ne starà a casa. Il messaggio cristiano sopravviverà anche a un musical.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.