2025-01-06
Criptovalute: tutte le truffe che dilagano sui social
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Haliey Welch, la ragazza di «Hawk tuah» creatrice della criptovaluta $Hawk (Getty Images)
Nonostante l’alleanza annunciata tra Donald Trump e le monete digitali, sono sempre più frequenti le frodi online ai danni dei fans delle celebrità.Con l’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca sempre più vicino, le aspettative del mondo delle criptovalute sono alte.La nuova amministrazione è proiettata ad andare a braccetto con questi asset digitali, con il presidente eletto che aveva già annunciato l’intenzione di creare una «riserva strategica» di Bitcoin e rendere gli Stati Uniti «la capitale delle criptovalute». Un piano che sottende una grande modernizzazione delle infrastrutture digitali per le criptovalute, ma che passa anche attraverso il trasferimento della pubblica amministrazione americana sul digitale di cui si occuperà proprio Elon Musk. Quindi la questione si lega a doppio filo alla gestione dei dati degli utenti con le blockchain. Un potenziale conflitto di interesse dietro l’angolo: sul fronte delle criptovalute con la Dogecoin cara a Musk; sul fronte dei dati, gli oltre 40.000 satelliti previsti per i prossimi anni appartengono al proprietario di X.La direzione della rivoluzione digitale è già stata intrapresa con le scelte di Trump: Elon Musk alla guida del dipartimento dell’Efficienza governativa, David Sacks, ex dirigente di Paypal, come consigliere sulla criptovalute e sull’intelligenza artificiale. E la scelta di Paul Atkins quale presidente della Sec è coerente con questa linea: è fan delle criptovalute, già co-presidente della Token alliance e fortemente critico sulle azioni di Gary Gensler, presidente della Sec fino a gennaio. Un taglio netto con il passato se si considera la crociata di Gensler contro le criptovalute: 40 procedimenti contro le società del settore e sanzioni elevate. Al suo controllo non era sfuggita nemmeno Kim Kardashian, multata per 1,26 milioni di dollari dalla Sec nel 2022 per aver promosso su Instagram il token Emax di EthereumMax, omettendo di essere stata pagata 250.000 dollari per la pubblicità.Tornando al presente, dopo l’annuncio di Atkins alla Sec, il Bitcoin ha raggiunto la cifra record di 100.000 dollari a dicembre. Traguardo che si è confermato anche oggi sfiorando la stessa somma. Tuttavia, si tratta di un settore che ha ancora tante ombre. Sono sempre di più i casi di truffe che trovano nei canali social un terreno fertile: i cosiddetti fuffa guru promettono guadagni facili puntualmente disattesi tramite piattaforme di trading, ma anche personaggi celebri sui social lanciano le proprie monete digitali, facendo leva sulla fiducia dei fan, per registrare valori elevati che poi si sgonfiano nel giro di qualche ora.Uno degli ultimi casi si collega a Haliey Welch, meglio nota come la ragazza di Hawk tuah, diventata virale sui social non certo per essere esperta di galateo. Approfittando della popolarità ottenuta, Welch aveva rilasciato lo scorso 4 dicembre una memecoin chiamata $Hawk sulla blockchain Solana. In breve tempo, aveva raggiunto il valore di 490 milioni di dollari, ma dopo poche ore aveva già perso il 95 per cento.Già le memecoin possono essere volatili perché dipendono dai cambiamenti dei trend sui social media, ma questa vicenda potrebbe essere un presunto caso di pump and dump (pompa e sgonfia), come sottolineato dallo youtuber ed esperto di criptovalute Stephen Findeisen, noto come Coffeezilla. Si tratta di una pratica fraudolenta dove il valore di un token viene gonfiato in modo artificiale con un’abile campagna di promozione e poco dopo viene venduto per guadagnarci, causando il crollo vertiginoso del prezzo. Welch ha tentato di difendersi su X spiegando: «Il mio team non ha venduto un solo token e non è stato dato alcun token gratuito a nessun influencer». Gli investitori hanno poi intentato una causa contro i creatori della criptovaluta. Anche se Welch non compare come imputata, a fine dicembre, ha dichiarato tramite un post su X: «Sto collaborando pienamente con il team legale che rappresenta le persone coinvolte», invitando i truffati a contattare Burwick Law, uno studio legale noto per essere specializzato in criptovalute.Particolarmente articolate sono le vicende dello youtuber americano da 23 milioni di follower Logan Paul. Oltre tre anni fa aveva lanciato un videogioco chiamato Cryptozoo con Nft e blockchain, promettendo profitti facili. I giocatori avrebbero potuto comprare delle uova digitali da cui sarebbero nati degli animali ibridi da collezionare e scambiare. Ma il gioco sarebbe stato finanziato da investimenti privati, soprattutto dai fan di Paul, senza mai entrare in funzione. Alcune persone avrebbero perso fino a 500.000 dollari, inoltre i programmatori non sarebbero mai stati pagati. A gennaio dell’anno scorso lo youtuber ha deciso di rimborsare gli investitori per 2,3 milioni di dollari, in sostanza ricomprando le uova Nft, a patto che si rinunciasse a intraprendere qualsiasi azione legale contro di lui. Non tutti hanno accettato, visto che è in corso la causa portata avanti da almeno 130 investitori che sostengono di aver perso oltre 4 milioni di dollari. L’accusa sostiene che il suo team era d’accordo di iniziare la vendita dei token una volta che il valore totale avesse raggiunto i 200 milioni di dollari. Ma non è finita qui, a novembre dell’anno scorso, la Bbc ha scoperto che Paul avrebbe promosso alcuni progetti di memecoin, tra cui Dink Doink ed Elongate, senza rendere noto il proprio coinvolgimento finanziario, seguendo sempre lo schema di pump and dump. Si sarebbe poi fatto beffe del canale britannico, invitando un giornalista nella sua palestra di Portorico per un’intervista, ma sul luogo concordato è arrivato un sosia e poco dopo l’inviato si è trovato circondato da fan di Paul che hanno ricoperto di insulti la Bbc.Chi invece è già finito nelle mani della giustizia è il sudcoreano Do Kwon, conosciuto come «il re delle criptovalute» che è stato estradato negli Stati Uniti dal Montenegro circa una settimana fa. Aveva fondato Terraform labs e sviluppato le criptovalute TerraUsd e Luna che nel 2022 avevano perso 40 miliardi di dollari. Il collasso aveva avuto ripercussioni sul mercato delle criptovalute, incluso Bitcoin. Ora sono nove i capi d’imputazione tra cui frode telematica, frode sui titoli, frode sulle materie prime. Secondo l’ufficio del procuratore di Manhattan, gli investitori sono stati tratti in inganno: TerraUsd era una stablecoin con il valore stabile di un dollaro, nel 2021 con le oscillazioni al ribasso, Kwon aveva rassicurato gli investitori che un algoritmo informatico era deputato a ripristinare il prezzo. Invece, a farlo in modo artificiale, sarebbe stata una società di trading acquistando milioni di dollari del token, che poi non è stata in grado di tamponare la situazione nel 2022 quando la stablecoin ha iniziato di nuovo a scendere.
Martha Argerich (Michela Lotti)