2023-03-20
Fiamme degli anarchici per Cospito
Rivendicato l’incendio di 16 vetture di Poste Italiane a Roma: «La gioia di attaccare lo Stato con il fuoco». Sospetti anche sul rogo di alcuni scuolabus in rimessa a Ostia. «Salutiamo il centocinquantesimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano». Chi ha scritto la rivendicazione per l’incendio delle 16 auto di Poste Italiane nel parcheggio di via Palmiro Togliatti sabato a Roma (già preso di mira da un attentato incendiario di matrice anarchica nell’aprile 2017) deve aver prestato una certa cura ideologica ai caratteri da utilizzare: la «s» di «Stato» in carattere minuscolo ripetuta per ben due volte nel documento dimostra che gli anarco insurrezionalisti non hanno cambiato abitudini, inquadrando l’azione, che farebbe parte di una più ampia «campagna» su quello che definiscono «l’abominio del 41 bis», «sull’ergastolo ostativo e sulla condanna a morte di Alfredo», come una «vendetta» lanciata «contro lo stato Italiano». La pista della matrice insurrezionalista tra gli investigatori aveva già preso un certo peso specifico quando via Telegram è diventato ufficiale che dietro all’incendio c’era la manina dei compagni dell’arruffapopoli in sciopero della fame. Gli attivisti della «A cerchiata» annunciano anche «l’emergenza permanente a prescindere dall’esito della lotta che ha intrapreso il nostro compagno […] affinché la spinta che ci ha dato lo sciopero della fame di Cospito non si affievolisca». I blog di area non hanno perso tempo, rilanciando subito quella che appare come un’azione di propaganda per tentare di tenere accesa la scintilla della protesta rivoltosa che ha ripreso slancio dopo la visita in carcere dei quattro parlamentari dem Andrea Orlando, Debora Serracchiani, Walter Verini e Silvio Lai. Solo un mese fa altre tre auto di Poste Italiane sono andate in fumo per un incendio rivendicato da gruppi anarchici. E qualche giorno dopo è toccato a cinque auto aziendali della Tim nella sede di Conca d’oro, con ennesima rivendicazione in solidarietà di Cospito. Poi è toccato al commissariato di polizia del Prenestino, questa volta con il lancio di bottiglie molotov. Andando indietro all’inizio dell’anno, sono finiti nel mirino degli insurrezionalisti anche 25 furgoni della Hertz e alcuni veicoli di Italgas ed Eni enjoy. E sempre sabato 22 bus per il trasporto scolastico di proprietà di una società privata sono stati dati alle fiamme in un parcheggio privato di via Ostiense. Dal Campidoglio fanno sapere che «dai primi rilievi effettuati appare possibile la natura dolosa delle fiamme, innescate in diversi punti». Gli investigatori, dai primi accertamenti, non escludono la firma anarco insurrezionalista anche per questa azione, ma precisano che si sta indagando anche in altre direzioni. E al momento - in relazione a questa vicenda - non sono arrivate rivendicazioni. Per i sodali di Cospito, però, se dovesse trattarsi di una loro operazione, sarà stato un duro colpo aver saputo dal Campidoglio di aver fatto un buco nell’acqua: «I mezzi presenti all’interno del deposito privato non erano da tempo più utilizzati da Roma Capitale» e «la maggior parte di quelli andati distrutti era stata dismessa». «Gli anarchici vanno stroncati», ha affermato ieri il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: «È una vergogna assistere agli attentati che distruggono mezzi delle Poste o di altri settori di pubblica utilità. Sono gli amici di Cospito, sono quelli che vengono vezzeggiati e protetti da tanti opinionisti delle cause sbagliate». «Questi annoiati perdigiorno provano a seminare distruzione e terrore nella nostra nazione», ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: «Tutte le forze politiche devono unirsi nel rispondere in maniera compatta e senza esitazioni alla violenza degli anarchici, perché lo Stato non può cedere alle loro folli richieste».
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)