2024-06-07
Così la sinistra caccia i migranti
Alcuni dei migranti sbarcati al porto di Gran Tarajal a Fuerteventura, Isole Canarie, lo scorso 16 aprile (Ansa)
Il cancelliere socialista Olaf Scholz li espelle verso Paesi non sicuri, il suo omologo spagnolo ha rispedito in Marocco pure centinaia di minori non accompagnati, il democratico Joe Biden respinge i richiedenti asilo. Solo qui i dem frignano per gli accordi con l’Albania.C’è una sinistra che mi piace e non è quella italiana. Sì, la sinistra che apprezzo non è guidata da Elly Schlein, ma da Olaf Scholz, il cancelliere tedesco. Ma se volete anche da Pedro Sánchez e quasi quasi pure da Joe Biden. Credete che sia impazzito? Niente affatto. Il problema è che dopo aver sentito gli ultimi discorsi della segretaria del Pd, mi rendo conto che il punto di vista della leader della sinistra sul tema dei migranti non soltanto è distaccato dalla realtà, ma confligge con la linea di premier e presidenti che pure si professano come Schlein democratici.Prendete ad esempio il cancelliere tedesco, che ieri si è rivolto al Bundestag con un discorso sulla sicurezza. Dopo l’aggressione ad alcuni politici da parte di un richiedente asilo, Scholz ha detto che «l’islam radicale vuole derubarci della nostra libertà. Senza questa libertà, non abbiamo democrazia». Ve la immaginate la segretaria del Pd che sostiene la necessità di rendere più severe le leggi per colpire chi non rispetta le regole? Al contrario, il capo del governo di Berlino non ci è andato leggero, dicendo che la legge vale per tutti: «Per coloro che hanno sempre vissuto qui e per coloro che sono arrivati di recente. Gli immigrati fanno parte della nostra società, non ci lasceremo dividere». E a proposito della polemica che ha opposto il presidente del Consiglio alla leader della sinistra sulla realizzazione di un centro di identificazione e rimpatri in Albania, dopo le recenti aperture della ministra dell’interno tedesca, leggete che cosa ha dichiarato Scholz alla camera bassa del parlamento. Prima si è detto disgustato dal fatto che qualcuno in cerca di rifugio in Germania possa commettere crimini. Ma subito dopo ha detto «che tali individui devono essere espulsi». Vi sembra scontato? Beh, leggete il resto, perché non soltanto chi non è in regola o commette dei reati deve essere cacciato, ma ciò può avvenire anche verso Paesi ritenuti non sicuri. A tal proposito Scholz ha promesso di rafforzare le leggi per consentire rapide espulsioni, «perché la sicurezza nazionale supera i diritti dei singoli richiedenti asilo» e dunque ha annunciato una politica di tolleranza zero nei confronti di islamisti e di antisemiti. Le potete immaginare queste parole sulla bocca di Elly Schlein? Potete pensare che la segretaria del Pd, invece di dire che non si devono «sprecare» soldi per costruire centri di rimpatrio, sostenga che in certe situazioni si deve mettere da parte la politica dell’accoglienza? Ma non c’è solo Scholz a rappresentare la sinistra che mi piace. Il premier spagnolo Pedro Sánchez, socialista a 24 carati, è un signore che non si è fatto troppi problemi nel rimandare a casa centinaia di minorenni che erano riusciti a attraversare il confine nell’enclave spagnola di Ceuta. Scavalcando le reti e il filo spinato, nel 2021 migliaia di migranti, tra i quali centinaia di ragazzi, erano riusciti a mettere piede in territorio spagnolo. Ma le guardie di frontiera, evidentemente istruite dal governo, non sono andate troppo per il sottile e una volta fermati i clandestini li hanno rispediti in Marocco, minorenni compresi. Secondo la legge, questi ultimi avrebbero avuto diritto a «una procedura amministrativa individuale» prima di essere espulsi. Ma evidentemente la sinistra al governo ha pensato che non fosse necessario identificarli prima di rimandarli a casa e anche se adesso l’alta Corte ha stabilito che l’espulsione era illegale (senza però mandare a processo Sánchez come invece è accaduto in Italia con Matteo Salvini, che grazie all’autorizzazione concessa da Pd e 5 stelle è stato rinviato a giudizio per aver fermato una nave impedendo per qualche giorno lo sbarco dei migranti), il pugno di ferro del premier spagnolo ha avuto come risultato che a Ceuta e Melilla, i due avamposti da cui si infiltravano i clandestini, gli ingressi illegali sono calati drasticamente.Dicevo che paradossalmente pure Joe Biden potrebbe andarmi bene, perché anche il presidente americano ha deciso di fermare i clandestini. È vero, ci ha messo un bel po’ e forse nella decisione c’entra molto il fatto che le prossime elezioni lo danno dietro a Trump, che del muro ai confini del Messico per impedire l’ingresso dei migranti aveva fatto un suo cavallo di battaglia, però alla fine ha deciso. Da noi purtroppo, nonostante la sinistra arranchi pure in queste elezioni, Schlein tace e quando parla dice che fermare gli extracomunitari è uno spreco di denaro, perché c’è sempre ben altro da finanziare. Anzi, adesso la segretaria pare che voglia riscrivere, con l’aiuto dell’ex ministro Graziano Delrio, quello che salì a bordo a bordo della nave guidata dalla capitana Carola Rackete, la legge Bossi-Fini. Se vincono loro, dunque sapete già che cosa accadrà: più immigrati per tutti.
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