2024-01-06
Consulta bilanciata è lo spauracchio
Giuliano Amato (Getty Images)
La nomina di quattro nuovi giudici della Corte costituzionale passerà dal centrodestra. I prescelti porterebbero a nuovi equilibri e priorità: scenario che terrorizza la sinistra.Il Dottor Sottile l’ha sparata grossa. Ma stavolta la giustificazione è troppo esile. Quasi impalpabile. Praticamente una conferma. Ancora lui: l’inossidabile Giuliano Amato. Pluripremier, multiministro, giudice costituzionale, capo della Consulta. E adesso tutore supremo della Corte, davanti alle brame sovraniste. Il centrodestra vorrebbe riequilibrare, visto lo strapotere avversario? Eh, no. Giù le manacce! Non è certo compito loro. Non a caso, perfino l’attuale presidente è uno storico onorevole di sinistra: Augusto Barbera. Ecco dunque la sibillina intervista del Dottor Sottile a Repubblica, che l’ha ormai eletto padre della patria. Titolo: «Democrazia a rischio». Segue vivace reazione di Giorgia Meloni: «Sono rimasta particolarmente basita delle dichiarazioni del professor Amato sul tema della Corte costituzionale». Ovverosia: «Siccome entro il 2024 il Parlamento deve nominare quattro giudici della Consulta, ci sarebbe il rischio di una deriva autoritaria». Il premier ribalta il teorema: «Io penso, semmai, che sia una deriva autoritaria considerare che chi vince le elezioni, se non è di sinistra, non abbia gli stessi diritti degli altri». E scandisce: questo mondo «è fi-ni-to».Con un’altra intervistona da venerato profeta, apparsa ieri sul Corriere della sera, all’ex presidente della Consulta tocca quindi tentar di sminuire gli apocalittici avvertimenti: «Non ho assolutamente parlato dell’elezione dei giudici», spiega al quotidiano. «Ho parlato dell’accoglienza delle decisioni della Corte, chiunque l’abbia eletta, e a oggi in Italia non è mai stata il presidente del consiglio a porre questa questione. Hanno cominciato altri esponenti della sua maggioranza, ma non lei». Amato si riferisce agli aspri giudizi dell’attuale vicepremier, Matteo Salvini, su alcune pronunce. Definite del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, «più simili a un volantino di propaganda che a un trattato di diritto».Quella del Dottor Sottile sembra, però, l’ultima fumisteria. Rileggiamo allora la scoppiettante intervista a Repubblica. Amato avverte subito: «Guardo all’anno nuovo con una buona dose di apprensione», per la «carente cultura politica» della «nostra destra populista». Dunque, si erge a paladino del progressismo professato dalla Consulta: «Il suo compito è garantire anche i diritti di carcerati, migranti, omosessuali». Invece ai buzzurri destrorsi «le Corti finiscono per apparire espressione e garanzia di quelle minoranze che turbano il loro ordine e i loro valori». Non c’arrivano proprio. Li considerano nemici: «Perché la maggioranza che sta con me è il popolo e gli altri che non la pensano come me sono avversari da combattere», analizza Amato, immedesimandosi nel troglodita nazionale. «L’abbiamo visto in Ungheria e in Polonia: le prime a essere messe nella lista nera sono state le Corti europee, poi le Corti nazionali. Perché se queste appaiono nemiche della collettività, una politica che protegge il popolo e i suoi valori è autorizzata a sottometterle alla volontà del governo».Capito? «Sì, l’attacco alla Corte è già cominciato, perbacco! È successo ogni volta che le nostre sentenze garantivano coloro che prima abbiamo definito “i trasgressori”, le minoranze percepite come nemiche», avverte Amato. Già: questa destraccia, che «professa l’ideologia dell’ostilità e del rancore», è un pericolo pubblico.Non dice esplicitamente che la futura nomina dei quattro giudici sarà una iattura. Ma il senso è quello. I prescelti potrebbero riequilibrare le urgenze della Consulta. Inaudito. Allarme, compagni. Certo: dopo l’esegesi meloniana, gli tocca smentire. Ma stavolta, nella controreplica al Corriere, non si scorge il raffinato argomentare che gli valse l’ammiccante soprannome. S’appiglia perfino all’esempio polacco: «Ho pure detto che da noi, quello che è accaduto lì, ora è inconcepibile». E il senso della frase sta proprio in quell’avverbio: ora. E domani? Se i barbari dovessero conquistare pure la sua Consulta? Il Dottor Sottile è pronto. A spararle più grosse che mai.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.