2024-02-03
Le città da vivere di sera
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Le città andrebbero visitate due volte: di giorno e di sera. È incredibile, infatti, come l’aspetto di alcuni luoghi cambi al variare della luce. Da Parigi a Barcellona fino a Pisa: ecco una selezione delle cose più interessanti da fare.Le sfumature rendono impercettibile il cambio della mise, ma stupisce notare quanto siano ogni volta diverse. Non basta dire «c’è il sole» o «è buio»: ci sono tanti tipi di luce diurna e altrettante oscurità.Se però dovessimo stilare una lista delle città da visitare dopo il tramonto, in cima metteremo sicuramente quelle che affacciano sull’acqua. A ogni modo, quando si tratta di parlare di atmosfera, ci si perde tra i rivoli di descrizioni che sfuggono alle parole. Preferiamo quindi dare qualche suggerimento concreto.ParigiDifficile dire se sia più bella di giorno o di notte. Sta di fatto che, dal tramonto in poi, la capitale francese si accende di magia. Viverla di sera è un obbligo morale, anche solo per le luci della Tour Eiffel (le lampadine sono circa 20.000!), visibile da ogni dove. Funge da faro, la torre di ferro più famosa del mondo. Sarà per questo che, camminando sugli Champs-Élysées, a Place de la Concorde o su uno degli innumerevoli ponti che attraversano la Senna ci si sente come guidati, oltre che ammaliati dalla bellezza notturna della Ville Lumiere.Per superare qualsiasi livello di romanticismo, allora c’è il Bateaux Mouches, con cui solcare uno dei fiumi più famosi al mondo, costeggiando le bellezze della città e magari cenando a bordo.Un altro modo per rendere omaggio a Parigi è partecipare a uno degli spettacoli – rigorosamente serali – del Moulin Rouge, per poi passeggiare languidamente nel quartiere di Montmartre, proprio dalle parti del “Mulino Rosso”.DormireHôtel Aiglon, Boulevard Raspail 232: hotel in stile Art Déco, vicino alla metropolitana e circondato da locali;MangiareAu Bourguignon du Marais, Rue François Miron 52: una garanzia. Da provare la zuppa di cipolle;Le Petit Plateau, Quai aux Fleurs: qui fanno molto bene la tartare. Parigi (iStock)BarcellonaCittà dalle sfumature più varie, Barcellona dà il meglio di sé di notte e non soltanto per la sua movida. Andiamo oltre la scontatezza e vediamo cos’ha da offrire, a occhi più attenti, la città catalana.Al centro della bellezza serale di Barcellona c’è la Fontana Magica, che si anima con luci, musica e spettacoli dal vivo. Si trova ai piedi del Montjuïc, collina piena di tesori da scoprire durante il giorno.Quando si tinge di blu, anche la spiaggia della Barceloneta diventa un luogo ambito dalle “creature notturne” e invita i viaggiatori a fermarsi in uno dei tanti ristoranti o locali sulla spiaggia per godersi al meglio l’atmosfera tipica dei luoghi di mare. Uno dei più belli è il bar Eclipse, al 26mo piano dell’hotel W, a forma di barca a vela.Infine, per una vista speciale su Barcellona illuminata dalle luci della sera, c’è il Tibidabo, collina famosa anche per il suo luna park. Un consiglio: dal bar Mirablau la vista è speciale, ancor di più se accompagnata da un cocktail.DormireHotel Paxton Barcelona, Carrer de Llull 160: hotel moderno e sfizioso in zona tranquilla e poco distante dal mare.MangiareMesón Jesús Restaurante, C/dels Cecs de la Boqueria 4: è d’obbligo la paella de mariscos;Bodega Biarrtiz 1881 Tapas bar: Carrer Nou de Sant Francesc 7, Ciutat Vella: tapas a sorpresa e paella a volontà. Barcellona (iStock)PisaAltra città dall’allure internazionale da visitare di notte è proprio Pisa, spesso occultata dalla vicina Firenze. Perché se Piazza dei Miracoli, durante il giorno, è stracolma di turisti, la notte si ammanta di un’atmosfera più serena, godibile da tutti quei viaggiatori che desiderano, ogni tanto, avere le classiche attrazioni tutte per sé.Ma Pisa è tanto altro. Se si amano le zone popolari, per esempio, bisogna fare un giro a Borgo Stretto, quartiere medievale che la sera si anima, complici i locali che lo attraversano.Per non parlare dei Lungarni, il bellissimo e romantico lungofiume del capoluogo di provincia toscano: le luci che vi si riflettono creano una vera e propria magia.E poi Piazza dei Cavalieri, dove ha sede la Scuola Normale: bellissimo ammirare i monumenti che la popolano (come il Palazzo dell’Orologio o la statua di Cosimo I) che riposano dopo essere stati divorati dagli sguardi curiosi dei turisti.DormireLa Torre Garbata, via Bonanno Pisano 74: vicinissima a Piazza dei Miracoli, a soli 300 metri.Mangiare Ristorante La Buca, via Massimo D’Azeglio 6: si può passare dalla fiorentina a dell’ottimo pesce;Il Peperoncino, via Santa Maria 95: i pici alla norcina sono uno dei piatti forti. Pisa (iStock)
(Totaleu)
Lo ha detto l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Paolo Inselvini alla sessione plenaria di Strasburgo.
Giornata cruciale per le relazioni economiche tra Italia e Arabia Saudita. Nel quadro del Forum Imprenditoriale Italia–Arabia Saudita, che oggi riunisce a Riyad istituzioni e imprese dei due Paesi, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Simest e la Camera di commercio italo-araba (Jiacc) hanno firmato un Memorandum of Understanding volto a rafforzare la cooperazione industriale e commerciale con il mondo arabo. Contestualmente, Simest ha inaugurato la sua nuova antenna nella capitale saudita, alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
L’accordo tra Cdp, Simest e Jiacc – sottoscritto alla presenza di Tajani e del ministro degli Investimenti saudita Khalid A. Al Falih – punta a costruire un canale stabile di collaborazione tra imprese italiane e aziende dei Paesi arabi, con particolare attenzione alle opportunità offerte dal mercato saudita. L’obiettivo è facilitare l’accesso delle aziende italiane ai mega-programmi legati alla Vision 2030 e promuovere partnership industriali e commerciali ad alto valore aggiunto.
Il Memorandum prevede iniziative congiunte in quattro aree chiave: business matching, attività di informazione e orientamento ai mercati arabi, eventi e missioni dedicate, e supporto ai processi di internazionalizzazione. «Questo accordo consolida l’impegno di Simest nel supportare l’espansione delle Pmi italiane in un’area strategica e in forte crescita», ha commentato il presidente di Simest, Vittorio De Pedys, sottolineando come la collaborazione con Cdp e Jiacc permetterà di offrire accompagnamento, informazione e strumenti finanziari mirati.
Parallelamente, sempre a Riyad, si è svolta la cerimonia di apertura del nuovo presidio SIMEST, inaugurato dal ministro Tajani insieme al presidente De Pedys e all’amministratore delegato Regina Corradini D’Arienzo. L’antenna nasce per fornire assistenza diretta alle imprese italiane impegnate nei percorsi di ingresso e consolidamento in uno dei mercati più dinamici al mondo, in un Medio Oriente considerato sempre più strategico per la crescita internazionale dell’Italia.
L’Arabia Saudita, al centro di una fase di profonda trasformazione economica, ospita già numerose aziende italiane attive in settori quali infrastrutture, automotive, trasporti sostenibili, edilizia, farmaceutico-medicale, alta tecnologia, agritech, cultura e sport. «L’apertura dell’antenna di Riyad rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento della nostra presenza a fianco delle imprese italiane, con un’attenzione particolare alle Pmi», ha dichiarato Corradini D’Arienzo. Un presidio che, ha aggiunto, opererà in stretto coordinamento con la Farnesina, Cdp, Sace, Ice, la Camera di Commercio, Confindustria e l’Ambasciata italiana, con l’obiettivo di facilitare investimenti e cogliere le opportunità offerte dall’economia saudita, anche in settori in cui la filiera italiana sta affrontando difficoltà, come la moda.
Le due iniziative – il Memorandum e l’apertura dell’antenna – rafforzano dunque la presenza del Sistema Italia in una delle aree più strategiche del panorama globale, con l’ambizione di trasformare le opportunità della Vision 2030 in collaborazioni concrete per le imprese italiane.
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