Lvmh, primo titolo europeo per capitalizzazione, trascina tutto il mercato. Bene anche Kering e Hermès. In difficoltà la grande distribuzione. Gli scontri di questi giorni, però, gettano delle ombre sul turismo.
Lvmh, primo titolo europeo per capitalizzazione, trascina tutto il mercato. Bene anche Kering e Hermès. In difficoltà la grande distribuzione. Gli scontri di questi giorni, però, gettano delle ombre sul turismo.Con una crescita di oltre il 15% nel primo semestre, la Borsa di Parigi ha confermato l’ottimo andamento di questo listino che a tre anni, cinque e dieci anni si è mostrata fra i migliori in Europa, trainato soprattutto dal lusso. «Il campione del listino francese è sicuramente Lvmh», dice Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf, «che ha raggiunto una capitalizzazione di circa 430 miliardi di euro ed è il titolo a maggiore capitalizzazione europea. Negli ultimi dieci anni la performance media annua è stata di quasi il 26% annuo e nel 2023, nonostante una Cina ancora debole nei consumi, ha mostrato una forte crescita del fatturato e degli utili con il titolo cresciuto del 27%», continua. «Nel semestre, Hermès ha guadagnato il 37,72% e la sua azione costa oggi 1.990 euro, mentre Kering (Gucci il brand più famoso) ha registrato un aumento semestrale del 6,33% a 505,60 euro. Bene anche il mercato dello champagne (Laurent Perrier è fra le società quotate del settore come Lanson e Vranken Pommery) come quello delle società francesi specializzate nella nautica e nel tempo libero. Dai catamarani di Fountaine Pajot e Catana group alle imbarcazioni di Beneteau o ai camper di Trigano; tutte società che hanno portafogli gonfi di ordini e che lo scorso anno si erano temporaneamente trovate in difficoltà per la carenza di materiali». Inoltre, il produttore francoitaliano di componenti elettronici Stmicroelectronics ha visto il valore della sua quota salire del 38,10% dall’inizio del semestre e questo settore ha beneficiato di un forte sostegno da parte dell’Ue e della Francia, con l’obiettivo di ridurre la propria dipendenza dai produttori asiatici. Certo, le notti di violenza in Francia hanno sollevato interrogativi sul settore turistico a breve termine. Attualmente i titoli del settore non sembrano però averne risentito e Accor, sesto gruppo alberghiero al mondo (possiede Ibis, Sofitel, Novotel, Mercure e Pullman) vicino ai massimi biennali. Bene anche Air France-Klm, che beneficia di un rapporto domanda-offerta molto favorevole e che sta aumentando il prezzo dei suoi biglietti aerei e di conseguenza la sua redditività. Non tutte le storie della Borsa di Parigi sono però a lieto fine. Fra i titoli affondati con discese di oltre il 90% fanno discutere i casi di Orpea (terza età) e Casino (grande distribuzione), mentre continua la sua ascesa Essilorluxottica. Intanto, l’inflazione a fine giugno è rallentata a un ritmo leggermente superiore alle attese, trainata dal calo dell’energia (Totalenergies ne sta risentendo) e dal raffreddamento dei prezzi degli alimentari.
Ansa
La Casa Bianca, dopo aver disdetto il summit a Budapest, apre uno spiraglio: «Non è escluso completamente». Ma The Donald usa il pugno duro e mette nella lista nera i colossi Rosneft e Lukoil. Il Cremlino: «Atto ostile».
Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa (Ansa)
Sganciato il 19° pacchetto, focalizzato sul Gnl. La replica: «Autodistruttivo». Sui beni il Belgio chiede chiarezza.
2025-10-24
«Giustizia»: La voce chiara e forte di chi si sta mettendo in gioco per un sistema giudiziario migliore e più giusto
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Giustizia affronta il dibattito sulle grandi trasformazioni del diritto, della società e delle istituzioni. Un progetto editoriale che sceglie l’analisi al posto del clamore e il dialogo come metodo.
Perché la giustizia non è solo materia giuridica, ma coscienza civile: è la misura della democrazia e la bussola che orienta il Paese.
Protagonista di questo numero è l’atteso Salone della Giustizia di Roma, presieduto da Francesco Arcieri, ideatore e promotore di un evento che, negli anni, si è imposto come crocevia del mondo giuridico, istituzionale e accademico.
Arcieri rinnova la missione del Salone: unire magistratura, avvocatura, politica, università e cittadini in un confronto trasparente e costruttivo, capace di far uscire la giustizia dal linguaggio tecnico per restituirla alla società. L’edizione di quest’anno affronta i temi cruciali del nostro tempo — diritti, sicurezza, innovazione, etica pubblica — ma su tutti domina la grande sfida: la riforma della giustizia.
Sul piano istituzionale spicca la voce di Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che individua nella riforma Nordio una battaglia di civiltà. Separare le carriere di giudici e pubblici ministeri, riformare il Consiglio superiore della magistratura, rafforzare la terzietà del giudice: per Balboni sono passaggi essenziali per restituire equilibrio, fiducia e autorevolezza all’intero sistema giudiziario.
Accanto a lui l’intervento di Cesare Parodi dell’Associazione nazionale magistrati, che esprime con chiarezza la posizione contraria dell’Anm: la riforma, sostiene Parodi, rischia di indebolire la coesione interna della magistratura e di alterare l’equilibrio tra accusa e difesa. Un dialogo serrato ma costruttivo, che la testata propone come simbolo di pluralismo e maturità democratica. La prima pagina di Giustizia è dedicata inoltre alla lotta contro la violenza di genere, con l’autorevole contributo dell’avvocato Giulia Buongiorno, figura di riferimento nazionale nella difesa delle donne e nella promozione di politiche concrete contro ogni forma di abuso. Buongiorno denuncia l’urgenza di una risposta integrata — legislativa, educativa e culturale — capace di affrontare il fenomeno non solo come emergenza sociale ma come questione di civiltà. Segue la sezione Prìncipi del Foro, dedicata a riconosciuti maestri del diritto: Pietro Ichino, Franco Toffoletto, Salvatore Trifirò, Ugo Ruffolo e Nicola Mazzacuva affrontano i nodi centrali della giustizia del lavoro, dell’impresa e della professione forense. Ichino analizza il rapporto tra flessibilità e tutela; Toffoletto riflette sul nuovo equilibrio tra lavoro e nuove tecnologie; Trifirò richiama la responsabilità morale del giurista; Ruffolo e Mazzacuva parlano rispettivamente di deontologia nell’era digitale e dell’emergenza carceri. Ampio spazio, infine, ai processi mediatici, un terreno molto delicato e controverso della giustizia contemporanea. L’avvocato Nicodemo Gentile apre con una riflessione sui femminicidi invisibili, storie di dolore taciuto che svelano il volto sommerso della cronaca. Liborio Cataliotti, protagonista della difesa di Wanna Marchi e Stefania Nobile, racconta invece l’esperienza diretta di un processo trasformato in spettacolo mediatico. Chiudono la sezione l’avvocato Barbara Iannuccelli, parte civile nel processo per l’omicidio di Saman, che riflette sulla difficoltà di tutelare la dignità della vittima quando il clamore dei media rischia di sovrastare la verità e Cristina Rossello che pone l’attenzione sulla privacy di chi viene assistito.
Voci da angolature diverse, un unico tema: il fragile equilibrio tra giustizia e comunicazione. Ma i contributi di questo numero non si esauriscono qui. Giustizia ospita analisi, interviste, riflessioni e testimonianze che spaziano dal diritto penale all’etica pubblica, dalla cyber sicurezza alla devianza e criminalità giovanile. Ogni pagina di Giustizia aggiunge una tessera a un mosaico complessivo e vivo, dove il sapere incontra l’esperienza e la passione civile si traduce in parola scritta.
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2025-10-24
Dietro lo scandalo scommesse nell’Nba un’inchiesta legata alla mafia italo-americana
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Terry Rozier (Getty Images)
L’operazione Royal Flush dell’Fbi coinvolge due nomi eccellenti: la guardia dei Miami Heat Terry Rozier e il coach dei Portland Trail Blazers Chauncey Billups, accusati di frode e riciclaggio in un vasto giro di scommesse truccate e poker illegale gestito dalle storiche famiglie mafiose.






