2022-09-23
Centro anti pandemie, il governo piazza i suoi
Giorgio Parisi (Imagoeconomica)
Prima dell’addio, l’esecutivo nomina il consiglio del Cnap, branca della Fondazione biotecnopolo. Arruolati Giorgio Parisi, testimonial dello spot per la quarta dose, Franco Locatelli, ex capo del Cts, Barney Graham, vicino a Anthony Fauci, e Rino Rappuoli, che lavora per GlaxoSmithKline.Per affrontare la crisi energetica, ci ha proposto la ricetta della pasta scotta. Chissà a quali altre creative soluzioni scientifiche starà lavorando Giorgio Parisi, ora che Roberto Speranza l’ha inserito nel consiglio del Centro nazionale anti pandemico (Cnap), branca della Fondazione biotecnopolo di Siena e polmone della strategia italiana di preparazione - anzi, praparedness, ché l’inglese dà un tocco più solenne - alle future minacce sanitarie. Il luminare è stato sicuramente promosso per il lustro che ha portato al Paese il suo Nobel per la fisica, guadagnato grazie agli studi sui sistemi complessi. E, magari, anche per lo spot sulla quarta dose agli over 60: «Riporta la protezione al livello più alto», era lo slogan lanciato dal prof. Un argomento pertinente: il nuovo ente dovrà dotarsi di strumenti di contrasto ad agenti patogeni emergenti, lavorando a monoclonali e «ricerca, sviluppo, sperimentazione, produzione» dei vaccini a mRna. Sulle tecnologie alternative, Roma ha disinvestito: il progetto del vaccino spray dell’Iss è a corto di fondi, mentre il «panvaccino», buono per ogni variante, Maurizio Zanetti l’ha sviluppato in California. Insieme a Parisi, il ministero della Salute ha voluto, in seno all’organismo che si è insediato mercoledì, pure l’ex capo del Cts, Franco Locatelli. Si vede che copiosi erano i meriti da lui conseguiti sul campo, durante la lotta al Covid. Come quando il flemmatico pediatra, a giugno 2021, mentre tutto il mondo aveva capito che i vaccini non schermavano dal contagio, garantì l’immunità di gregge «tra agosto e settembre» di quell’anno. Tale e quale: oggi siamo arrivati alla quarta punturina e ad altri 19 milioni di dosi di farmaci adattati alla variante Omicron. Fortunatamente, accanto all’esperto di primi «alternativi» e al perspicace comunicatore del fu Comitato tecnico scientifico, il dicastero di lungotevere Ripa ha chiamato altresì studiosi di livello internazionale: Emmanuelle Charpentier, francese, Nobel per la chimica nel 2020; Michel Pletschette, microbiologo già in forze alla Ludwig Maximilians university of Munich; Henda Triki, dell’Istituto Pasteur. Qualche bandierina l’ha messa anche il leghista Giancarlo Giorgetti: il Mise ha chiesto e ottenuto la nomina di Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, e del microbiologo Claudio Bandi (Statale di Milano). Il ministero dell’Università ha voluto Alimuddin Zumla, esperto di malattie infettive dell’University college London medical school; la virologa del San Raffaele, Gabriella Scarlatti, autrice di ricerche sull’immunità naturale post Covid; Luisa Bracci, del dipartimento di biotecnologie dell’ateneo senese; e Barney Graham. Quest’ultimo proviene dal milieu di Anthony Fauci, che a maggio assicurava di voler collaborare con la nuova struttura toscana, ma adesso parrebbe sparito dai radar. Graham è il vicedirettore del Vaccine research center, parte dei National institues of health, l’ente Usa al centro di molte polemiche per la collaborazione e i finanziamenti assicurati al laboratorio cinese di Wuhan. Coincidenze imbarazzanti che, come si era scoperto da una serie di email diffuse nei mesi scorsi, avevano allarmato molto Fauci e il suo collega, Francis Collins. Sulla pagina Wikipedia del Vrc campeggia uno scatto che ritrae Graham proprio con Fauci, Collins e l’ubiquo Bill Gates. La retribuzione dei membri del consiglio verrà fissata da un decreto del ministero della Salute, di concerto con Mef e ministero dell’Università. Il Cnap avrà una dotazione finanziaria di 340 milioni fino al 2026, secondo quanto disposto dalle azioni complementari del Pnrr. Non finisce qui: saranno della partita anche il professor Silvio Aime, eletto presidente del Centro, la dottoressa Lucia Calabrese e il dottor Gianluca Polifrone, indicati da un dpcm del 7 settembre. Diverrà socio fondatore la Fondazione Toscana life sciences, di Fabrizio Landi, ex frequentatore della Leopolda, ben introdotto negli ambienti progressisti in Regione. La carica di direttore scientifico è stata invece attribuita da Speranza a Rino Rappuoli. Balza all’occhio il potenziale cortocircuito, visto che il microbiologo - le cui competenze restano indiscusse - è contemporaneamente direttore scientifico e responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo esterna alla GlaxoSmithKline.All’ombra del coronavirus e della sacra resilienza, una bella infornata d’ispirazione sinistra. Propiziata da un governo dimissionario, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 26 agosto, dello statuto del Biotecnopolo, la promulgazione del decreto di Mario Draghi con le nomine e la costituzione del consiglio del Cnap, nelle stanze del ministero della Salute. Un valzer che si è chiuso quasi in concomitanza con l’arrivo a Siena di Enrico Letta: davanti a 400 persone, ieri l’altro, il nipotissimo ha intonato la sempreverde - anzi, semprerossa - Bella ciao, affiancato dai candidati Enrico Rossi e Laura Boldrini. Non che Speranza si fosse scordato di avvisarci: dal Covid doveva risorgere l’egemonia della sinistra. Promessa mantenuta.
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Charlie Kirk con la moglie Erika Frantzve (Getty Images)
L’AIE cambia idea, niente picco di domanda. Tassonomia Ue, gas e nucleare restano. Stagione atlantica avara di uragani. La Germania chiede più quote di emissione. Cina in ritardo sul Net Zero. Maxi-diga in Etiopia.