2020-12-17
La Difesa indaga sul cavaliere imbucato speciale
Valter Tozzi e Giuseppe Conte
Indagine della Difesa su Valter Tozzi, il geometra dei misteri. Poi toccherà alla procura militare. Il giovane che compare con lui nel video si trova in prova ai servizi sociali da agosto.Il ministero della Difesa ci ha risposto sulla vicenda che riguarda il geometra Valter Tozzi, il sedicente agente dei servizi segreti che nel 2012 e nel 2016 è riuscito a entrare sulla pista all'aeroporto militare di Ciampino per andare ad accogliere i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre insieme con i famigliari e al fianco di ministri come Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni: «Sulla vicenda è stata avviata una inchiesta interna e sarà informata l'autorità giudiziaria militare».Tozzi non sembra preoccupato e ieri, dopo un paio di giorni di silenzio, ha pubblicato sui social un post in cui si parla della volontà del Pd di togliere al premier Giuseppe Conte la delega ai servizi segreti. Il suo argomento preferito. Questo «imbucato speciale», che ha preso in giro per anni le istituzioni e media italiani con le sue fanfaronate, domenica ci aveva inviato un video. Nel filmato si vedeva Tozzi ballare con un giovane sulle note del Triangolo di Renato Zero. Il geometra indossava una maglietta dei carabinieri e un cappellino dei Corazzieri dell'Arma e sventolava una locandina di un giornale locale che lo riguardava. Sul compagno di ballo ci aveva scritto: «Il tizio vicino a me è un pluripregiudicato, noto nella zona, attualmente agli arresti domiciliari». Non gli avevamo creduto, sembrandoci la provocazione eccessiva persino per Tozzi. E invece no. Era purtroppo (quasi) tutto vero. Il giovanotto si chiama Diego Onofri, ha numerose denunce per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio (rapina, furto aggravato, ricettazione) ed è stato pure arrestato. Il Tribunale di sorveglianza dell'Aquila nell'agosto del 2020 lo ha affidato in prova ai servizi sociali. Onofri ci spiega come è nata la cosa: «Io sono di Pescara, ma da quattro anni vivo a Rieti. Valter lo conosco da un annetto più o meno. È capitato che ci siamo presi un caffè insieme, abbiamo fatto una chiacchierata. La canzone pareva fatta apposta per lui e allora abbiamo improvvisato il balletto». Gli ricordiamo che ha precedenti e che è sottoposto a «restrizioni» (ammette di dover scontare 2 anni e 6 mesi e di essere ai domiciliari, ma di poter uscire per andare a lavorare a Viterbo): «Per questo non l'ho visto più di tanto ultimamente, perché io non posso stare nei bar a bere, io posso entrare e prendere qualcosa da asporto, però poi devo andar via. Quel giorno là sono passato a prendere un pezzo di pizza, ho fatto un saluto al volo e abbiamo fatto 'sto balletto. Sinceramente quella di Tozzi è una storia che non mi interessa, io ho tanti problemi miei…». Chissà cosa diranno adesso i carabinieri. Sicuramente Tozzi dentro all'Arma deve avere qualche gancio. Per esempio il fratello Salvatore ricorda: «Al funerale di mio padre Andrea, un operaio, il feretro venne accompagnato dalla chiesa al campo santo da due carabinieri in alta uniforme, che si piazzarono tra noi famigliari e carro mortuario».In compenso le alte cariche dello Stato di Tozzi proprio non si ricordano: «L'ex ministro della Difesa Pinotti, ritratta a parlottare con lui nel maggio 2016, ci aveva detto: «Non so chi sia (Tozzi, ndr). […] A mia memoria non ha mai fatto parte di mie delegazioni». Anche il commissario europeo Gentiloni, che con la Pinotti si era brevemente intrattenuto con il geometra reatino, ci ha fatto sapere di «non conoscere il signore di cui si sta parlando e che non avere idea di chi fosse in quella circostanza» e che «può darsi che lo abbia salutato visto che si trovava li» con loro.Il premier Conte invece è stato immortalato con Tozzi almeno due volte. La prima in occasione della Festa della repubblica del 2 giugno 2018, la seconda nel cortile di Palazzo Chigi circa tre mesi fa. Dalla Presidenza del Consiglio ci hanno fatto sapere: «Il 3 settembre 2020, il signor Tozzi, residente in uno dei Comuni colpiti dal terremoto del Centro Italia del 2016, era effettivamente presente a Palazzo Chigi, a margine dell'incontro tra il Presidente, i sindaci del cratere e i rappresentati delle istituzioni coinvolte nella ricostruzione. In quella occasione il signor Tozzi, come tutti i presenti, era stato sottoposto ai controlli di sicurezza di prassi, con passaggio al metal detector». Non è chiaro se sia entrato come «giornalista» come aveva inizialmente supposto il portavoce del premier Rocco Casalino, o come «geometra» al seguito di qualche sindaco. Resta il fatto che a quel signore un anno prima era stato tolto il porto d'armi da Prefettura e Questura di Rieti per i suoi precedenti di polizia e il prefetto Giuseppina Reggiani aveva inviato a Palazzo Chigi questo alert: «Il geometra Valter Tozzi è di censurabile condotta morale e civile».L'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio ci ha spiegato che in occasione della festa della Repubblica del 2018 «il signor Tozzi si è avvicinato al Presidente Conte al termine della parata d'onore, quando la via dei Fori Imperiali era stata ormai aperta al pubblico, e ha richiesto di poter scattare un selfie con il Presidente, selfie che però non è stato concesso». Conte deve essere rimasto colpito da quel soggetto per ricordare la richiesta dello scatto insieme e di aver opposto un rifiuto.Ad aiutare il tecnico reatino a entrare e uscire dai palazzi del potere e farsi fotografare con premier e ministri sono state pure due onorificenze ottenute nel 2003.Dallo Stato pontificio nessuno ci ha detto chi abbia segnalato Tozzi per il cavalierato dell'ordine equestre di San Silvestro Papa, invece, dalla Presidenza del Consiglio ci hanno inviato un'esaustiva ricostruzione su come il geometra di Borgo Velino sia diventato «Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica Italiana» il 27 dicembre 2003, come risulta dagli archivi del Servizio onorificenze e araldica. Ci hanno scritto sempre da Palazzo Chigi: «La persona era stata segnalata nel novembre del 1999 dal senatore Tino Bedin […]. Il geometra Tozzi fu proposto, alla Giunta dell'ordine, per il conferimento del 27 dicembre 2000. Dagli atti disponibili risulta che la Giunta espresse parere contrario.La sua candidatura fu poi riproposta e sollecitata dallo stesso senatore Bedin nel 2002 e andò a buon fine, come detto, nel dicembre del 2003».La determinazione riportata nel fascicolo è la seguente: «Per il lodevole e segnalato servizio prestato quale impiegato comunale, attualmente libero professionista si distingue per la sua disponibilità particolare in favore della categoria più bisognosa di contadini per quanto riguarda gli estimi catastali dei campi in occasione di aiuti nazionali e comunitari a loro assegnati».Su Facebook Tozzi aveva scritto che l'onorificenza gli era stata conferita «dal grande Carlo Azelio Ciampi (Azelio senza g, ndr), su proposta del premier Silvio Berlusconi». Ma, in realtà, come detto, a indicarlo era stato il parlamentare Bedin, all'epoca esponente veneto della Margherita e dell'Ulivo. Oggi, a 75 anni compiuti, milita ancora nel Pd, ma di Tozzi non ha memoria: «Non me lo ricordo, con lui non ho rapporti, non l'ho nemmeno mai incontrato» ci ha spiegato. «Anche perché io sono di Padova e lui è di Rieti. Probabilmente mi è stato segnalato da qualcuno a Roma. Io non lo conosco. Ho preso per buono qualcosa che mi è stato detto». Ribattiamo che lui è tornato alla carica nel 2002 dopo un buco nell'acqua nel 1999: «Certamente la pratica mi è stata inoltrata da qualcuno di cui avevo fiducia a suo tempo, che probabilmente me l'ha riproposta tre anni dopo, ma non ho memoria dell'origine di tutto ciò».La motivazione ufficiale del conferimento è stata questa: «Per particolari benemerenze acquisite. Ha conseguito le abilitazioni dell'Unione europea e del programma comunitario Leonardo presso il Politecnico di Milano, per svolgere le mansioni di responsabile del servizio prevenzione e protezione per la sicurezza e l'igiene sul lavoro e per la sicurezza e la salute durante la progettazione e la realizzazione di opere nel settore costruzioni. È stato membro della commissione scuola e della commissione tutela e salvaguardia della professione, organi del Collegio dei geometri».Dal Politecnico ieri ci hanno riferito che il corso indicato da Tozzi attualmente «non è presente nell'offerta formativa» dell'Ateneo e che per il passato c'è bisogno di fare ulteriori accertamenti. Dal Consiglio nazionale dei geometri hanno, invece, risposto che Tozzi non ha ricoperto ruoli, quantomeno a livello centrale.Il geometra, su Facebook, si vanta pure di essere «Benemerito della Presidenza del Consiglio per G8 e sisma Abbruzzo (con due “b", ndr)».Dagli atti in archivio presso il Dipartimento della protezione civile, risulta che al geometra siano state concesse due «attestazioni di pubblica benemerenza» su indicazione, in entrambi i casi, del Comune di Antrodoco, uno dei due comuni dove vive e lavora il geometra.Le attestazioni sono state concesse ai sensi del Dpcm 21 ottobre 2009, che ha previsto tale riconoscimento per «tutti coloro che hanno operato nelle zone interessate» dal sisma che ha colpito l'Abruzzo nel 2009 o dal G8 dello stesso anno «o che siano stati comunque coinvolti, a qualsiasi titolo, nella gestione degli eventi stessi». Un titolo che non si negava a nessuno.Dunque il mistero intorno a Tozzi c'è, ma è buffo. Martedì sera la trasmissione Le Iene ha continuato a propinare al suo numeroso pubblico la favoletta che il geometra Tozzi nasconda chissà quali segreti. Ma in tre puntate autori e inviati della trasmissione non hanno mai citato la lunga lista di precedenti di polizia dell'uomo, compresa la denuncia per sostituzione di persona (si era presentato come militare) e false attestazioni a pubblico ufficiale.Ma forse il silenzio delle Iene si deve al fatto che due giovedì fa per ben un'ora di trasmissione hanno dato credito alle dichiarazioni di Tozzi su una trattativa per liberare la cooperante Silvia Romano sequestrata in Kenya. L'avevano addirittura definito il «funzionario buono» legato alla «parrocchia numero 1» (probabilmente la Presidenza del Consiglio). Ma Tozzi un funzionario dei nostri apparati di sicurezza, buono o cattivo che sia, non lo è mai stato. E non si è mai occupato di alcun sequestro. Se non quello del buon senso.