2024-05-03
Cdp punta all’internazionalizzazione. Dal Piano Mattei a bond e sedi estere
Cassa depositi e prestiti avrà un ruolo fondamentale nel progetto del governo per l’Africa e ha da poco aperto uffici al Cairo, a Belgrado e a Rabat. Successo per le prime due obbligazioni rivolte al mercato degli Stati Uniti.Cassa depositi e prestiti sta attraversando una importante trasformazione. Questa evoluzione che ha portato da poco Cdp a chiudere il bilancio 2023 con l’utile più alto di sempre è firmata dall’ad Dario Scannapieco, manager in attesa che venga confermata per la seconda volta la sua poltronissima alla guida della finanziaria dello Stato.Sotto la guida di Scannapieco, il gruppo ha prima di tutto emesso le sue prime obbligazioni in dollari una a distanza di un anno dall’altra. La prima da 1 miliardo di dollari era stata emessa il 28 aprile 2023. Il primo yankee bond aveva una scadenza a tre anni. L’emissione attirò un grande interesse e raccolse 3,8 miliardi di biglietti verdi con ordini provenienti da più di 120 investitori, di cui il 45% americani. La cedola annua lorda era pari al 5,750%. Un anno dopo, ad aprile 2024, Cdp è tornata nel mercato del debito in dollari con una seconda obbligazione a cinque anni da 1,5 miliardi. A questo secondo giro la domanda è stata importante, per un valore di 9,9 miliardi di dollari e un rendimento fissato a 145 punti base sul tasso del Treasury Usa. Gli istituti incaricati di collocare l’obbligazione erano Bank of America, Goldman Sachs, Bnp Paribas, Citigroup, Imi-Intesa Sanpaolo, Jp Morgan, Santander, Société générale e Unicredit.Il gruppo guidato da Scannapieco, sempre di recente, ha anche reso nota l’intenzione di partecipare al Piano Mattei (il nome è dedicato al fondatore dell’Eni, Enrico Mattei) per l’Africa, dalla durata quadriennale, che punta a rafforzare le iniziative di collaborazione tra Italia e Paesi africani, promuovere il loro sviluppo economico e sociale sostenibile al fine di ridurre le migrazioni irregolari. In particolare, la partecipata del Tesoro sta lavorando a un programma per permettere alle imprese di Marocco, Sudafrica, Costa d’Avorio e Kenya di aprirsi agli investitori esteri. Il tutto con la garanzia della Commissione Ue. Negli ultimi tre anni e con l’arrivo dell’attuale ad, il gruppo Cdp ha anche premuto l’acceleratore sulla propria vocazione internazionale convogliando oltre 1 miliardo di risorse che dall’Europa sono arrivate alle aziende del nostro Paese. Secondo il gruppo, questo ha portato un ritorno sugli investimenti superiore ai 2 miliardi di euro per le aziende italiane coinvolte. Inoltre, all’interno del programma Investeu, Cdp ha raccolto da sola oltre un terzo dei 2,7 miliardi messi a disposizione dalle altre Casse europee. Anche nel ruolo di istituzione finanziaria italiana per la cooperazione allo sviluppo, Cdp ha potenziato la propria azione, impegnando nel biennio 2022-2023 risorse per 1,4 miliardi di euro, rispetto ai 500 milioni del biennio 2020-21. In più, l’internazionalizzazione del gruppo Cdp si è concretizzata con un piano di apertura di nuove sedi al di fuori dei confini europei, la cui prima tappa è rappresentata dalla recente inaugurazione dell’ufficio di Belgrado, a cui sono seguiti i nuovi presidi al Cairo e a Rabat. Via anche a una lettera di intenti con il governo albanese per lo sviluppo sostenibile delle Pmi locali. Infine, il ruolo internazionale del gruppo è stato rafforzato con la nomina dell’ad Scannapieco come presidente di Eltia, la European long term investors association, l’associazione che riunisce le 31 Cdp europee, il cui patrimonio complessivo vale circa 2.700 miliardi di euro.Cdp ha anche avviato un processo di razionalizzazione delle attività immobiliari che ha portato alla concentrazione delle attività in Fintecna e Cdp real asset e alla chiusura di Cdp immobiliare. In dettaglio, Cdp real asset è destinata a sostenere oltre 10 miliardi di investimenti sul territorio. Il gruppo ha anche ceduto i propri cespiti (come l’Ospedale a Mare a Venezia, Palazzo Vivarelli Colonna a Firenze, Caserma La Marmora a Torino) e valorizzato molti asset del gruppo (a Roma, ad esempio, l’ex Caserma Guido Reni, che ospiterà la Città della scienza, le Torri dell’Eur, prossima sede di Fs, e l’ex Poligrafico dello Stato, destinato a ospitare la futura sede unica del gruppo Cdp). Luce verde anche per una operazione di edilizia sociale da 300 milioni che vede per la prima volta in Europa la presenza tra gli investitori del Fondo europeo per gli investimenti. Grazie all’attività di Cdp real asset, infine, dall’inizio del 2022 sono stati realizzati oltre 1.500 alloggi sociali e posti letto in diverse categorie di residenze (ai quali si aggiungono altri 5.000 posti letto per studenti già deliberati), nell’ambito di iniziative che hanno coinvolto enti e realtà locali.Negli ultimi due anni, poi, Cdp ha voluto puntare particolarmente sulla sostenibilità. Il gruppo ha ottenuto la certificazione per la parità di genere e quasi azzerato il gender pay gap (la differenza salariale tra i generi a parità di ruoli). Inoltre, nel solo 2023 sono stati avviati progetti per contrastare con altri 2,4 miliardi di risorse il cambiamento climatico e tutelare l’ecosistema, anche con iniziative per la transizione energetica e l’economia circolare, mentre relativamente alle proprie emissioni si è registrato un calo dell’intensità emissiva pro capite del 66% rispetto al 2019. Così facendo, il giudizio Esg da parte di Moody’s è stato alzato per due anni consecutivi e oggi il gruppo è sul podio in Europa nel settore delle «Specific purpose banks & agencies» e fra i primi 35 gruppi al mondo su 4.300 analizzati. Anche per l’agenzia Morningstar, Cdp è al primo posto al mondo nel settore «Banche» e «Banche di sviluppo» e sul podio fra tutte le società esaminate.