2023-06-19
Caro Musk, lei è geniale ma io ancora non mi fido
Giorgia Meloni e Elon Musk (Ansa)
Caro Elon Musk, caro miliardario, visionario, innovatore, provocatore, genio, uomo che porta futuro nel presente, mi scusi se mi permetto di scriverle questa cartolina, che ovviamente non leggerà, impegnato com’è a salvare il mondo. Ma ho un problema serio: non riesco a fidarmi di lei. Lo ammetto: sono invidioso del mio amico Nicola Porro, che ha potuto incontrarla di persona e sicuramente si è fatto un’idea più precisa, anche se temo che la dolce vita delle terrazze romane possa distorcere di giudizio. Per carità: non può che far piacere la sua visita, la sua capacità di apprezzare l’Italia, il Colosseo, gli spaghetti alle vongole, il traffico di Roma. Spero che l’incontro con la premier Giorgia Meloni sia stato positivo, spero che porti tanti soldi e investimenti per il nostro Paese. Eppure, mi scusi, io continuo ad avere un tarlo che mi rode. Mentre la osservo mi torna in mente quel che diceva mio papà, quando gli descrivevo la giornata in termini troppo entusiastici: «Me la stai contando giusta?». Ecco, caro Elon, entusiasmo a parte: ce la sta contando giusta?Lo dico perché le sue posizioni sia in fatto di detanalità («L’Italia sta scomparendo», ha scritto con una inaspettata analisi dei dati Istat) sia in fatto di Europa («Troppi lacci e lacciuoli») non possono che suscitare l’approvazione di chi, come noi, su questi temi si batte da tempo. Così come è anche molto interessante la sua denuncia sui pericoli dell’intelligenza artificiale, con annessa richiesta di una moratoria della medesima. Mi resta solo dubbio: perché dopo aver fatto questa importante denuncia contro l’intelligenza artificiale (a marzo), lei ha avviato una start up sull’intelligenza artificiale (a aprile)? La cosa è andata così: lei è tra i fondatori di una delle più importanti società di intelligenza artificiale (OpenAi, quella di Chatgpt), poi la lascia, la condanna e subito dopo ne fonda un’altra (X.Ai), dicendo che la sua sarà un’intelligenza artificiale buona e non cattiva come le altre. Ottimo. Ma ce la sta contando giusta?Le scrivo questa cartolina perché mi sono accorto che lei sta diventando il nuovo idolo per molti amici che da anni combattono, come noi, il pensiero conformista. E quindi la esaltano quando attacca la cultura woke, le censure sui social, Soros, i perbenisti di qua e di là dall’Atlantico. Forse vedono in lei un nuovo Trump in versione SpaceX. E io non voglio spegnere innamoramenti e illusioni. Solo che continuo ad avere qualche dubbio, che vorrei che mi fosse fugato, non solo perché l’arte della continua provocazione genera un po’ di disorientamento (è lei quello che ha avuto un figlio con l’utero in affitto? È lei quello che si è fatto le canne in diretta? Era lei quello che sbeffeggiava e licenziava il dipendente disabile? Era lei quello che diceva che Unabomber aveva ragione?), ma anche perché quando uno è il secondo uomo più ricco del mondo e incassa (calcoli Forbes) 2 milioni di dollari all’ora, beh, mi viene il sospetto che tutto quello che fa, spaghetti alle vongole compresi, non lo faccia per altruismo. E così, mi perdoni, ma quando l’ho vista a Roma l’altro giorno non ho potuto fare a meno di ripensare a quello che insegnava il grande Sergio Ricossa: se qualcuno bussa alla tua porta dicendo che vuol farti del bene, scappa dalla finestra…
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.