2024-09-09
Caro Draghi, anche noi abbiamo incubi sull’Ue
Caro Mario Draghi, le scrivo per ringraziarla per il fondamentale lavoro che presenterà ufficialmente oggi alla Commissione europea. Il suo rapporto sulla competitività, 400 pagine elaborate con undici mesi di duro lavoro, sono già una pietra miliare della nostra storia, come raccontano entusiasti i giornaloni a tipografie unificate. E chi sono io per non unirmi al coro degli osannanti? Per altro le confesso che da un po’ di tempo ero sinceramente in ansia. Mi chiedevo dove fosse finita l’agenda Draghi. In Italia siamo stati a parlarne per mesi, ricorda? Noi, sia chiaro, vogliamo unirci al tripudio generale che attraversa il continente ogni volta che spunta un’agenda Draghi e perciò ci dichiariamo fin da subito entusiasti. Non vediamo l’ora di poter compulsare avidamente le 400 pagine, sicuri di trovare la soluzione a ogni problema. Del resto già le anticipazioni sono confortanti. Lei infatti, caro Draghi, fa ruotare tutto intorno a cinque capitoli («produttività, riduzione dalle dipendenze, transizione verde, inclusione sociale e raccomandazioni specifiche»), sottolineando naturalmente «l’urgenza di cambiare rotta», per «riconquistare vantaggio competitivo», superando i «freni strutturali» e attraverso una «cooperazione senza precedenti». Chi l’avrebbe mai detto, eh? E per fare tutto questo, non ci crederete, ma è necessaria una «riflessione sugli strumenti a disposizione». Roba forte, si capisce. Per questo lei ha previsto fra i cinque punti anche la riduzione dalle dipendenze. Quest’agenda Draghi dev’essere peggio di una droga.E infatti noi siamo Draghi-dipendenti da oltre trent’anni e nessuno ha mai trovato il modo di disintossicarci. Glielo devo confessare: da quando salì sul Britannia, da direttore generale del Tesoro, avviando poi la svendita dell’Italia, chissà perché, non siamo mai riusciti a fare a meno di lei. Lei ha fatto di tutto, nel frattempo: è entrato e uscito dalle più importanti istituzioni finanziarie facendo porte girevoli con Goldman Sachs; è diventato presidente del Consiglio raccontando balle sulle vaccinazioni e imponendo il green pass; s’è messo in tasca pensioni d’oro predicando il taglio delle pensioni altrui; ha parlato di merito promuovendo poi Giggino Di Maio a inviato per il Golfo Persico... E noi sempre lì, a farci di Draghi fin quasi all’overdose.Dicono che lei abbia il merito di aver salvato l’euro con una frase: whatever it takes, costi quel che costi. Più o meno come «cousta l’on ca cousta viva l’Aousta», però più chic. Ma ci permetta un dubbio: ammesso che salvare l’euro sia stato davvero un bene, può bastare questo per darle in mano sempre e comunque i nostri destini? Alle elezioni non si è mai presentato, nessuno l’ha mai votata. Però pendiamo dalle sue labbra. E soprattutto dipendiamo dalle sue agende come Draghi-tossici, senza nemmeno il beneficio del Draghi-metadone. «Ho degli incubi sul futuro dell’Europa», ha detto lei l’altro giorno. Anche noi, per la verità. Però l’incubo è lei.
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
(Ansa)
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa. Nell'esplosione hanno perso la vita 3 carabinieri e sono risultate ferite 15 persone tra forze dell'ordine e vigili del fuoco. (NPK) CC
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