2021-02-15
Cari competenti, non sapete fare il palazzo: così lo occupate
Caro Andrea Orlando, si capisce che dovendo fare il governo dei competenti lei abbia avuto il ministero del Lavoro, materia di cui ovviamente è competentissimo, allo stesso modo in cui era competente di ambiente, quando ha fatto il ministro dell'Ambiente e di giustizia, quando ha fatto il ministro della Giustizia.Oseremmo dire che lei è un vero e proprio tecnico, con specializzazione approfondita in ambiente, giustizia, lavoro, ma forse anche agricoltura, esteri, istruzione, difesa e, perché no?, turismo e beni culturali. Lei è competente in tutte le materie e infatti finisce ogni volta per essere candidato a tutti i ministeri, come persona competente. Alla fine un ministero lei riesce sempre ad afferrarlo. Ogni volta diverso, per altro. Ma che problema c'è? Lei, in ogni caso è competente di qualsiasi materia, un tecnico per eccellenza. Dotato, evidentemente, di un sapere enciclopedico che in confronto Pico della Mirandola è la Azzolina.Certo, da estimatori della sua competenza poliedrica e trasversale siamo rimasti un po' sorpresi quando, anni fa, al principio della sua storia di competenza ministeriale, abbiamo scoperto che tutto questo sapere non le aveva permesso di raggiungere non dico un master o post dottorato, ma nemmeno una laurea, che per un competente come lei, sarebbe il minimo sindacale. Ma, si capisce, dev'essere colpa di quell'istituzione accademica consunta e polverosa, che da un ateneo all'altra promuove chiunque, senza riuscire invece a valorizzare con il dovuto 110 e lode una persona preparata come lei. Mi sa che occorre una riforma urgente. Che ne dice di proporsi (ovviamente da tecnico esperto della materia) come ministro dell'Università?Nell'attesa, noi fan della sua competenza, esultiamo nel vederla al ministero del Lavoro, dove finalmente potrà far valere le sue competenze in materia. Del lavoro, infatti, siamo convinti che ella sappia davvero tutto, avendolo potuto osservare per tutta la sua vita, senza per altro nemmeno la fastidiosa distrazione di doverlo praticare. Ovvio, no? Se uno lavora mica può diventare esperto di lavoro. Se uno invece osserva il lavoro, ecco che diventa subito un competente. E lei che in tutta la sua vita ha fatto il dirigente di partito, iscritto ai giovani comunisti a 13 anni, poi alla Fgci a 18, da allora sempre e soltanto funzionario del Pci/Pds/Ds/Pd, ha avuto la possibilità di osservare un sacco di persone che lavoravano. Quindi è diventato un vero esperto di lavoro, esattamente come prima era esperto di giustizia e prima ancora di ambiente.Ho letto che da piccolo voleva fare il muratore. Immagino che sia successo prima dei 13 anni. Poi deve avere capito che piuttosto che impugnare la cazzuola era meglio sventolare la falce e il martello. Così è riuscito a evitare ponteggi e cantieri, passando invece per sezioni di partito, assessorati e ministeri. Lei dunque è perfetto per governare il lavoro in Italia, nel pieno della grande crisi occupazionale, perché ha capito una verità fondamentale: fare il muratore è sconveniente perché si fatica molto per costruire un palazzo. Meglio fare politica e, quel palazzo, occuparlo.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)