2025-05-01
Alle congregazioni c’è il porporato sanzionato da Francesco per abusi
Il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne (Ansa)
Il peruviano Juan Luis Cipriani Thorne è al pre-conclave, dove salgono le quotazioni del francese Jean-Marc Aveline.Nella settima congregazione generale di ieri erano presenti 180 cardinali di cui 124 elettori: ne mancano ancora 9 all’appello, sebbene non siano state fornite le loro generalità durante il briefing in Sala stampa. Continua, comunque, il percorso di avvicinamento al 7 maggio, data dell’extra omnes e dell’ingresso in Cappella Sistina dei 133 cardinali che voteranno per eleggere il 267° pontefice della Chiesa cattolica.I cardinali riuniti hanno rivolto un messaggio ai fedeli affinché vengano sostenuti in questo loro compito dalla «preghiera di tutti». Potrebbe sembrare un invito scontato, invece quello che si percepisce è il momento davvero cruciale per la vita della Chiesa, attraversata com’è da una polarizzazione sempre più forte con venti di scisma che non mancano di farsi sentire a destra e a manca. «Si cerca un pacificatore», fa notare un vescovo che preferisce restare anonimo. «Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia guidare e discernere».In una dichiarazione pubblica, la congregazione dei cardinali «ha preso atto» del gesto di rinuncia del cardinale Angelo Becciu che, «avendo a cuore il bene della Chiesa nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del conclave, ha comunicato la sua decisione di non partecipare» al voto. «Al riguardo», hanno aggiunto, «la congregazione dei cardinali esprime apprezzamento per il gesto da lui compiuto e auspica che gli organi di giustizia competenti possano accertare definitivamente i fatti».Ieri è, poi, emerso il caso controverso del cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima, 81 anni e, quindi, non votante che, dietro accuse di abusi, aveva ricevuto un precetto penale dalla Santa Sede «con alcune misure disciplinari relative alla sua attività pubblica, al luogo di residenza e all’uso delle insegne» cardinalizie. Il porporato si è sempre dichiarato innocente e in questi giorni sta prendendo parte alle congregazioni generali, sollevando qualche sconcerto soprattutto nell’opinione pubblica latino-americana. Tra l’altro, il suo caso era emerso nel gennaio scorso su El Pais, in Spagna, proprio pochi giorni dopo una burrascosa assemblea dei vescovi peruviani che aveva visto l’elezione sorprendente, a presidente, di un vescovo che era stato ausiliare dello stesso Cipriani a Lima; qualcuno vi aveva visto una strana coincidenza. Al momento, comunque, la congregazione dei cardinali non ha preso in mano il suo caso.In merito, poi, al numero dei votanti i, cardinali hanno comunicato «che Sua Santità papa Francesco, creando un numero di cardinali superiore ai 120, come stabilito dal numero 33 della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II del 22 febbraio 1996, nell’esercizio della Sua suprema potestà ha dispensato da tale disposizione legislativa per cui i cardinali eccedenti il numero limite hanno acquisito, a norma del numero 36 della stessa costituzione apostolica, il diritto di eleggere il romano pontefice dal momento della loro creazione e pubblicazione».Sulla durata del conclave continuano a registrarsi diverse dichiarazioni di porporati. Il cardinale francese Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri, dice di non credere «che sarà un conclave lungo». Ma il cardinale tedesco Rainer Maria Woelki di Colonia si aspetta «che non andrà così veloce come l’ultimo conclave. Ma forse mi sbaglio. Ne sarei felice». Ricordiamo che il conclave del 2013 elesse papa Bergoglio in due giorni con cinque scrutini e quello del 2005 fece papa Joseph Ratzinger in due giorni e quattro votazioni. La durata del conclave non è un argomento secondario per capire un po’ come andranno le cose. Una elezione veloce, diciamo entro giovedì 8 maggio, potrebbe voler significare che una candidatura forte trova da subito una sua marcata rappresentatività. In questo caso, ascoltando i sussurri dalle sacre stanze, si potrebbe pensare che il cardinale Pietro Parolin potrebbe avere buone chance di affacciarsi su piazza San Pietro come nuovo Papa. Se, invece, si arrivasse a venerdì 9 maggio, quindi con almeno cinque votazioni a vuoto, potrebbe essere che nessuna prima candidatura sia decollata e si è dovuto ricorrere a nuovi candidati o a impreviste ricollocazioni dei voti. In questo caso potrebbero entrare in gioco candidati come il cardinale francese Jean-Marc Aveline, candidato vero di tutta l’ala più liberal del collegio che al momento, invece, sembra puntare su José Tolentino de Mendonça e poi, più defilati, il maltese Mario Grech, gli italiani Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, il Sud coreano Lazarus You Heung-sik.Ieri sono stati 14 gli interventi dei cardinali: tra i temi affrontati si è evidenziata una riflessione sull’ecclesiologia del popolo di Dio, con particolare riferimento alla sofferenza causata dalla polarizzazione all’interno della Chiesa e alle divisioni nella società.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)