2021-12-14
La card rovina le feste agli italiani. Pioggia di rinunce per Capodanno
Secondo Federalberghi giro d’affari in calo di quasi il 20% rispetto al Natale del 2019, con un picco di oltre il 40% per la fine dell’anno. Anche in Germania il pass rinforzato ha fatto crollare del 60% lo shopping.«Non sarà un Natale come gli altri, sarà il Natale del green pass». Con queste parole il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, inquadra quello che sarà uno dei momenti più importanti dell’anno in termini fatturato per gli albergatori. Secondo l’indagine previsionale sul movimento turistico degli italiani per le festività natalizie, realizzata da Acs Marketing Solutions per conto di Federalberghi, il settore assisterà a un calo di giro d’affari nell’ordine del 19,6% rispetto al 2019. Tra i principali indiziati che hanno contribuito a questo tracollo c’è naturalmente il certificato verde (e ora il super green pass) che ha rappresentato un vero ostacolo alle prenotazioni. Come spiega lo studio, bene che vada, il settore ricettivo italiano chiuderà il 2021 con una perdita di quasi 10 miliardi di euro, in calo di oltre il 36% rispetto al 2019. Nei due anni, la perdita complessiva è stata di circa 24 miliardi di euro. Il vero tonfo, però, sarà a Capodanno, con un calo di oltre il 42%.«Il giro di affari registra un incremento per il Natale, mentre scende in merito alle vacanze di fine d’anno», sostiene Bocca. «In primis va considerato che la motivazione di coloro che non si muoveranno è drammaticamente legata alle condizioni economiche che non consentono purtroppo di pianificare un viaggio. Ma c’è da notare che la rinuncia del viaggio di Capodanno è strettamente legata all’esigenza di tenersi lontani da situazioni a rischio come feste o cenoni, la consuetudine cioè del 31 dicembre. La situazione di incertezza, le ulteriori restrizioni e la presenza di una nuova variante del virus hanno fatto da deterrente alla ricerca di svago e divertimento tipici dell’ultimo dell’anno».Anche secondo Coldiretti il periodo natalizio offrirà ben poche soddisfazioni agli operatori del turismo. «L’avanzare dei contagi con i limiti alle frontiere decisi da molti Paesi rovinerà le vacanze all’estero di 2,1 milioni di italiani che prima della pandemia avevano varcato i confini nazionali per le festività di Natale e Capodanno». È quanto emerge da un’analisi realizzata da Coldiretti con l’istituto Ixè. «L’annuncio di nuove restrizioni», sottolinea l’associazione, «sta facendo posticipare prenotazioni e programmi di fine anno degli italiani che stanno pensando di rimanere in patria magari organizzando una vacanza di prossimità. A preoccupare infatti», precisa la ricerca, «è l’evoluzione dei contagi nelle tradizionali mete di fine anno, dalle grandi capitali europee alle destinazioni più lontane. Una situazione che spinge ad attendere per valutare soluzioni last minute sul territorio nazionale, anche se restano numerose incognite. In Italia a pagare il prezzo più salato alla ripresa dei contagi», conclude Coldiretti, «rischiano di essere di nuovo le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir per un importo di spesa stimato in 4,1 miliardi per il turismo di Natale e Capodanno prima della pandemia». La paura di nuove chiusure ha inoltre spinto gli italiani a fare gli acquisti natalizi in anticipo. «La preoccupazione dell’evolversi della pandemia e le scelte che verranno fatte per fermare la crescita dei contagi, con il green pass rafforzato, stanno condizionando i comportamenti degli italiani, dall’acquisto dei regali alla programmazione dei cenoni fino alle prenotazioni delle vacanze per le quali si evidenziano preoccupanti ritardi».D’altronde, il green pass non sta influenzando negativamente gli acquisti solo in Italia. Come fa notare la Bild, il primo fine settimana con la regola del green pass ristretto, il 2G (valido solo con vaccino o guarigione), ha fatto sì che il numero di clienti calasse in media dal 40 al 60% come ha spiegato Bernd Ohlmann, portavoce dell’associazione dei commerciati bavaresi. L’unica magra speranza, spiega la versione online del quotidiano tedesco, è che il fenomeno venga in parte compensato dalle vendite online. Al momento, però, non è così. C’è stato persino chi ha tentato di regalare braccialetti di riconoscimento ai clienti che avevano passato i controlli del green pass, ma l’operazione non ha funzionato perché le persone non li indossavano. Alla fine, il ministero della Salute bavarese ha classificato l’iniziativa strampalata come inammissibile, senza considerare che l’idea non è stata di alcuno aiuto per lo shopping natalizio. La paura che hanno in molti ora è che lo stesso avvenga all’interno dei nostri confini. Il super green pass si sta dimostrando un limite per il turismo e gli acquisti di Natale, senza dimenticare che una persona che ha effettuato il tampone ha di certo meno possibilità di diffondere il virus rispetto a chi ha ricevuto il vaccino mesi fa e non è mai stato sottoposto ad alcun controllo.
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