2023-07-20
Carabiniere perde gamba: cure a carico suo
I due militari che hanno protetto una donna dallo stalker hanno la vita rovinata. Quello investito dal criminale soffre lesioni permanenti e le spese di riabilitazione non sono coperte. Il collega che l’ha salvato sparando è indagato per eccesso di difesa. I carabinieri che venerdì 14 luglio sono intervenuti per salvare una donna, minacciata dall’ex marito a Padova, si ritrovano uno indagato per eccesso colposo di legittima difesa e l’altro, il ferito salvato dal collega, che perderà l’uso di una gamba e dovrà pagarsi le spese mediche. Ma andiamo con ordine. È venerdì 14 luglio, quartiere Sacra Famiglia di Padova. Sono le due del pomeriggio. Ai carabinieri arriva la telefonata di una donna, allarmata, perché il suo ex, Haxhi Collaku, 55 anni, albanese, è sotto casa nonostante il divieto di avvicinamento. Lei si sente minacciata. I militari salgono in auto, a sirene spiegate arrivano sotto casa della vittima. Individuano Collaku e lo invitano ad andarsene, ricordandogli che lì sotto lui non ci poteva stare poiché soggetto a provvedimento restrittivo. Lo stalker pare non sentirci. I carabinieri lo identificano, stendono il verbale. Lui sale sul furgone, ingrana la marcia e punta uno dei due militari. Preme l’acceleratore, travolge e schiaccia il carabiniere, che rimane incastrato tra il mezzo dell’investitore e l’auto di servizio. Collaku esce dall’abitacolo armato di coltello, è fuori controllo e si dirige verso il carabiniere, esanime. Sono frazioni di secondo: il collega, V.S. di 31 anni, impugna la pistola d’ordinanza e spara sull’aggressore. L’albanese viene colpito alle gambe e all’addome da quattro proiettili. Arriva l’ambulanza: Collaku morirà poco dopo, all’ospedale. Il carabiniere investito, M.S. di 37 anni, viene trasportato d’urgenza al pronto soccorso, perde molto sangue a causa di lesioni potenzialmente letali. Nella notte viene sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico che dura sette ore. Il quadro clinico è severo: oltre alle ossa rotte, c’è compromissione dei vasi sanguigni. L’impatto col furgone è stato bestiale. Il giorno dopo la Procura apre un fascicolo. Il capo d’imputazione per il carabiniere che ha protetto il collega inerme lascia sgomenti: «Eccesso colposo di legittima difesa». Il ferito, M. S. di 37 anni, è ovviamente ancora in ospedale. Lo stalker albanese aveva un ampio elenco di precedenti giudiziari. Già denunciato nel 2009, era stato condannato per maltrattamenti e allontanato dalla casa familiare. In 14 anni, nonostante altre denunce e un ammonimento del questore di Padova, non aveva mai smesso di pedinare la ex moglie e lei era terrorizzata. L’intervento dell’Arma ha probabilmente sventato l’ennesimo omicidio di una donna. La Verità è in possesso della lettera che l’Unione sindacale italiana carabinieri (Usic), in data 18 luglio scorso, ha inviato al ministro della Difesa Guido Crosetto. «Il collega ferito», scrivono riferendosi a quanto accaduto in Veneto, «dovrà farsi carico di tutte le spese sanitarie almeno fino al riconoscimento dell’equo indennizzo (tre anni) o vittima del dovere (15 anni se fortunato) per la liquidazione del danno. Mentre il collega che ha esploso colpi di arma da fuoco dovrà rispondere del reato di eccesso colposo di legittima difesa». Una beffa clamorosa. «L’ iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto», spiega Christian Viola, segretario generale regionale Usic Veneto, «consente allo stesso militare di difendersi e nominare un consulente di parte. Il punto è che occorre ci venga data la possibilità di difendere e difenderci, senza necessariamente subire un trattamento del genere. Non si tiene conto di quello che ora i colleghi dovranno affrontare. Lo stato d’animo non potrà tornare quello di una volta. In più, il collega che ha subito l’intervento molto probabilmente non riprenderà l’utilizzo di una gamba. Lo hanno salvato dall’amputazione ma su uno dei due arti non riacquisterà piena mobilità. Allo stato attuale, poi, non c’è totale copertura delle spese mediche che dovrà affrontare, ossia quelle per la riabilitazione. Noi ci siamo attivati come associazione sindacale, anche se non è iscritto, per poterlo sostenere». E sempre martedì scorso, durante il consiglio del Cocer, il Consiglio centrale rappresentanza del personale militare, alla presenza del sottosegretario alla Difesa, il segretario nazionale Usic Davide Satta è intervenuto in merito: «Il problema sta nell’organico», puntualizza, «perché un tempo quando succedevano queste vicende arrivavano due o tre autoradio, al giorno d’oggi forse a malapena ne arriva una, perché c’è carenza di operativi. Ora mi chiedo se l’ora di straordinario viene scambiata come il barattolo di spinaci di Braccio di Ferro. Io ti do l’ora di straordinario e tu diventi forte e puoi sopperire a quei rinforzi che non arriveranno mai».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.