2020-04-17
Capolavoro Giuseppi. Si inventa il golpe con lo scaricabarile
Giuseppe Conte è riuscito a superare Montesquieu. Ha separato il potere di decidere da quello di risponderne. Pagheranno tutti, meno lui.Sono tutti buoni a fare i froci con il culo degli altri. Ma solo Giuseppe Conte riesce a fare un golpe con il culo degli altri. Il premier ha inventato un nuovo genere nella storia mondiale: il colpo di Stato srl, cioè a responsabilità limitata. Funziona così: a lui tutti gli onori, agli altri tutti gli oneri. Lui comanda, gli altri sbagliano. Lui decide, gli altri sono colpevoli. È uno speciale modello di putsch con paravento incorporato che andrebbe brevettato alla fiera planetaria degli aspiranti napoleoni. Ma sì, insomma: basta con questi golpisti tradizionali che quando fanno un golpe ci mettono la faccia e rischiano il didietro. Conte, avendo perso da tempo la prima e tenendo in modo particolare al secondo, che usa normalmente come sostituto della medesima, propone il rivoluzionario Schermatutto Giuseppi, pratico e confortevole, usabile in qualsiasi circostanza, per ripararsi dalle conseguenze delle proprie decisioni. È il «pieni poteri con gli altrui sederi», qui comando io ma poi risponde qualcun altro. La dittatura di Ponzio Pilato, insomma: come decidere ogni cosa lavandosene al contempo le mani. Un miracolo di paraculismo, sempre con il culo degli altri ovviamente. E salvo intese. Non è uno scherzo. Da quando è iniziata questa emergenza il premier ha giocato un ruolo da protagonista assoluto, sia dal punto di vista comunicativo (apparizioni in tv) sia dal punto di vista legislativo e sostanziale (decreti del presidente del Consiglio dei ministri, gli ormai mitici Dpcm a raffica). Epperò quando qualcosa va storto, fateci caso, lui non c'entra mai. È sempre colpa di qualcun altro. Delle Regioni, in particolare. Ma poi anche dei medici. Degli scienziati. Del comitato X. Dei commissari. Delle banche. Dell'Inps. Del comitato Y (creato nel frattempo). Dell'opposizione. Degli italiani che portano a pisciare il cane. Degli hacker. Del comitato Z (creato nel frattempo). E della burocrazia (creata anch'essa nel frattempo). C'è stato un ritardo nel chiudere l'Italia? Colpa degli esperti. C'è un ritardo nel riaprire? Colpa della task force. Sulle tecnologia siamo indietro? Colpa del gruppo di lavoro del ministero dell'Innovazione. I soldi non arrivano agli italiani? Colpa di Pasquale Tridico. Ma Pasquale Tridico chi ce lo ha messo all'Inps? Ah già. Allora colpa dei pirati informatici. E comunque la prossima volta sarà colpa della Sace. E dei banchieri. E pure dei bancari. Ma sì: melius abundare. Un colpevole in più non guasta mai. Il premier Conte, del resto, non può mica fare tutto lui? È già così impegnato a dare ordini, che non può prendersi pure le responsabilità. Così abbiamo raggiunto il nuovo sistema (poco) democratico di separazione dei poteri: da una parte il potere di prendere decisioni. Dall'altra il potere di rispondere delle decisioni prese. Le due funzioni devono essere rigorosamente scollegate. Montesquieu ne sarebbe orgoglioso. In effetti: più che roba da Conte è roba da barone. Prendiamo anche l'ultimo scontro con la Lombardia. Il governo dice: riapriamo dal 4 maggio. La regione dice: riapriamo dal 4 maggio, secondo i criteri che stabilirà il governo. E scoppia il pandemonio: la Lombardia fa da sé, vergognatevi, secessione, come osate?, fuga in avanti, come vi permettete?, sarà un disastro per colpa vostra… Ma vi pare? Il governatore Fontana ha dichiarato che si atterrà a quanto stabilito dal presidente del Consiglio, eppure è già stato eletto a colpevole nel caso che qualcosa non funzioni. Esattamente come è stato eletto a colpevole per il fatto che il governo, a inizio marzo, non ha istituito la zona rossa nella bergamasca. Si noti: da giorni la Lombardia viene attaccata su tutti i giornali perché non ha avuto il coraggio di fare di testa sua. Poi ieri è stata attaccata a giornali unificati con l'accusa, per altro sbagliata, di voler fare di testa sua. Insomma: deve fare di testa sua o no? Non si è capito. Ma non importa. Il punto è che, in ogni caso, la Lombardia è già responsabile per gli eventuali problemi che ci saranno con la fase due. Lo è al di là dei suoi errori. Lo è per definizione. Come sono colpevoli il comitato tecnico scientifico, l'Inps, la Sace, le banche, gli italiani, Salvini, la Meloni, per non parlare di quelli che passeggiano da soli sulla spiaggia, che sono i più colpevoli di tutti. Soprattutto: più colpevoli di Conte che è troppo impegnato a comandare tutto per poter essere pure colpevole di qualcosa. Così siamo arrivati al golpe autoimmune, colpo di Stato con scusa annessa e presentata a priori. È dai tempi delle elementari che non vedevo tanta impudenza giustificatoria: non ho tirato niente in testa al mio compagno, signora maestra, lo giuro, è il righello che si è messo a volare da solo. A Palazzo Chigi i righelli che volano da soli sono i comitati. Ne salta fuori uno dietro ogni angolo: il comitato per l'innovazione (76 esperti), quello per l'istruzione (123 esperti), quello di Vittorio Colao per la fase due (17 esperti), la task force per le donne del ministro della Famiglia (13 esperti), il comitato tecnico scientifico (12 esperti), più il commissario straordinario con il suo staff (39 esperti), più la cabina di regia governo-opposizione e la cabina di regia governo-parti sociali, per un totale di oltre 300 persone mobilitate. Per fare cosa? I parafulmini. Per prendere decisioni? No, per prendere le colpe. In effetti: la comitatologia è il paravento perfetto, lo schermo ideale per declinare ogni responsabilità di chi nel frattempo ha assunto pieni poteri. Credetemi: questo è il primo putsch del mondo con scaricabarile incorporato. Poi dite che Conte non è un genio. Invece lo è. Il Leonardo da Vinci del paraculismo. Diciamo: magari non proprio Leonardo da Vinci, ma almeno il Leonardo da Non-Perdi. Perché lui non perde mai, perde sempre qualcun altro. È fatto così: in questo modo forse non risolve i problemi del Paese. Però con i suoi se la cava egregiamente. Proprio come nella storia delle mascherine: non le ha fatte arrivare agli italiani ma a lui sì. Così anche le soluzioni: non le trova per gli italiani, ma per lui sì. Mica come quei golpisti tradizionali che quando fanno un golpe rischiano il culo. Macché: Conte rischia sempre il culo degli altri. È un misto di Chavez e nasconderello, un Tejero che tira il sasso ma poi dice che è stato suo cugino. Da ultimo anche sul Mes. Dopo essersi esposto con dichiarazioni roboanti, dopo averne fatto la sua battaglia campale, dopo averlo descritto come il male assoluto (come in effetti è), probabilmente Conte sarà costretto ad accettarlo. Ma ha già detto che la responsabilità non sarà sua. Lui al massimo dirà sì, ma come sempre la colpa sarà di qualcun altro. Per stabilire chi, probabilmente, verrà costituito un apposito comitato.
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