Che vada con il Pd o corra da solo, il fondatore di Azione ha voti inversamente proporzionali al suo ego e alla sua arroganza. Sotto la soglia anche Matteo Renzi, mentre la supera Gianluigi Paragone di cui non parla nessuno. Ma i giornalisti italiani vivono di strani innamoramenti. Il centrodestra è dato al 48%. E trova l’intesa sull’introduzione della flat tax in cinque anni.
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A 32 anni dalla strage di via d'Amelio la trasmissione condotta da Salvo Sottile, in onda su Rai3 alle 21:15, cerca di far luce sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, accendendo un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone. Eccone una breve anticipazione.
A 32 anni dalla strage di via d'Amelio sono ancora molte le ombre sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta. Chi ha ucciso il magistrato siciliano e perché? FarWest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile su Rai3, cerca di rispondere a questa domanda partendo da quella che lo stesso Borsellino definì «un nido di vipere», la Procura di Palermo, e accende un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti.
Una pista rimasta in secondo piano per tre decenni, finché non è stata rivalutata dalla Commissione Antimafia e salita agli onori della cronaca grazie alla nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone.
FarWest ha scovato un ex dirigente delle società che prelevavano il marmo dalle cave negli anni Ottanta a Carrara e che ha raccontato: «Ci fu a un certo punto questa voce tra gli addetti ai lavori che dicevano che c'era questa possibilità di intromissione mafiosa nella città e anche a livello della Procura della Repubblica, si incominciò a indagare». È l'indagine di Massa Carrara che poi viene trasferita a Palermo. Il cosiddetto fascicolo Mafia e appalti che, stando a Lucia Borsellino, sarebbe il movente che accelerò la strage di via D'Amelio. Un fascicolo trattato da Natoli e da Pignatone, che ora si ritrovano indagati per favoreggiamento a Cosa nostra. Al centro dell'inchiesta aperta a Caltanissetta c'è un ordine che partì dalla Procura di Palermo di distruggere brogliacci e bobine con le intercettazione di quella indagine. Ma, si è scoperto, solo i brogliacci furono distrutti. Natoli, convocato in Commissione Antimafia, è stato intercettato a telefono con l'ex pm Roberto Scarpinato (attuale parlamentare pentastellato e componente della Commissione Antimafia). FarWest a questo punto, intervistando i suoi cronisti, cita le inchieste della Verità, che ha pubblicato i contenuti di quelle conversazioni, durante le quali Natoli avrebbe concordato con Scarpinato alcuni passaggi della sua deposizione. L’appuntamento è per questa sera alle 21.15 su Rai3.
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