2021-08-13
Regione e militari smascherano la termo-bufala: mai avuti 48,8°
Siti e giornali strombazzano il caldo in Sicilia: «Record europeo». Peccato che sia stato registrato da un sistema non certificato.Faceva molto caldo, due giorni fa, all'ora di pranzo, a Siracusa. Sicilia, 11 agosto, ore 13.14: che il termometro salga, e di parecchio, è il classico fatto che nei manuali di giornalismo viene definito come «il cane che morde l'uomo». Ovvero un'ovvietà, laddove è semmai «l'uomo che morde il cane» a fare notizia. Le cose cambiano, ovviamente, se il solleone agostano porta la colonnina di mercurio fino al livello record di 48,8 gradi, più alta temperatura mai registrata in Europa. A quel punto, complice l'assenza di altri fatti rilevanti, un po' di stanchezza mediatica da green pass e un pizzico di gretismo di ritorno, il caldo di Siracusa può diventare la principale notizia del giorno (ne avevamo parlato anche noi, pur senza il risalto di altre testate). Ci sta. O, meglio, ci starebbe se il fatto fosse vero. La temperatura record di cui tutti stanno parlando da diverse ore non ha infatti alcuna conferma. La si potrebbe definire una fake news senza troppi complimenti. Ma andiamo con ordine. È il Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias) a sparare la bomba: alle 13.14 dell'11 agosto 2021, in contrada Monasteri, a poca distanza dal comune di Floridia, nel Siracusano, il display del termometro ha riportato 48,8 gradi, picco di calore nella storia d'Europa, almeno da quando le temperature vengono registrate. Il record precedente registrato nel 1977 apparteneva ad Atene. Il Sias è un ente che fa capo all'assessorato regionale all'Agricoltura, allo Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea e ha una rete di stazioni agrometeorologiche costituita da 96 stazioni automatiche. O almeno questo è il dato che si trova in Rete, non sul sito ufficiale del Sias che, ieri, appariva offline.Che il dato vada preso con cautela lo ha comunque suggerito l'ente siciliano in primis, che con una dichiarazione ufficiale ha fatto sapere: «I dati riportati sono prodotti direttamente dalle stazioni Sias abilitate e non sono soggetti ad alcuna procedura di controllo e validazione, né automatica né manuale. Possono pertanto riportare errori dovuti a malfunzionamento dei sensori, nonché a interventi di manutenzione». Ecco. A rincarare la dose ci ha pensato Guido Guidi, tenente colonnello del servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, che ha commentato: «Con riferimento alla rete di osservazione del servizio meteorologico dell'Aeronautica militare non abbiamo rilevato nelle nostre stazioni nessun valore analogo a quello di cui si parla». Al momento, ha chiarito, la temperatura più alta è quella pari a 44,4 gradi rilevata a Sigonella: «Non è il valore più alto mai registrato, ma è comunque un valore alto». In Sicilia, sottolinea Guidi, «sono attive più reti di rilevamento, come quelle della Regione, dalle quali mi è stato possibile vedere temperature fino a 43 gradi». Quanto all'Organizzazione meteorologica mondiale, l'ente internazionale che fa testo in materia e a cui spetta l'onere di confermare i record di questo tipo, ieri ha fatto sapere che «il Wmo sta controllando le segnalazioni del nuovo record di temperatura continentale europeo di 48.8° C in Sicilia (Italia) durante un'ondata di calore in corso nel Mediterraneo e nel Nord Africa. L'osservazione non è stata fatta dal servizio meteo italiano ufficiale» e «in questa fase, non possiamo fare alcuna valutazione preliminare sulla rilevazione di 48.8°C. In un'epoca di cambiamento climatico e temperature in aumento, assicuriamo che tutti i nuovi record riportati siano scientificamente verificati». E quello di Siracusa non lo è. Ricapitoliamo: il servizio regionale che ha riportato il record avverte che non c'è stata verifica e potrebbe essersi trattato di un errore, l'Aeronautica militare afferma di non aver mai registrato quel valore, l'Organizzazione meteorologica mondiale non conferma e predica calma. Se non vogliamo chiamarla direttamente bufala, diciamo quanto meno che alla storia del record europeo mancano basi solide che giustifichino il clamore. Certo, non si tratta delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, nessuno farà una guerra sulla base delle rilevazioni del Sias. Quindi, alla fine, chi se ne frega, no?E tuttavia, il clamore sorto attorno alla notizia non è certamente innocente. Basti pensare che, solo il giorno prima, il nuovo rapporto dell'Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) dell'Onu, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, aveva lanciato l'ennesimo allarme sul riscaldamento globale, prevedendo conseguenze drammatiche per l'Europa. Lasciamo agli esperti il dibattito su quanto questi tipi di allarme siano o meno fondati. Sappiamo però come si traducono politicamente: misure energetiche che indeboliscono i Paesi più sensibili ai temi green (e non risolvono i problemi climatici), propaganda anti natalista (rivolta solo alle aree in cui si è già smesso di fare figli), nuove scuse per l'invasione (ci sono i «migranti climatici» da accogliere). Tutti buoni motivi per sparare in prima pagina un record, anche se mezzo farlocco.
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