2020-05-05
Calca sui mezzi e contagiati in viaggio. La fase 2 di Giuseppi non parte benissimo
Su 60 testati alla barriera di Caserta, 14 sono positivi al Covid e hanno la febbre. In molte città pochi controlli sulle distanze. La fase 2 parte all'insegna della confusione, e del resto essendo governati da un premier confuso (e felice, finché resta a Palazzo Chigi) come Giuseppe Conte, non ci si poteva aspettare nulla di diverso. L'Italia ieri si è svegliata con 4,5 milioni di persone in movimento dopo due lunghi mesi di lockdown, e con quel via libera al raggiungimento di parenti e fidanzati che è stato interpretato, da molti, come un «liberi tutti». Le preoccupazioni maggiori si sono registrare al Sud, dove si sono riversate migliaia di persone provenienti dalle regioni maggiormente colpite dall'epidemia. Il Dpcm del 26 aprile scorso, infatti, vieta gli spostamenti fra regioni, ma consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta appunto uno spostamento tra regioni diverse. Il rischio di rivedere le scene dello scorso 7 marzo, quando una delle tante improvvide fughe di notizie provocò un assalto ai treni e agli autobus diretti dal Nord al Sud, era stato sottolineato da governatori, sindaci, parlamentari, osservatori. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, è stata letteralmente subissata di appelli a prevedere controlli alla partenza: niente da fare. Il Viminale non ha fatto assolutamente nulla per impedire l'esodo, e così, mentre alle stazioni di arrivo sono stati predisposti controlli per individuare almeno chi aveva una temperatura superiore ai 37,5 gradi, chi si è mosso in automobile ha dovuto fare i conti solo e soltanto con i posti di blocco alle uscite dell'autostrada. Risultato: il caos, con controlli effettuati inevitabilmente a campione, che in alcune circostanze hanno fatto registrare casi di persone positive al coronavirus. Nel primo pomeriggio di ieri, ad esempio, l'inviato di La7 alla barriera autostradale di Napoli ha dato in diretta la notizia che 14 persone su 60 fermate, alle quali è stata riscontrata una temperatura superiore ai 37,5 gradi, sono poi risultate positive al test rapido effettuato dai medici dell'Asl di Caserta, e saranno successivamente sottoposte al tampone. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro del Web, scatenando una marea di proteste nei confronti del governo.Per quel che riguarda invece la famigerata possibilità di andare in visita ai congiunti, tra i quali, come ha chiarito il governo, ci sono anche le persone con le quali si ha «una duratura e significativa comunanza di vita e di affetti» ieri molti sindaci hanno dato ordine ai corpi di polizia municipale di non esagerare con controlli e multe, ma di lasciar correre per quanto possibile per le prime 24 ore dando modo ai cittadini di abituarsi alle regole. Non è mancato qualche caso curioso: Raffaele Fabiano, sindaco di Casalbore, un paesino di 1.700 anime in provincia di Avellino, ha deciso di consentire le visite solo a chi ha un rapporto di parentela «ufficiale», escludendo quindi fidanzati e fidanzate. «La fase 2 deve essere una fase precisa», ha tuonato Fabiano su Facebook, «bisogna sapere cosa si può e cosa non si può fare. Sfido chiunque a capire cosa significa una duratura e significativa comunanza di vita e di affetti. Non ve ne uscite con fidanzati, amici, rapporti duraturi o altro, altrimenti», ha ammonito Fabiano rivolto ai suoi concittadini, «vi faccio girare».Un fronte caldissimo è quello dei trasporti. Bus e metropolitane, in linea generale, non sono stati presi d'assalto dai pendolari, e tranne alcuni casi non si sono registrate scene apocalittiche. A Roma, in particolare, a fine giornata era stato obliterato il 15% dei biglietti di una giornata «normale», ovvero precedente all'esplosione dell'epidemia, sulla metro e sulle ferrovie regionali. File ordinate in tutta Italia, dunque, anche perché il calo di affluenza alle stazioni e alle fermate è stato ovunque vistosissimo: parallelamente, è cresciuto invece a dismisura l'utilizzo dell'auto, percepito come mezzo più sicuro dai cittadini, con ingorghi e lunghe code un po' ovunque. Non sono mancati problemi, come quello del treno della ferrovia Cumana, del gruppo Eav, la holding regionale dei trasporti della Campania, partito alle 7 da Licola e giunto in centro alle 7.50, con passeggeri ammassati senza alcun rispetto delle regole di sicurezza. Lo ha denunciato (con tanto di documentazione foto e video) Adolfo Vallini, dell'Esecutivo Provinciale di Napoli Usb Lavoro privato: «Una situazione drammatica che mai ci saremmo aspettati di vedere», ha detto Vallini, «in barba alle linee guida emanate del Ministero dei Trasporti e infrastrutture». Dunque, in sintesi, la prima giornata di fase 2 ha fatto capire cosa ci aspetta per le prossime settimane. Gli italiani stanno indossando le mascherine nella stragrande maggioranza dei casi, e per adesso preferiscono evitare i mezzi di trasporto pubblico, sia per paura del contagio, sia perché sanno bene che, con la drastica riduzione dei posti a causa della necessità di mantenere il distanziamento sociale, si prospettano lunghe attese. Sale, ed è destinato ad aumentare a dismisura, per chi può, l'utilizzo dell'automobile: stare chiusi all'interno dell'abitacolo rasserena gli italiani, che si sentono protetti e al sicuro. Per quello che riguarda invece gli spostamenti per le visite ai famosi «congiunti», compresi fidanzati e fidanzate, occorrerà attendere i prossimi giorni per verificare quanti saranno stati i controlli effettuati e quante le violazioni registrate. Ieri è stata una sorta di edizione straordinaria di San Valentino, il quadro della situazione si avrà con il passare della settimane.
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