2020-04-01
British American Tobacco lavora al vaccino per il coronavirus
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Attraverso una tecnologia che si basa sulla rapida crescita delle piante di tabacco potrebbe essere finalmente trovata la cura al Covid-19. Se i test pre-clinici saranno positivi, a giugno inizierà la produzione: tre milioni di dosi a settimana. Il tabacco potrebbe essere il segreto per trovare un vaccino per il Covid-19. La Kentucky BioProcessing, azienda americana di biotecnologie controllata da British American Tobacco, sta infatti sviluppando una potenziale cura al coronavirus, di cui sono attualmente in corso i test pre-clinici. «Da tempo Kpb è impegnata nella ricerca di usi alternativi della pianta di tabacco. Tra questi c'è lo sviluppo di vaccini a base vegetale» ha spiegato il dottor David O'Reilly, direttore della ricerca scientifica per British American Tobacco. La Kentucky BioProcessing ha recentemente clonato una parte della sequenza genetica del Covid-19 che ha portato allo sviluppo di un potenziale antigene, una sostanza che induce una risposta immunitaria nel corpo e nella produzione di anticorpi. L'antigene è stato quindi inserito nelle piante di tabacco per farlo riprodurre e infine, una volta raccolto, per essere purificato e testato. l potenziale vaccino per il coronavirus sfrutterebbe infatti una tecnologia che si basa sulla rapida crescita delle piante di tabacco e presenta numerosi vantaggi rispetto alle tecnologie tradizionali. Le piante di tabacco non possono infatti ospitare agenti patogeni che causano diverse della malattie che colpiscono l'uomo. Ma non solo, attraverso l'utilizzo di questa tecnologia le proprietà del vaccino si accumulano molto più rapidamente (sei settimane, rispetto a diversi mesi) e non necessitano di essere refrigerati poiché si sviluppano e rimangono stabili a temperatura ambiente. Per finire, il vaccino attualmente in fase di test ha il potenziale per fornire una risposta immunitaria efficace anche con la somministrazione di una singola dose.«Lo sviluppo del vaccino è un lavoro sfidante e complesso, ma crediamo di aver fatto un importante passo in avanti con la nostra piattaforma tecnologica per le piante di tabacco» ha continuato il dottor O'Reilly. «Siamo pronti a lavorare con i Governi, le Istituzioni e con tutti gli stakeholder per aiutare a vincere la guerra contro il Covid-19». Sebbene Kpb sia una società commerciale, l'intenzione di British American Tobacco è che il progetto del vaccino per il coronavirus sia realizzato senza fini di lucro. Si prevede inoltre che, attraverso l'utilizzo di partner e il sostegno delle agenzie governative e delle istituzioni, possano essere prodotte tra uno e tre milioni di dosi di vaccino a settimana, a partire dal prossimo giugno.Non è la prima volta che Kpb riesce in un'impresa di questa portata. Nel 2014, ha infatti sviluppato un trattamento efficace per l'Ebola, grazie alla produzione di Zmapp, insieme alla società californiana Mapp BioPharmaceuticals e in partnership con la Barda (Biomedical Advanced Research and Development Authority, ndr) statunitense.