2023-10-19
Bonomi fa fuori il direttore generale. Mezza Confindustria è in rivolta
Carlo Bonomi (Imagoeconomica)
Screzi con Francesca Mariotti per uscite e nomine. Il presidente gira l’incarico a Raffaele Langella.Il mandato di Carlo Bonomi in Confindustria rischia di toccare livelli sempre più bassi. Dopo le polemiche nei mesi scorsi sulla mancata nomina di presidente della Lega Serie A e poi dell’Università Luiss, incarichi su cui l’imprenditore lombardo aveva puntato, martedì scorso, durante il comitato di presidenza, Bonomi è stato questa volta contestato per il licenziamento del direttore generale, ovvero Francesca Mariotti. A sostituirla, stando a quanto apprende La Verità, sarà l’attuale direttore agli Affari Internazionali, l’ambasciatore Raffaele Langella: resterà in carica per un semestre e sarà semplicemente distaccato alla direzione generale. Per anni responsabile delle aree politiche fiscali di viale dell’Astronomia, integerrima sui conti, Mariotti aveva accettato l’incarico per spirito di servizio nel 2020. La decisione dell’altro giorno rischia di provocare un terremoto in viale dell’Astronomia, anche perché i direttori delle territoriali e delle categoriali dell’associazione di industriali sono già sul piede di guerra. E un seminario che avrebbe dovuto svolgersi questo fine settimana a Palermo è stato annullato. Giovedì, infatti, al Grand Hotel et des Palmes era attesa appunto l’apertura dei lavori del 49° Seminario Residenziale dei Direttori del Sistema, con intervento del direttore generale Mariotti. Si sarebbe conclusa domenica, tra visite al Palermo Marina Yachting e grand buffet serali a base di arancini, ma è saltato tutto. C’è da dire che in questi 3 anni non erano mai stati segnalati particolari problemi, se non qualche attrito tra l’ormai ex direttore generale con il numero uno della comunicazione di Confindustria Alessia Magistroni. Gli attriti devono essersi fatti molto insistenti negli ultimi tempi, perché sarebbe stata proprio una mancata buonuscita alla Magistroni ad aver fatto esplodere la polemica tra Bonomi e la Mariotti, con l’allontanamento di quest’ultima. Ma andiamo con ordine. A quanto si spiega tra i corridoi di viale dell’Astronomia, Magistroni, ex responsabile marketing della Pirelli (azienda da dove arriva anche Antonio Calabrò uno dei consiglieri informali più ascoltati da Bonomi) aveva deciso di seguire Bonomi in Confindustria. Da lì erano nate le prime incomprensioni con la direzione generale. Nell’ultimo anno, però, la situazione è andata via via peggiorando, tanto che alla fine la comunicazione confindustriale era stata appaltata alla struttura media relation e della Magistroni si erano perse le tracce: avrebbe lasciato Roma e sarebbe tornata a Milano. Secondo i soliti ben informati, Bonomi le aveva offerto un ruolo prima in Lega Calcio e poi da direttore generale nella Luiss. Purtroppo, in entrambi casi, le promesse si sono rivelate difficili da mantenere, in particolare sull’ateneo confindustriale, dove l’imprenditore lombardo stenta a toccare palla. Così, vista l’impossibilità di trovare un nuovo incarico sia in Luiss sia in Assolombarda (dove il presidente Alessandro Spada è in scadenza e dove regna la massima incertezza sul futuro), Magistroni avrebbe chiesto di andarsene con una liquidazione adeguata. A quel punto Mariotti si sarebbe messa di traverso, facendo infuriare Bonomi. Per il presidente in scadenza non sono giornate semplici. Nelle scorse settimane è stato nominato come presidente della Luiss l’ex numero uno di Tim Luigi Gubitosi, anche se quel posto da tradizione va assegnato agli ex presidenti di Confindustria. Bonomi, non avendo la laurea, non ha potuto ottenerlo. Così, dopo le prime nomine, sta aspettando di poter essere ripescato almeno come vicedirettore esecutivo. Lo screzio attorno alla Magistroni, però, non fa ben sperare. Perché vuol dire che se Bonomi riuscirà a ottenere un ruolo nell’università di Confindustria, di sicuro non avrà deleghe pesanti.
Beatrice Venezi (Imagoeconomica)